Le ultime osservazioni di 2024 YR4 – tra le quali quelle compiute con il Very Large Telescope dell’ESO, dal Cile, oggi minacciato dal progetto di costruzione di un grande impianto industriale e dal conseguente inquinamento luminoso – hanno consentito di ridurre l’errore sul calcolo dell’orbita dell’asteroide, fino ad abbassare allo 0,001 per cento la stima …
Categoria: NEO e meteoriti
Feb 25 2025
L’asteroide 2024 YR4 non fa più paura
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- 0.001% di probabilità di impatto nel 2032, 2024 YR4, aumento e la diminuzione della probabilità di impatto, diametro stimato tra i 40 e i 90 metri, errore sul calcolo dell’orbita dell’asteroide, ESA risk list, ESO VLT, estrapolazione dalla piccola porzione di orbita misurata finora, Inquinamento luminoso, International Asteroid Warning Network, mitigazione del disastro, Olivier Hainaut, praticamente escluso un impatto di 2024 YR4 con il nostro pianeta., probabilità di impatto salita al 3%, risk list, Space Mission Planning Advisory Group
Feb 21 2025
Nuovi scenari per deviare gli asteroidi
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Due articoli pubblicati la scorsa settimana su Nature Communications, guidati rispettivamente dal Politecnico di Milano e dal Georgia Institute of Technology, partendo dall’analisi del risultato della missione di difesa planetaria Dart suggeriscono che, per deviare un asteroide, più impattatori di piccole dimensioni possano essere più efficaci di un unico grande oggetto Quanto siamo pronti a …
- 26 settembre 2022, azioni di mitigazione ai fini della difesa planetaria, Carmine Giordano, DART, deviare gli asteroidi, Didymos, Dimorphos, Double Asteroid Redirection Test, ejecta, ESO VLT, Fabio Ferrari, flessibilità della tattica per la deviazione, forma dell’asteroide, Georgia Institute of Technology, gravità del sistema binario, Hubble, interazione dinamica tra gli ejecta, invio di più oggetti di piccole dimensioni, maggiore spinta dell’asteroide, Masatoshi Hirabayashi, MEDIA INAF, MUSE-VLT, Nature Communications, Paolo Panicucci, più impattatori di piccole dimensioni, Politecnico di Milano, pressione della radiazione solare, risparmiare sui costi operativi
Feb 27 2021
Asteroide di circa sette metri cade in Cina
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Il 22 dicembre un piccolo asteroide di circa sette metri di diametro è caduto nella provincia cinese di Qinghai. La collaborazione Prisma, coordinata dall’Inaf, usando i dati satellitari resi pubblici dal Cneos della Nasa ha tracciato un primo identikit dell’evento. Ecco da dove proveniva il corpo celeste che ha colpito il nostro pianeta e dove …
- 2008 TC3, 22 dicembre 2020 00:33 CET, 3800m slm, 60% di Energia della bomba di hiroshima, Asteroide caduto nel mare di Bering 10 dicembre 2018 (10m), Asteroide di 7m, Asteroide sconosciuto al momento della caduta, bolide in Cina, calcolo dell’orbita eliocentrica, CNEOS/NASA, corpo proveniente dalla main belt, D=7 m, DensitàM=2.5 g/cm3, energia rilasciata 12 kTon, esplosione a quota 35.5 km, Esplosione di meteora in quota, fase di avvicinamento alla terra, Hayabusa 2, M=430mila Kg stimata, MEDIA INAF, Meteorite in Cina, meteoriti in CIna, orbita eliocentrica nominale risulta di tipo asteroidale:, piccolo NEO, PRISMA, Prisma/Inaf, Qinghai, Radiante apparente in Cassipea, Radiante vero su alfa andromedae, Ryugu, strewn field, strewn field lunga circa 100 km, traiettoria quasi radente la superficie terrestre, v=13.6 km/s, Wayi Xingrong
Feb 18 2021
Hayabusa2, ecco il tuo prossimo obiettivo
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Dal telescopio Subaru alle Hawaii le prime immagini dell’asteroide 1998 Ky26, prossima tappa della missione “estesa” Hayabusa2 – che lo scorso 5 dicembre ha consegnato alla Terra i campioni dell’asteroide Ryugu. 1998 Ky26 sta raggiungendo il punto più vicino alla Terra (0.47 au) proprio in questi giorni Nella notte del 10 dicembre 2020, fra le …
- (162173) Ryugu, 0.47 UA, 10 dicembre 2020 osservazione del NEO 1998 KY26, 1998 KY26, 25.4 M, 5 dicembre 2020, asteroide di tipo Apollo, capsula di rientro di hayabusa2, D<30m, difesa planetaria, ESO VLT, Gemelli, Hayabusa2, Hayabusa2 raggiungerà l’asteroide 1998 KY26, Hyper Suprime-Cam, impact hazard, ISAS/JAXA, JAXA, Makoto Yoshikawa, MEDIA INAF, Michitoshi Yoshida, missione estesa di hayabusa2, origine monolitica, scienza planetaria, Spacewatch, Subaru telescope, Tr>10m
Gen 11 2021
C’è la conferma: 2020 SO è un vecchio razzo
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Due team di astronomi hanno compiuto osservazioni spettroscopiche sull’ex asteroide near-Earth 2020 SO e hanno scoperto che la luce solare riflessa è compatibile con quella che ci si può aspettare dalla superficie metallica di un vecchio razzo che ha trascorso 54 anni nello spazio. Queste osservazioni confermano i risultati già ottenuti analizzando i residui dell’orbita …
- (15) Eunomia, 1 dicembre a circa 55mila km dalla Terra, 17 settembre 2020, 2010 KQ, 2020 SO, 2020 SO è più rosso di Eunomia, 2020 SO è un razzo Centaur invecchiato dall’esposizione spaziale, 54 anni nello spazio, acciaio inossidabile 301, ampiezza di ben 3 magnitudini, asteroide 2020 SO, Astrofili, Astronomer Telegram, Atlas-Centaur, Benjamin Weiner, Binospec, bombardamento continuo da parte dei raggi cosmici e della radiazione UV X e gamma solare, booster Centaur negli anni ’60, composizione degli asteroidi near-Earth, corpo estremamente allungato, curva di luce di 2020 SO, forza di tipo non-gravitazionale, G. D. Cassini” di Loiano dell’Inaf Oas di Bologna, Gemini North a Maunakea HW USA, Great Shefford Observatory, InfraRed Telescope Facility, lanciato dalla Nasa nel 1966, Large Binocular Telescope, LBT, Loiano, Lunar and Planetary Laboratory, MEDIA INAF, missione lunare Surveyor 2, Mmt Observatory, Multiple Mirror Telescope, NASA IRTF, orbita dell’oggetto appariva soggetta sia alla gravità solare e terrestre sia alla pressione della radiazione solare, orbita terrestre di 2020 SO fino a febbraio 2021, osservazioni spettroscopiche su luce solare riflessa, Pan-Starrs 1, passaggio al perigeo di 2020 SO, periodo di rotazione di soli 9.4 s, Peter Birtwhistle, pressione della radiazione solare, primo passaggio al perigeo, rapporto superficie/massa molto elevato, razzo vuoto all’interno, secondo stadio di un razzo, spettro dell’asteroide di tipo S, spettro di un razzo Centaur D del 1971, superficie metallica di un vecchio razzo, superficie metallica esposta per anni nello spazio, Surveyor 2, Surveyor 2 si schiantò sulla Luna, Università dell’Arizona, University of Hawaii Institute for Astronomy / Michael Connelley, vecchio razzo, Vishnu Reddy
Gen 02 2021
Così erano le stelle dalle quali discendiamo
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Un team di astrofisici guidato da Sergio Cristallo dell’Inaf d’Abruzzo è riuscito – combinando tre tipi diversi di modelli teorici – a determinare la distribuzione in massa e il contenuto di metalli (la cosiddetta “metallicità”) delle stelle che hanno “inquinato” il materiale del Sistema solare al momento della sua formazione Le stelle sono reattori nucleari …
- A. Nanni, ablazione laser, Astronomy & Astrophysics, carburo di silicio extrasolare, Cattura di polvere interstellare da parte dei planetesimi, combinazione di 3 diversi modelli teorici di contaminazione del sistema solare primordiale, contaminazione del sistema solare primordiale, contaminazione della nube protosolare, D. Gobrecht, D. Vescovi, difficoltà nell’identificazione delle caratteristiche fisiche e chimiche delle stelle che hanno prodotto i grani, distribuzione delle grandezze dei grani di carburo di silicio, Distribuzione di massa di stelle presolari, elementi pesanti formatisi in stelle evolute prime della formazione del nostro Sole, Formazione della nube protosolare, formazione di granelli di polvere da molecole complesse, formazioni di molecole in strati più esterni delle gignti rosse, G. Cescutti, giganti rosse, grani presolari, grani presolari portano dunque con sé i tratti distintivi della nucleosintesi e dei fenomeni di mescolamento avvenuti nella stella “progenitrice”, grano di carburo di silicio di 6.2 miliardi di anni, Heck et al. Pnas, I. Minchev, isolamento grani di materiale extrasolare, L. Piersanti, Mass and metallicity distribution of parent AGB stars of presolar SiC, MEDIA INAF, Metallicità di stelle presolari, meteorite di Murchison, migrazione di grani di polvere nelle nubi protostellari, migrazione stellare, modello chemo-dinamico di evoluzione chimica della galassia, N. Liu, Nube protosolare, Nube protostellare, OATe, presenza di neutroni liberi, processi di cattura neutronica, processo r, Processo s, Ramo asintotico delle giganti, rimozione del materiale solare dal meteorite, S. Cristallo, Sergio Cristallo, SiC, Sintesi di elementi transferrici, Stelle AGB, stelle Agb con massa circa doppia rispetto alla massa del Sole e metallicità pari a quella solare, stelle che hanno inquinato il materiale del Sistema solare, stelle più ricche di metalli si spostino verso la periferia della Via Lattea, Stelle presolari, strati esterni di una gignte rossa, un modello di evoluzione stellare, un modello di formazione delle polveri, Viaggio degli atomi di alcuni elementi pesanti
Ott 22 2020
Il bolide d’autunno
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Avvistata due sere fa da sette fotocamere della rete Prisma mentre solcava i cieli della Toscana, la meteora si è spenta a circa 80 km di quota. L’alta velocità di ingresso in atmosfera e la significativa eccentricità dell’orbita inducono a ritenere che abbia un’origine cometaria Intorno alle 00:48 ora italiana della notte fra martedì 20 …
- alta velocità di ingresso in atmosfera, alta velocità di ingresso in atmosfera – superiore a 65 km/s, Assenza di meteorite, bolide di Capodanno, Bolide in Toscana, Camerino, Cavezzo, Chianti, Daniele Gardiol, direzione est-ovest poco a nord di Piombino, INAF- OATo, la meteora si è spenta a circa 80 km di quota, Loiano, massimo stimato è infatti proprio attorno al 20-21 ottobre di ogni anno., MEDIA INAF, mercoledì 21 ottobre 2020 00:48, Meteora non impattante, meteora sopra i cieli toscani., Montelupo Fiorentino, origine cometaria, Orionidi, Perugia, Piombino, Prima Rete Italiana per la Sorveglianza di Meteore e Atmosfera, PRISMA, Prisma/Inaf, provenienza della meteora di Piombino, Rovigo, sciami provocato dai detriti della Cometa di Halley, sette fotocamere PRISMA, significativa eccentricità dell’orbita, spegnendosi a una quota stimata di circa 80 km
Mag 17 2019
C’è un po’ la nostra storia, attorno a quella stella | MEDIA INAF
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Una ricerca condotta da un team di astronomi, utilizzando le osservazioni di Alma, in Cile, ha permesso di tracciare per la prima volta la distribuzione di monossido di alluminio attorno alla giovane stella massiccia Orion Source I. Lo studio, pubblicato su The Astrophysical Journal Letters, è guidato da ricercatori dell’università di Tokyo .entry-header Inclusioni bianche …
- 1.500 anni luce, ALMA, AlO, Atacama Large Millimeter/submillimetre Array, CAI, calcium and aluminum-rich inclusions CAI, condizioni nelle fasi iniziali della formazione del Sistema solare, Disco circumstellare, distribuzione spaziale del composto attorno alla stella, ESA, Evoluzione stellare, fossili astronomici, grani solidi, Hubble Space Telescope, Inclusioni bianche di calcio e alluminio, KCl, Massimo Roberto, materia solida più vecchia del sistema solare, MEDIA INAF, meteorite Allende, Meteoriti, Monossido do Alluminio, NaCl, NASA, Nebulosa di Orione, Nebulose, Origine del sistema solare, Orion Source I, Orion Treasury Project Team, Rohan Mehra, Shogo Tachibana, Space Telescope Science Institute/Esa, Stella massiccia, The Astrophysical Journal Letters, università di Tokyo
Set 24 2018
PRISMA DAY 2018 – Bologna, INAF -OAS, 12 Ottobre 2018 H 9:30
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Secondo incontro di studio e confronto, aperto a tutte le realtà professionali, amatoriali ed educative attive sul territorio nazionale, nell’ambito di meteore e meteoriti. Per tutte le realtà che fanno parte del progetto PRISMA sarà una nuova occasione per incontrarsi, a circa un anno e mezzo dal primo PRISMA Day, svoltosi a Firenze nel maggio 2017. È previsto, …
Lug 02 2018
Crateri da impatto, Finlandia a quota dodici | MEDIA INAF
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Individuata un’antica struttura da impatto meteoritico nelle profondità del lago Summanen, nel centro del paese scandinavo, 275 km a nord di Helsinki. La scoperta pone la Finlandia in vetta alla classifica dei paesi in cui sono stati trovati crateri da impatto .entry-header A sinistra, la posizione esatta del cratere da impatto nel lago Summanen in …
- 12 crateri da impatto in Finlandia, 191 strutture da impatto, antica struttura da impatto meteoritico, Asteroidi, Crateri da impatto, diametro di 2.6 chilometri, erosione, Finlandia, Finlandia centrale, fratture a cuneo, Geological Survey of Finland, glaciazione, impatto meteoritico, lago Summanen, MEDIA INAF, Meteoriti, Meteoritics and Planetary Science, misurazione di dati elettromagnetici a bassa quota, propagazione attraverso il suolo di onde sistemiche, Record crateri da impatto, rocce fratturate e brecciate, Saarijärvi, Università di Helsinki, Università di Tartu
Gen 08 2018
Noi siamo figli della madre di tutte le bolle | MEDIA INAF
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Molto alluminio-26 e poco ferro-60: questi i due indizi chimici che, riscontrati su meteoriti primitive, hanno portato un team d’astrofisici a ritenere che il Sistema solare possa essersi formato non da un’esplosione di supernova bensì dalla bolla di una stella gigante .entry-header Spostandosi in senso orario dal riquadro in alto a sinistra, la simulazione mostra …
- abbondanza di Al-26, Al-26, analisi isotopica delle meteoriti, bolla di una stella gigante, bolla stellare, Fe-60, guscio di una bolla stellare, MEDIA INAF, meteoriti primitive, Nicolas Dauphas, Nube molecolare presolare, Origine del sistema solare, scarsita' di Fe-60, Stella di Wolf-Rayet, The Astrophysical Journal, Università di Chicago, Vikram Dwarkadas
Ott 20 2017
Orionidi, lo spettacolo delle stelle di ottobre – Repubblica.it
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Le stelle cadenti non sono solo uno spettacolo estivo. Basta coprirsi bene per affrontare la notte, ancora non troppo rigida, per poterne ammirare un bella manciata. Ottobre è il mese delle Orionidi, uno degli sciami principali di questo periodo dell’anno. Il picco è previsto per la notte tra il 21 e il 22 ottobre, se …


















