Uno studio condotto dalla Rutgers University ha concluso che su Marte, tra 3.7 e 4.1 miliardi di anni fa, il calore geotermico potrebbe aver garantito le condizioni necessarie per lo scioglimento del ghiaccio nel sottosuolo, rendendo la regione a qualche chilometro al di sotto della sua superficie, abitabile. Tutti i dettagli su Science Advances Uno …
Categoria: Planetologia
Gen 08 2021
La vita sotto Marte
- Archiviato sotto Altro..., Esobiologia, Esogeologia, Esplorazioni su Marte, Evoluzione planetaria, Fisica stellare, Marte, Planetologia, Protostelle, Vita su Marte
- 4 miliardi di anni fa, Abitabilità del sottosuolo di Marte, acqua liquida potrebbe essere stata stabile solo a grandi profondità, acqua liquida su un Marte freddo e gelido, Anidride Carbonica, Artico canadese, atmosfera marziana primordiale, Attività idrotermale su Marte, calore geotermico elevato su Marte primordiale, calotta glaciale dell’Antartico occidentale, Cc By-Sa 3.0 igo, condizioni necessarie per lo scioglimento del ghiaccio nel sottosuolo, Dao Vallis, decadimento radioattivo, Era Noachiana, Esa/Dlr/Fu Berlin, fusione di spesse lastre di ghiaccio sotterranee, Gas serra, Groenlandia, il sottosuolo potrebbe rappresentare l’ambiente abitabile più longevo, laghi subglaciali, Lujendra Ojha, Marte, Marte caldo e umido, MEDIA INAF, Mercurio, paradosso del giovane Sole debole, perdita del campo magnetico di Marte, Potassio, reazioni acqua-roccia, Rutgers University, Rutgers University-New Brunswick, Science Advances, scioglimento del ghiaccio nel sottosuolo, scioglimento superficiale delle spesse lastre di ghiaccio alimentato dal calore geotermico, Sole più debole del 30% 4 miliardi di anni fa, Terra, torio, Tra 3.7 e 4.1 miliardi di anni fa, Uranio, Vapore acqueo, Venere, vita sotto Marte
Gen 02 2021
Così erano le stelle dalle quali discendiamo
- Archiviato sotto Asteroidi, Corpi minori del Sistema solare, Evoluzione planetaria, Evoluzione stellare, Fisica stellare, Giganti rosse, Nane gialle, Nebulose, NEO e meteoriti, Planetologia, Polvere interplanetaria, Polvere interstellare
Un team di astrofisici guidato da Sergio Cristallo dell’Inaf d’Abruzzo è riuscito – combinando tre tipi diversi di modelli teorici – a determinare la distribuzione in massa e il contenuto di metalli (la cosiddetta “metallicità”) delle stelle che hanno “inquinato” il materiale del Sistema solare al momento della sua formazione Le stelle sono reattori nucleari …
- A. Nanni, ablazione laser, Astronomy & Astrophysics, carburo di silicio extrasolare, Cattura di polvere interstellare da parte dei planetesimi, combinazione di 3 diversi modelli teorici di contaminazione del sistema solare primordiale, contaminazione del sistema solare primordiale, contaminazione della nube protosolare, D. Gobrecht, D. Vescovi, difficoltà nell’identificazione delle caratteristiche fisiche e chimiche delle stelle che hanno prodotto i grani, distribuzione delle grandezze dei grani di carburo di silicio, Distribuzione di massa di stelle presolari, elementi pesanti formatisi in stelle evolute prime della formazione del nostro Sole, Formazione della nube protosolare, formazione di granelli di polvere da molecole complesse, formazioni di molecole in strati più esterni delle gignti rosse, G. Cescutti, giganti rosse, grani presolari, grani presolari portano dunque con sé i tratti distintivi della nucleosintesi e dei fenomeni di mescolamento avvenuti nella stella “progenitrice”, grano di carburo di silicio di 6.2 miliardi di anni, Heck et al. Pnas, I. Minchev, isolamento grani di materiale extrasolare, L. Piersanti, Mass and metallicity distribution of parent AGB stars of presolar SiC, MEDIA INAF, Metallicità di stelle presolari, meteorite di Murchison, migrazione di grani di polvere nelle nubi protostellari, migrazione stellare, modello chemo-dinamico di evoluzione chimica della galassia, N. Liu, Nube protosolare, Nube protostellare, OATe, presenza di neutroni liberi, processi di cattura neutronica, processo r, Processo s, Ramo asintotico delle giganti, rimozione del materiale solare dal meteorite, S. Cristallo, Sergio Cristallo, SiC, Sintesi di elementi transferrici, Stelle AGB, stelle Agb con massa circa doppia rispetto alla massa del Sole e metallicità pari a quella solare, stelle che hanno inquinato il materiale del Sistema solare, stelle più ricche di metalli si spostino verso la periferia della Via Lattea, Stelle presolari, strati esterni di una gignte rossa, un modello di evoluzione stellare, un modello di formazione delle polveri, Viaggio degli atomi di alcuni elementi pesanti
Dic 18 2020
No Lup, la stella che sbuffa al passaggio di comete
- Archiviato sotto ALMA, Dischi protoplanetari, Evoluzione planetaria, Evoluzione stellare, Fisica stellare, Nane rosse, Pianeti extrasolari, Planetologia, Polvere interplanetaria, Protostelle, Radioastronomia
Nella costellazione del Lupo, a oltre 400 anni luce di distanza, la stella di classe III No Lup – con una massa di circa 0.7 volte la massa del Sole – è stata vista sbuffare gas di monossido di carbonio ad alta velocità. Sebbene non sia ancora chiaro il meccanismo che espelle il gas così …
- 400 al, abitante in regioni di formazione stellare, ALMA, assenza di polveri calde, Atacama Large Millimetre/submillimetre Array, C. F. Manara, cintura di Kuiper, CO componente delle atmosfere dei pianeti giganti., CO contenuto in dischi protoplanetari, Costellazione del Lupo, dischi di detriti, Dischi protoplanetari, disco di “seconda generazione”, disco di polveri debole e di piccola massa, dispersione del disco protoplanetario in 100 Ka, evoluzione del processo di sublimazione sulla superficie della cometa, Fascia di Kuiper, fase di evoluzione del sistema planetario della quale siamo per la prima volta testimoni, G. M. Kennedy, G. Rosotti, gas e polveri primordiali, Grant Kennedy, i corpi di recente formazione incorrano in continue reciproche collisioni, il disco protoplanetario della stella si è recentemente disperso o è in fase di dispersione, il gas doveva muoversi più velocemente, il gas può anche essere prodotto durante collisioni tra asteroidi, J. B. Lovell, J. P. Williams, Joshua Lovell, L. Matrà, L. Testi, Lo stesso evento che ha vaporizzato le comete nel Sistema solare miliardi di anni fa, M. Ansdell, M. C. Wyatt, M. Kama, M. Tazzari, Mark Wyatt, MEDIA INAF, MNRAS, Monossido di carbonio, Monthly Notices of the Royal Astronomical Society: Letters, Nana rossa, No Lup, No Lup troppo evoluta per avere ancora CO nel disco, osservato per la prima volta a oltre 400 anni luce di distanza, Perdita di CO dovuta al passaggio di comete, pianeti comete e corpi minori in formazione, polveri o gas freddi e deboli, polveri o gas secondari, quali processi fisici plasmano i sistemi planetari poco dopo la loro nascita, Rapid CO gas dispersal from NO Lup’s class III circumstellar disc, S. Marino, Stella che sbuffa CO, stella di classe III, Stella di classe M, Stella giovane, studio sul sistema di No Lup, sublimazione sulla superficie delle comete, Ultima Thule, unica stella di III classe in cui è stato rilevato gas monossido di carbonio, università di Cambridge, università di Warwick
Dic 18 2020
Verso la Luna con Chang’e 5
- Archiviato sotto Astronautica, Chang'e-5, Esplorazioni lunari, Luna, Operativi, Planetologia, Spacecraft
La sonda cinese Chang’e 5, lanciata il 23 novembre scorso, è regolarmente in rotta verso la Luna. La missione ha come scopo principale il prelievo e il ritorno verso la Terra di 2 kg di rocce lunari. Il booster della sonda invece sta ricadendo verso il nostro pianeta e si disintegrerà nel cielo del Pacifico …
- 2 kg di campioni alla profondità di circa 2 metri, 23 novembre 2020 20:30 UTC, Agenzia spaziale cinese, Alberto Buzzoni, Allunaggio Chang'e 5, Basalti lunari, caduta di detriti al suolo (o in mare), caratteristiche del moto al momento del rientro in atmosfera, Chang’e 3 nel 2013, Chang’e 5 in rotta verso la Luna, Chang’e 5 lanciata il 23 novembre 2020, Chang'e-5, circa 400mila km dalla Terra, CNSA, Dea cinese della Luna, Dopo 44 anni quindi si riporterà a casa un pezzetto del nostro satellite naturale, durata e la traiettoria della caduta, effetto della pressione dovuta all’illuminazione solare, estremità occidentale dell’Oceano delle Tempeste, età stimabile in circa 1.2 miliardi di anni., Giovanna Stirpe, i cinesi privilegiano generalmente traiettorie molto dirette, i cinesi privilegiano traiettorie dispendiose dal punto di vista della potenza dei motori dei lanciatori, Il recupero dei campioni al suolo è prevista per il 16-17 dicembre in Mongolia, in grado quindi di raggiungere la Luna velocemente, Lander Chang'e 5, Luna 17, Luna 24, Lunokold, modulo di ascesa, modulo di risalita che tornerà in orbita lunare, Mons Rümker, Oceanus Procellarum, Osservatorio di Astrofisica e Scienza dello Spazio di Bologna, prelievo e il ritorno verso la Terra di 2 kg di rocce lunari., prima missione cinese avente come obiettivo il ritorno di almeno 2 kg di rocce, prima missione di ritorno di campioni lunari dall’epoca della sonda sovietica Luna 24 lanciata il 20 agosto 1976, progetto di sorveglianza spaziale, proprietà riflettenti dell’astronave e del missile, razzo per il ritorno a terra dei campioni, regione nord-occidentale della Luna, Ricaduta del booster della sonda sulla Terra il 30 novembre 2020, Rocce raccolte dalle missioni Apollo con età compresa fra 3.1 e 4.4 miliardi di anni, secondo stadio del vettore Lunga Marcia 5, stima delle loro caratteristiche fisiche, strutture vulcaniche cupoliformi, telescopio “Cassini” di Loiano, Ultimo modulo di Lunga Marcia 5 distaccatosi a 289mila km dalla Terra, ultimo stadio del missile in orbita solare
Dic 14 2020
Grandi inondazioni nel passato di Marte
- Archiviato sotto Astronautica, Curiosity, Esobiologia, Esplorazioni su Marte, Mars Science Laboratory, Marte, Operativi, Planetologia, Spacecraft, Vita su Marte
Non solo acqua liquida, ma vere e proprie mega alluvioni hanno segnato il passato di Marte. Le prove sono state individuate nel cratere Gale, il sito di esplorazione del rover Curiosity, e a causarle sarebbe stato un impatto meteoritico in grado di cambiare radicalmente – e per un breve periodo – le condizioni climatiche sul …
- ’avvento di un breve periodo caldo e umido su Marte, 4 miliardi di anni fa, A. G. Fairén, Alberto G. Fairén, Alluvioni su Marte, ampie esposizioni di rocce sedimentarie, Cratere Gale, Csis-Inta di Madrid, Curiosity, Curiosity ammartato a Gale a agosto 2012, Dati sedimentologici marziani, depositi lasciati dalle mega alluvioni, depositi sedimentari nel sito di atterraggio di Mars Pathfinder, Deposits from giant floods in Gale crater and their implications for the climate of early Mars, E. Heydari, Equatore di Marte, F. J. Calef, firma inequivocabile delle inondazioni è data da una serie di creste di ghiaia simmetriche, foce dell’Ares, gigantesche e rapidissime inondazioni, High Resolution Imaging Science Experiment, HiRISE, Hummocky Plains Unit, il cratere di Gale aveva laghi e torrenti persistent ed era in grado di sostenere la vita microbica, immagini scattate in orbita marziana, immissione di CO2 e CH4 nell'atmosfera di Marte, Impatto meteorico che ha sciolto il ghiaccio marziano, Increspature dovute ad alluvioni, Inondazioni poi diminuite rapidamente, Inondazioni su Marte, J. F. Schroeder, J. Van Beek, Jackson State University, Jet Propulsion Laboratory, l’acqua che le ha depositate era profonda almeno 24 metri e aveva una velocità minima di 10 metri al secondo, MAHLI, Mars Hand Lens Imager, Mars Pathfinder, Marte era dunque un pianeta abitabile, massi di dimensione variabile depositati in seguito a inondazioni e trasportati attraverso canali di deflusso, Mastcams, MEDIA INAF, Monte Sharp, NASA/JPL, Noachiano, nuvole e piogge torrenziali su Marte, Opportunity, Perseverance, Perseverance lanciato il 30 luglio 2020 e raggiungerà Marte il 18 febbraio 2021, presenza di grandi canali e caratteristiche ondulazioni, prove geologiche di sedimentazione da processi eoliani fluviali deltaici e lacustri, Rover curiosity, S. K. Rowland, Scientific Reports, scioglimento del ghiaccio a causa del calore generato da un grande impatto, Similitudine con le strutture create con lo scioglimento dei ghiacci sulla Terra circa 2 milioni di anni fa, spaziatura regolare, Spirit, strutture sedimentarie interne, Tm(Marte)=-60 °C, trasporto di frammenti grandi fino a 20 cm, Università delle Hawaii, vallate di Tiu, Vapore acqueo CO2 e CH4 hanno innalzato la T di Marte
Dic 14 2020
Le prime foto “spaziali” di un altro pianeta: Marte
- Archiviato sotto Astronautica, Esplorazioni su Marte, Mariner 4, Marte, Storia dell'astronautica, Storia delle esplorazioni spaziali
Ricorre sabato prossimo il 56esimo anniversario del lancio della sonda spaziale statunitense Mariner 4, avvenuto il 28 novembre 1964 da Cape Canaveral. Sue le prime immagini ravvicinate – 22 fotografie, una delle quali incompleta – del suolo marziano, ricorda oggi su Media Inaf Roberto Della Ceca, responsabile dell’Unità per la gestione dei progetti spaziali dell’Inaf …
- 216 milioni di km dalla Terra, 22 foto del suolo marziano, 230 giorni di viaggio, 28 novembre 1964, 56 anniversario delle prime foto di Marte, 6 ore tempo di trasmissione per immagine, Aleksey Archipovic Leonov, altezza del Sole sull’orizzonte marziano all’epoca delle esposizioni fotografiche, assenza di campo magnetico planetario, Cape Canaveral, complesso di lancio numero 12 della Cape Canaveral Air Force Station, Costo totale 83 milioni di dollari, Dati totali missione 5.2 Mbits, Domenica del Corriere del 12 giugno 1966, Emirate Mars Mission, fasce di radiazione intorno al pianeta Marte (analoghe alle fasce di radiazione di Van Allen intorno alla Terra), Foto di Marte trasmesse a terra dalle antenne di Mariner 4, foto prese da D=10mila Km, Glauco De Mottoni Y Palacios (1901-1988), immagini 200x200 240kbit, la sonda inattiva è tuttora in orbita intorno al Sole, Luigi Broglio, Mariner 3, Mariner 3 abortita a causa di problemi legati al mancato dispiegamento dei pannelli fotovoltaici dovuti al malfunzionamento di apertura dell’ogiva, Mariner 4, Mariner 4 m=261 Kg, Mariner 4 prima sonda a compiere un flyby, Mariner 4 prima sonda a inviare a terra immagini da un altro pianeta, Mariner 4 prima sonda a portare a bordo un sensore stellare (puntato alla stella Canopo) che forniva il riferimento necessario al viaggio, Mariner 4 prima sonda in grado di raggiungere con successo Marte, Mariner 4 raggiunse Marte il 15 luglio 1965, Mars Tv Camera, MEDIA INAF, memorizzate in un registratore a nastro, Missione di flyby su Marte, Osservatorio astronomico di Brera, Perseverance, più di dieci giorni per trasmettere a terra tutti i dati raccolti, prima passeggiata spaziale, Prime foto di Marte, Prime foto di un altro pianeta, razzo Atlas/Agena D, Rianalisi da parte dell'OAB, Roberto della Ceca, San Marco 2, Solo una decina di immagini furono di qualità adeguata, Strumenti per studiare raggi cosmici/polvere planetaria/vento solare/campi magnetici/flusso micrometeoriti, sviluppo tecnologico più performante dei pannelli solari, temperatura diurna di circa −100 oC, Tianwen-1, trasmesse a terra 2 volte, viaggio di quasi otto mesi
Dic 13 2020
Marte a Torino
- Archiviato sotto Astronautica, Esobiologia, Esplorazioni su Marte, Exo Mars, Marte, Operativi, Planetologia, Spacecraft, Vita su Marte
Utilizzando una replica del rover Rosalind Franklin, i tecnici della missione ExoMars stanno simulando, nei locali del Rover Operations Control Center di Torino, tutte le attività previste durante il viaggio verso Marte e nei primi giorni sul suolo del Pianeta rosso. Nelle scorse settimane sono state provate tutte le fasi in programma fino alla discesa …
- apertura dei pannelli solari di Rosalind, Arrivo ExoMars giugno 2023, ASI, Dallo 11 sol guida del rover sul Mars Terrain Simulator, decidere quale delle due rampe disponibili è più sicuro usare per la discesa, Discesa rosalind da Kazashock il 10 sol, Distacco del rover dall'alimentazione il 8 sol, ESA/ExoMars, Estrazione campioni a 2 m di profondità del suolo marziano, ExoMars 2022, fase crociera, Laboratorio su Rosalind per analisi campioni in situ, Lancio ExoMars a settembre 2022, lander Kazachok, Leonardo Spa, Luc Joudrier, Ma_MISS, MA_MISS: Spettrometro miniaturizzato nel trapano di Rosalind, Maria Cristina De Sanctis, Marte a Torino, Mast di rosalind innalzato il 3 sol, MEDIA INAF, Modello di test a terra utilizzato anche in fase operativa, modulo di discesa, modulo di trasporto, movimento di Rosalind su Marte, Obiettivo ExoMars: storia geologica del sito di atterraggio, Oceano passato su Oxia Planum, operazioni critiche di Rosalind prima della discesa da Kazashock, Oxia Planum, Piattaforma lander Kazachok ospitante Rosalind, prima raccolta di imagini di Rosalind, Prima trapanazione di Marte da parte di Rosalind, Prove a terra rover Rosalind, punto di osservazione ideale per una valutazione completa dei dintorni, Ricerca biomarcatori del passato remoto di Marte, Rosalind -> Kazashock -> Modulo di discesa -> Modulo di trasporto -> Orbiter -> Spacecraft -> Launcher, Rover Operations Control Center di Torino, rover Rosalind, Ruote attivate il 9 sol, Ruote del rover in posizione operativa il 4 sol, Simulazione ammartaggio, Simulazione missione ExoMars 2022, Sito ammartaggio ExoMars 2022: Oxia Planum, Thales Alenia Space, valutazione preliminare dei dintorni del sito di atterraggio, Vita su Marte, Vita su Oxia Planum
Dic 13 2020
Chang’e-5: un pezzo di Luna sulla Via della seta
- Archiviato sotto Astronautica, Chang'e-5, Esplorazioni lunari, Launcher, Luna, Lunga Marcia, Operativi, Planetologia, Spacecraft
Il lanciatore Lunga Marcia 5 è decollato alle 21:31 ora italiana di lunedì 23 novembre, con a bordo la sonda Chang’e-5. È il più recente e complesso passo del programma lunare cinese. Obiettivo della missione: prelevare e riportare a casa alcuni frammenti di roccia lunare, andando a riempire il vuoto lasciato dalle missioni Apollo Di …
- Agenzia spaziale cinese, Apollo, Campioni Chang'e 5 1.2 miliardi di etá, centro di Wenchang, Chang’e, Chang’e-3, Chang’e-4, Chang'e-5, Chinese Academy of Sciences National Astronomical Observatory of China, Cina sulla Luna, Cina terza potenza spaziale sulla Luna, CNSA, controllo del processo di risalita, datazione assoluta tramite campioni lunari portati a Terra, datazione relativa, datazioni delle superfici in tutto il sistema solare, deviazione dei flussi, dissipazione del calore, ESA di aiuto alla missione Cinese, esperimento botanico Chang'e-4, fasi di lancio e di rientro, Hainan, il lander svolgerà il suo compito in un singolo giorno lunare, L’orbiter riporterà i campioni a Terra in pochi giorni, lander si occuperà del campionamento, lunedì 23 novembre 21:31, Lunga Marcia 5, manovra di soft-landing Chang'e-3, MEDIA INAF, Missione Luna, Mons Rümker, Oceanus Procellarum, orbiter, più una superficie è costellata da crateri più è antica, prelevare alcuni frammenti di superficie lunare e riportarli a Terra, Prelievo e ritorno a Terra di roccia lunare, programma lunare cinese, quasi due chilogrammi di roccia lunare, Rover Yutu Chang’e-4, stazione Esa di Kourou, tra la partenza e il recupero dei campioni passerà infatti meno di un mese, tracciare la posizione e lo stato di salute della sonda alcune ore dopo il lancio e nella fase di rientro a metà dicembre, tre miliardi e mezzo di età, Yu Dengyun
Dic 11 2020
Veleno su Io: trovate tracce di acido solfidrico
- Archiviato sotto Esobiologia, Ganimede, Giove, Io, Vita su Ganimede
Grazie ai dati spettrometrici in infrarosso raccolti dallo strumento italiano Jiram a bordo della sonda Juno della Nasa, è stato possibile delineare la mappa della composizione chimica di alcune lune di Giove. I primi autori dei due studi su Io e Ganimede sono Federico Tosi e Alessandro Mura, entrambi ricercatori dell’Istituto nazionale di astrofisica Quando …
- 3.92 μm, 4.55 μm, 4.62 μm, 7 e il 13 gennaio 1610, A. Adriani, A. Cicchetti, A. Migliorini, Acido solfidrico, acido solfidrico in fase solida, Alessandro Mura, anidride carbonica su Ganimede, anidride solforosa, astri medicei, banda di assorbimento centrata a 2.65 µm, Bosphorous Regio, C. J. Hansen, C. Plainaki, Callisto, Carattere transiente di H2S, Cl2SO2, cloruro di solforile, composizione chimica di alcune lune di Giove, D. Grassi, D. Turrini, dati spettrometrici in infrarosso, ESA/JUICE, Estensione della missione di JUNO al 2025, F. Altieri, F. Tosi, F. Tosi Mura, F. Zambon, Federico Tosi, future esplorazioni ravvicinate di Ganimede, G. Filacchione, G. Piccioni, G. Sindoni, Galileo, Ganimede, ghiaccio d’acqua su Ganimede, ghiaccio di acido solfidirico, ghiaccio di acido solfidirico è estremamente instabile alle temperature diurne tipiche di Io, H2S, Infrared observations of Ganymede from Juno/JIRAM, intervallo infrarosso tra 2 e 5 micron, Io corpo vulcanicamente più attivo del Sistema solare, JIRAM-JUNO, Journal of Geophysical Research: Planets, JUICE dopo il 2030, Jupiter midway through the Juno mission, Loki Patera, M. Ciarniello, M. L. Moriconi, mappa fisica e chimica del suolo, mappatura spettroscopica del polo nord di ganimede, Mapping Io’s Surface Composition With Juno/JIRAM, MEDIA INAF, missione Juice, Missione Juno, NASA, nitrili, OARm, principal investigator di Jiram, R. M. C. Lopes, R. Noschese, R. Sordini, S. J. Bolton, S. M. Brooks, sali minerati idrati e composti organici su Ganimede, SO2, toline, Veleno su Io
Dic 10 2020
ExoMars 2022, con i paracadute ancora non ci siamo
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L’ultimo test di caduta da alta quota per il rover Esa, compiuto lunedì 9 novembre, è andato bene solo in parte. L’estrazione e la decelerazione dei paracadute hanno funzionato come previsto, il veicolo di prova è atterrato in sicurezza, ma si sono verificati di nuovo alcuni strappi alla calotta. È in corso un’analisi completa in …
- accensione dei motori di frenata, Apertura in successione paracadute 15m e poi da 35m, Apertura paracadute in sequenza, Atterraggio Rover di Prova ExoMars2022, base di Esrange della Swedish Space Corporation, ESA/ExoMars2022, estrazione dei paracadute e decelerazione del carico, Estrazione e decelerazione paracadute ExoMars2022, ExoMars 2022, Francois Spoto, il veicolo di prova è atterrato in sicurezza, Lancio ExoMars a settembre 2022, Lander Schiaparelli, MEDIA INAF, nuova batteria di test dei paracadute di discesa sul suolo marziano, prossimo test prima metà del 2021 a Kiruna, quattro strappi nella calotta del primo paracadute principale e uno nel secondo paracadute principale., Rinvio Lancio ExoMars al 2022, Rllentamento modulo da 1700 km/h a 400 km/h, Rover ESA/ExoMars2022, rover Rosalind, sequenza di ammartaggio in 6 minuti, Strappi alla calotta del rover ExoMars, Test di caduta da alta quota, test di lancio ad alta quota, veicolo di prova viene portato a 29 km di altitudine da un pallone sonda
Dic 06 2020
ScanMars, un radar per il sottosuolo marziano
- Archiviato sotto Astronautica, Esobiologia, Esplorazioni su Marte, Exo Mars, Futuri, Mars 2020, Mars direct, Marte, Missioni con equipaggio, Operativi, Planetologia, Spacecraft, Vita su Marte
Astrobiology dedica un numero speciale alla missione Amadee-18, progettata per simulare in ogni minimo dettaglio l’esperienza di cinque “astronauti analoghi” in una regione desertica dell’Oman, una replica quasi perfetta di Marte. Lo strumento italiano ScanMars è un georadar in grado di “guardare” il sottosuolo marziano in cerca di acqua e di strutture geologiche di interesse …
- ’Austrian Space Forum, ’integrazione di osservazioni di remote sensing dati radar ed osservazioni sul terreno durante la missione, 2 chilometri di profili, 85 mila echi radar, Acqua su Marte, Alessandro Frigeri, Amadee-18, Amadee-20, ambienti sotterranei che possono preservare forme elementari di vita oggi, applicazione di realtà virtuale per l’addestramento degli astronauti e per le analisi geologiche, Astrobiology, Astronauti analoghi su Marte, comportamento dell’acqua in zone aride, conoscere i possibili ambienti in cui la vita può essersi sviluppata in passato, D-Mars, deserto arabico nel sudovest del Oman, evoluzione dei corpi solidi e ghiacciati del Sistema Solare, ExoMars 2022, Field Spectrometry, georadar, Gpr, ground penetrating radar, HortExtreme, IAPS Roma, immagini del sottosuolo, integrazione dei dati di remote sensing con i dati radar, Israel Space Agency, Mars 2020, Maurizio Ercoli, MEDIA INAF, Mission Support Center in Austria, missioni spaziali umane e robotiche su corpi del sistema solare, missioni umane su Marte, misure gli spettri di radianza in un ambiente analogo a quello di Marte, modello geologico del sottosuolo., Oewf, Oman Astronomical Society, Radar per sottosuolo marziano, Ricerca di acqua nel sottosuolo marziano, ricerca di tracce di vita presente o passata su Marte, ricerca di vita su Marte, ScanMars, segnali di ritorno fino a 4 metri di profondità, sequenza di eventi tettonici e sedimentari, Serra per coltivare in breve tempo piccoli ortaggi in ambienti estremi, simulazione di missione su Marte per uso ScanMars, Simulazione regione marziana in Oman, Simulazione spedizione umano-robotica su Marte, Sottosuolo marziano, strutture geologiche ed eventuale presenza di acqua fino a 5-10 metri di profondità, supporto a terra, The ScanMars Subsurface Radar Sounding Experiment on Amadee-18, Università di Perugia, V(r)itago, Vita su Marte
Dic 04 2020
Un telescopio liquido per vedere le prime stelle
- Archiviato sotto Astrofisica extragalattica, Astronautica, Cosmologia, Galassie primordiali, Luna, Planetologia, Stelle primordiali, Telescopi Lunari, Telescopi spaziali, ULT
Ambisce a diventare il “telescopio definitivo”. La proposta è quella di costruirlo all’interno di un cratere lunare, con uno specchio primario liquido da cento metri di diametro. L’obiettivo scientifico è ambizioso: osservare le stelle di Popolazione III, le prime che si siano mai accese nell’universo. Lo studio è in uscita su ApJ Il James Webb …
- 13 miliardi di anni fa, Anna T. P. Schauer, ApJ, cratere al polo nord o sud della Luna, Dati trasmessi a un satellite in orbita lunare, E-ELT (European Extremely Large Telescope), Epoca delle prime galassie, Era pregalattica, Era protostellare, Galassie primordiali, JWST, Lunar Liquid-Mirror Telescope, magitudine AB 39, MEDIA INAF, Niv Drory, Osservazione di stelle primordiali, Popolazione III, prima generazione di stelle nella storia dell’universo, raccoglimento di più fotoni possibile, redshift 15, Sacro Graal dell’astronomia, sorgenti primordiali, specchio “dinamico”, Specchio 100m di diametro, Specchio liquido, Stelle di idrogeno ed elio, Stelle di popolazione III, Stelle primordiali, telescopio alimentto ad energia solare, Telescopio definitivo, telescopio liquido, Telescopio liquido in un cratere lunare, Telescopio lunare, telescopio sensibile al NIR, The Astrophysical Journal, The Ultimately Large Telescope — what kind of facility do we need to detect Population III stars?, ULT, Ultimate Large Telescope, University of Texas di Austin, Volker Bromm
















