Vita microbica su Marte? Basta un po’ di cellulosa

Uno studio condotto su colture di kombucha ha dimostrato che una specie batterica che produce cellulosa è riuscita a sopravvivere a condizioni ambientali tipiche di Marte, a prova del fatto che la cellulosa potrebbe essere un biomarcatore per la vita extraterrestre e film a base di cellulosa potrebbero essere un buon biomateriale per proteggere la vita

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Il cielo di Giugno 2022 | MEDIA INAF

Proprio al confine con la costellazione dello Scorpione, ben visibile verso sud nei cieli serali di giugno, si trova la Nube di Rho Ophiuchi, che può essere considerata una vera e propria nursery stellare. Questo esteso oggetto celeste è una nube molecolare gigante composta da idrogeno ionizzato e da polveri, al cui interno svetta per …

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SWELTO bollettino meteo solare del 01/06/2022

SWELTO bollettino periodico meteo solare, a cura del gruppo Solare dell’Osservatorio Astrofisico di Torino/ Istituto Nazionale di AstroFisica. Notizie sull’attività solare aggiornate periodicamente, e tanto altro sulla nostra stella…

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SWELTO bollettino meteo solare del 26/05/2022

SWELTO bollettino periodico meteo solare, a cura del gruppo Solare dell’Osservatorio Astrofisico di Torino/ Istituto Nazionale di AstroFisica. Notizie sull’attività solare aggiornate periodicamente, e tanto altro sulla nostra stella…

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Massicce riserve di ghiaccio nel sottosuolo lunare

Ghiaccio nel sottosuolo lunare

Sotto la superficie della Luna, probabilmente vicino ai poli, ci sarebbe un’enorme riserva di ghiaccio originato dalla condensazione del vapore acqueo emesso dalle eruzioni vulcaniche che caratterizzavano il nostro satellite alcuni miliardi di anni fa. Gli autori stimano che circa 18 milioni di miliardi di chili di acqua vulcanica potrebbero essersi condensati durante quel periodo. Tutti i dettagli su PsJ

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Cuoppo quantistico di quark charm

L’esperimento Alice del Large Hadron Collider, al Cern, è riuscito a compiere la prima osservazione diretta di un effetto fondamentale della fisica delle particelle: la soppressione dell’emissione di gluoni in una regione nota come “dead cone”. L’osservazione, riportata su Nature, apre alla possibilità di una misura sperimentale della massa di una particella elementare nota come quark charm

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SWELTO bollettino meteo solare del 20/05/2022

SWELTO bollettino periodico meteo solare, a cura del gruppo Solare dell’Osservatorio Astrofisico di Torino/ Istituto Nazionale di AstroFisica. Notizie sull’attività solare aggiornate periodicamente, e tanto altro sulla nostra stella…

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Cosa c’è dietro le tempeste di polvere marziane

Sarebbe uno squilibrio stagionale nella quantità di energia solare assorbita e rilasciata dal pianeta Marte, la causa più probabile delle tempeste di polvere che da tempo incuriosiscono e fanno discutere gli scienziati. Lo studio, pubblicato su Pnas, può aiutare a comprendere anche i cambiamenti climatici in atto sulla Terra.

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Solar Orbiter: il Sole è sempre più vicino

Regioni polari solari

Le spettacolari immagini della sonda ci mostrano l’atmosfera del Sole con un dettaglio senza precedenti, grazie al contributo del coronografo Metis dell’Agenzia spaziale italiana, che vede la collaborazione e progettazione di un team composto da Inaf, Università di Firenze, Padova e del Cnr-Inf

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Che Sole che fa. Maggio 2022

sole

La rubrica mensile di #Sorvegliatispaziali in collaborazione con #Swelto – Space WEather Laboratory in Turin Observatory. In ogni puntata, i principali eventi solari degli ultimi trenta giorni e una pillola didattica sui termini della meteorologia spaziale. Questo mese: classificazione dei brillamenti solari.

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SWELTO bollettino meteo solare del 12/05/2022

SWELTO bollettino periodico meteo solare, a cura del gruppo Solare dell’Osservatorio Astrofisico di Torino/ Istituto Nazionale di AstroFisica. Notizie sull’attività solare aggiornate periodicamente, e tanto altro sulla nostra stella…

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Ecco il buco nero al centro della nostra galassia

Attesissima da anni, è stata presentata oggi al mondo la prima “fotografia” dell’ombra di Sagittarius A*, il “nostro” buco nero, quello che alberga nel cuore della Via Lattea. A firmare l’immagine è anche questa volta l’Event Horizon Telescope, collaborazione internazionale della quale fanno parte ricercatrici e ricercatori dell’Inaf, dell’Infn, dell’Università Federico II di Napoli e dell’Università di Cagliari

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