Studiando un campione di galassie lontane, la cui luce ci arriva da un’epoca in cui l’universo aveva soltanto tre miliardi di anni, un team di ricercatori guidato da Giustina Vietri dell’Istituto nazionale di astrofisica ha seguito i venti che imperversano nelle galassie “attive” fino a pochi anni luce dai buchi neri supermassicci che popolano i …
Osservatorio Astrofisico di Torino – Visita notturna del 6/3/2025 ore 21:15
Osservazioni astronomiche in cupola con telescopi professionali. Osservatorio Astrofisico di Torino – Visita notturna Sei pronto per un’avventura spaziale unica? Partecipa alla visita notturna dell’Osservatorio Astrofisico di Torino! Ti aspetta una serata indimenticabile sotto le …
Osservatorio Astrofisico di Torino – Visita notturna del 6/3/2025 ore 20:00
Osservazioni astronomiche in cupola con telescopi professionali. Osservatorio Astrofisico di Torino – Visita notturna Sei pronto per un’avventura spaziale unica? Partecipa alla visita notturna dell’Osservatorio Astrofisico di Torino! Ti aspetta una serata indimenticabile sotto le …
L’asteroide 2024 YR4 non fa più paura
Le ultime osservazioni di 2024 YR4 – tra le quali quelle compiute con il Very Large Telescope dell’ESO, dal Cile, oggi minacciato dal progetto di costruzione di un grande impianto industriale e dal conseguente inquinamento …
Nuovi scenari per deviare gli asteroidi
Due articoli pubblicati la scorsa settimana su Nature Communications, guidati rispettivamente dal Politecnico di Milano e dal Georgia Institute of Technology, partendo dall’analisi del risultato della missione di difesa planetaria Dart suggeriscono che, per deviare …
La forza delle maree su Titano
Due scienziati hanno calcolato che, alla velocità con cui l’orbita di Titano sta cambiando, il satellite avrebbe dovuto raggiungere un’orbita circolare entro circa 350 milioni di anni. Il fatto che Titano possieda ancora un’orbita eccentrica …
Dic 17 2020
L’origine dei venti galattici al microscopio cosmico
- Archiviato sotto Astrofisica extragalattica, Astrometria, Buchi neri supermassicci, Evoluzione galattica, Galassie attive, Galassie primordiali, SDSS
- “microscopio” astronomico, 10 Gal, A Sinfoni Survey for Unveiling the Physics and Effect of Radiative feedback, A. Bongiorno, A. Comastri, A. Marconi, A. Puglisi, A. Schulze, Analisi di spettri ottici di galassie in archivi astronomici, Astronomy & Astrophysics, B. Husemann, Buchi neri in galassie attive, Buchi neri supermassicci, C. Cicone, C. Circosta, C. Feruglio, C. M. Harrison, C. Vignali, campione rappresentativo di 21 galassie attive, campione rappresentativo di galassie attive, Centro de Astrobiología di Madrid, D. Kakkad, disco di accrescimento degli AGN che si riscalda ed emette radiazione multibanda, E. Piconcelli, Effetti dei venti galattici sulle galassie, effetto dei venti glattici su diverse scale all’interno delle galassie, Esa/Nasa, ESO VLT, estese fina a 20 Kal, F. Fiore, F. Mannucci, feedback sulla galassia che ospita un AGN, fuoriuscita di gas dai centri galattici utilizzando lo strumento Sinfoni, G. Cresci, G. Lanzuisi, G. Vietri, G. Zamorani, Galassie attive primordiali, Galassie lontane, Galassie primordiali, Giustina Vietri, H. Netzer, I venti galattici avrebbero la capacità di influenzare il gas fino ai confini delle rispettive galassie, I venti galattici influenzano il gas interstellare a 10Kal, influenza che i buchi neri supermassicci possono esercitare sull’evoluzione delle galassie, J. Scholtz, L. Zappacosta, legame tra buco nero centrale supermassiccio e galassia ospite, legame tra i buchi neri e le loro galassie ospiti, M. Bischetti, M. Brusa, M. Perna, M. Salvato, M. Schramm, MEDIA INAF, Michele Perna, OAB, OArcetri, Origine dei venti galattici, P. Padovani, Paolo Padovani, presenza dei venti galattici dalle scale più piccole a quelle più grandi, progetto Super, Risoluzione parziale del gas espulso, S. Carniani, SDSS, Sinfoni, Sloan Digital Sky Survey, spettrografo a campo integrale che opera nel vicino infrarosso e sfrutta l’ottica adattiva per ottenere spettri ad alta risoluzione di sorgenti estese, SUPER III. Broad Line Region properties of AGN at z∼2, the Avo project, tracciare i venti su scale ancora più grandi, V. Mainieri, velocità tra 3 e 7 milioni di km/h, venti di materiale ionizzato scoperti con Sinfoni siano presenti anche su queste scale relativamente piccole, Venti galattici, Venti galattici formati da materia eiettata dal buco nero, Venti galattici molto comuni i galassie lontane a D>10 Gal, venti osservati a piccole distanze dipendono fortemente dalle proprietà del buco nero centrale, Vincenzo Mainieri
Dic 16 2020
Lampi radio e magnetar, il legame si fa più forte
- Archiviato sotto Astronautica, Chandra, Fisica stellare, FRB Stellari, Magnetar, Parkes, Radioastronomia, Stelle di neutroni, Telescopi spaziali, XMM-Newton
Grazie all’analisi di una serie di dati d’archivio risalenti ai primi mesi del 2009 un team guidato e composto da ricercatori dell’Inaf, con colleghi dello Iuss di Pavia e del Gssi dell’Aquila, ha svelato lampi radio e nei raggi X quasi simultanei provenienti dalla magnetar 1E 1547.0–5408, rafforzando dunque l’associazione tra queste pulsar e i …
- 28 aprile 2020 scoperta FRB galattici, A. Possenti, A. Ridnaia, A. Tiengo, A.Y. Lien, Andrea Possenti, burst radio più brillanti delle magnetar siano intrinsecamente rari, campagna osservativa multibanda dal radio al gamma, Croce del Nord, D.D. Frederiks, due impulsi molto intensi nei dati Parkes di 1E 1547.0–5408, emissione pulsata nella banda radio, F. Bernardini, Fast Radio Burst, FRB, FRB generati da Magnetar, FRB stellari, FRB XRB e GRB simultanei emessi da una Magnetar, G.L. Israel, GianLuca Israel, GSSI, il burst più brillante di 1E 1547.0-5408 è più debole di qualche migliaio di volte di Sgr 1935+2154, il burst radio precede quello X di una manciata di millisecondi nel caso di Sgr 1935+2154, il burst radio segue quello X di 1 secondo in 1E 1547.0-5408, il primo impulso radio seguiva di appena 1 secondo un intenso lampo X osservato non solo da Xmm-Newton ma anche da Swift e da Konus-Wind, intenso outburst osservato a gennaio 2009 in 1E 1547.0–5408, Iuss di Pavia, ivelazione di burst radio da magnetar galattiche, L. Stella, M. Burgay, M. Pilia, magnetar, magnetar 1E 1547.0–5408, Marta Burgay, MEDIA INAF, N. Rea, OACa, OARm, P. Esposito, radiotelescopio di Parkes, Rcw 103, Resto di supernova, ricerca di nuovi Frb extragalattici, S. Dall’Osso, serie di lampi molto ravvicinati nel tempo nei raggi X e nella banda radio, Sgr 1935+2154, Solo osservando per molti anni i Frb noti sarà possibile provare o rigettare l’ipotesi circa la loro natura, Stella di neutroni, stelle di neutroni che emettono nel radio solo singoli impulsi separati tra loro da multipli di un tempo scala caratteristico (legato allo spin dell’oggetto), The Astrophysical Journal, The Astrophysical Journal Letters, tra gennaio e febbraio del 2009, transienti radio ruotanti, tutte le magnetar note sono potenzialmente sorgenti di Frb galattici, X-ray and Radio Bursts from the Magnetar 1E1547.0-5408, XRB
Dic 16 2020
Indizi di una nuova fisica nei dati di Planck
- Archiviato sotto Altro..., Astronautica, Cosmologia, Energia oscura, Fisica delle particelle, Fisica quantistica, Materia oscura, Planck, Telescopi spaziali
Un nuovo metodo per la misura dell’angolo di polarizzazione della radiazione di fondo cosmico a microonde rilevata dal telescopio spaziale Planck dell’Esa ha consentito a due fisici giapponesi, Yuto Minami e Eiichiro Komatsu, di trovare un possibile segnale di violazione di parità dovuta alla materia oscura o all’energia oscura. Per una conferma occorreranno però ulteriori …
- angolo di polarizzazione della Cmb, Beta=0.35±0.14 gradi, dati in polarizzazione di Planck, distanza percorsa dalla luce emessa dalla polvere è molto più breve di quella percorsa dal fondo cosmico a microonde, Eiichiro Komatsu, Energia oscura, epoca della ricombinazione, ESA, firma della MO o EO nei dati di polarizzazione della CMB, fondo cosmico a microonde emessa 380mila anni dopo il Big Bang, incertezza sistematica per quanto riguarda il valore assoluto degli angoli di polarizzazione, l’emissione della polvere non è influenzata dalla materia oscura o dall’energia oscura, La differenza fra l’angolo di polarizzazione misurato per la polvere e quello misurato per la Cmb può quindi essere utilizzata per calcolare beta, livello di confidenza del 99.2 per cento, Materia oscura, MEDIA INAF, metodo che determina la rotazione artificiale di planck tramite la luce polarizzata emessa dalla polvere della via lattea, New Extraction of the Cosmic Birefringence from the Planck 2018 Polarization Data, nuova fisica, obiettivo principale della cosmologia osservativa è oggi quello di ottenere misure il più possibile precise e pulite della polarizzazione del fondo cosmico microonde, Physical Review Letters, polarizzazione della polvere presente nella Via Lattea, radiazione di fondo cosmico a microonde, rotazione artificiale di planck influenza la CMB e la rdiazione della polvere, sfasamento angolare possibile indizio sperimentale di una violazione di parità, telescopio spaziale Planck, violazione di parità, Yuto Minami
Dic 15 2020
Mitocondri, tallone d’Achille degli astronauti
- Archiviato sotto Astronautica, Esobiologia, Mars direct, Missioni con equipaggio, Vita umana nello spazio
Uno studio pubblicato ieri nella rivista Cell utilizza e combina diverse analisi “omiche” raccolte in decenni di esplorazione spaziale per comprendere gli effetti di microgravità e raggi cosmici sulla salute degli astronauti. Per la prima volta gli scienziati hanno individuato una causa sistemica che spiegherebbe diverse disfunzioni dell’organismo – dalla perdita di tessuto osseo e …
- 13 diversi tessuti, 2 diversi ceppi di topo, Adrienne Nugent, Afshin Beheshti, alterazione nella funzionalità mitocondriale, alterazioni nella distribuzione delle cellule immunitarie che si sono verificate in Scott, analisi omiche, Benjamin Stear, Brian Crucian, campioni di sangue e metaboliti dell’urina raccolti da 59 astronauti, causa fisiologica che accumunasse i sintomi registrati, Cell, Cem Meydan, Christopher E. Mason, coenzima Q10, Comprehensive Multi-omics Analysis Reveals Mitochondrial Stress as a Central Biological Hub for Spaceflight Impact, condizioni di salute e i rischi connessi alla permanenza nello spazio, consumo dell’apporto energetico consigliato, Contromisure per contrastare gli effetti negativi del volo spaziale, CoQ10, danni cardiovascolari, database completo che include informazioni provenienti da studi su animali, dati “omici”, dati metabolici di urine e sangue dei 59 astronauti, Deanne Taylor, disfunsioni mitocondriali, disfunzioni del sistema nervoso centrale, disfunzioni immunitarie, Dong Wang, Douglas C. Wallace, effetti di microgravità, effetti di raggi cosmici, epigenomici, esercizio fisico, esplorazione umana dello spazio, Evagelia C. Laiakis, farmacoterapia, fenomeni di immunità innata, Gary Hardiman, gemelli identici Scott e Mark Kelly, GeneLab, gli effetti del volo spaziale sono più evidenti nelle cellule isolate che negli organi interi, Helio A. Costa, Hossein Fazelinia, i muscoli perdono di tono, il fegato subisce cambiamenti maggiori e diversi a livello genetico e nella conseguente espressione proteica rispetto ad altri organi, il sistema muscolo-scheletrico non è più in grado di sostenere il peso inferto dalla ritrovata gravità, infiammazione cronica, interventi nutrizionali, intervista al primo autore dello studio, J. Tyson McDonald, Jeffrey S. Willey, Jonathan C. Schisler, Jonathan Foox, Kathleen M. Fisch, Komal S. Rathi, Larry N. Singh, lesioni alla retina, malattie degli astronauti, Man S. Kim, Matthew MacKay, MEDIA INAF., metabolomici, Missioni umane di lunga durata, Mitocondri, mutazioni nel ciclo cellulare, mutazioni nel ritmo circadiano, mutazioni nel sistema immunitario, mutazioni nelle funzioni olfattive, Nandan S. Gokhale, NASA, Nasa Twin Study, Nicolae Sapoval, nterventi nutrizionali e farmaceutici, omeostasi, patologie del fegato e abbiamo visto che erano causate da meccanismi legati ai mitocondri, pazienti con patologie mitocondriali primarie, perdita della vista, perdita di massa ossea, perdita di tessuto osseo, perturbazione dei ritmi circadiani, prima missione umana su Marte, problemi agli occhi, problemi cardiovascolari ed epatici, procedure o interventi nutrizionali e terapeutici volti a mantenere la salute ridurre i rischi e migliorare la sicurezza, proteomici, quantitativi relativi ai cambiamenti nei tessuti e nelle cellule, quattro modelli di cellule umane, R.A. Leo Elworth, regolazione mitocondriale, ritorno dell’uomo sulla Luna, Robert Meller, Sara Brin Rosenthal, Sara R. Zwart, Scott M. Smith, significativa alterazione nei processi mitocondriali, Sonja Schrepfer, soppressione mitocondriale, sovracompensazione, Space Biosciences Division, Stacy M. Horner, Stazione Spaziale Internazionale, Susana Zanello, Sylvain V. Costes, terapeutica nutrizionale mitocondriale, tessuti differenti di topi che hanno volato nello spazio in due diverse missioni, Todd Treangen, trascrittomici, un aumento del rischio di contrarre tumori, vita umana nello spazio, volo spaziale influisca sulla funzione mitocondriale a livello genetico proteico e metabolico della biologia cellulare tissutale e organica, Willian A. da Silveira, Yared Kidane, Yuanchao Zhang, Yue Ying
Dic 15 2020
Il Sole trema? Macchie solari in arrivo
- Archiviato sotto Eliosismologia, Fisica Solare, Macchie solari, Metereologia spaziale
Grazie all’eliosismologia, una tecnica sviluppata dagli scienziati del National Solar Observatory statunitense negli anni Novanta, è possibile rilevare come le onde sonore interagiscano con la struttura interna del Sole, in particolare con i campi magnetici, e prevedere con qualche giorno di anticipo la comparsa di macchie solari Grande macchia solare in arrivo per il Giorno …
- Alexei Pevtsov, Alterazione onde acustiche in presenza di macchie solari, Ar 2786, Campo magnetico solare deforma le onde acustiche, Eliosismologia, eliosismologia sonda la parte a noi nascosta del Sole studiando le onde acustiche (oscillazioni) che si propagano nel plasma solare, Giovedí 26 novembre 2020, Global Oscillation Network Group, il Sole ruota intorno al proprio asse in circa 25 giorni all’equatore e 32 giorni ai poli, il Sole si sta risvegliando, Integrated Synoptic Program, Interazione onde sonore con campi magnetici solari, Interazione onde sonore con struttura interna del Sole, macchie solari, macchie visibili nel lembo solare orientale, Mauro Messerotti, MEDIA INAF, Metereologia spaziale, misurazioni delle onde sonore del Sole, NASA, National Solar Observatory, NSO, Nso / Aura / Nsf, nuovo ciclo solare, Onde acustiche inalterate in assenza di macchie solari, Previsione comparsa macchie solari, Previsione macchie solari sulla faccia opposta del Sole, Previsioni di macchi solari con 5 g di anticipo, regione attiva Ar 2786, Rete GONG, sistema Gong, Solar Dynamics Observatory (Sdo), Space Weather, tempeste solari, Thanksgiving's sunspot 2020
Dic 14 2020
Borexino: così brillano le stelle massive
- Archiviato sotto Altro..., Fisica delle particelle, Fisica nucleare e subnucleare, Fisica quantistica, Fisica Solare, Fisica stellare, Nucleosintesi Solare, Nucleosintesi stellare
Pubblicato oggi su Nature l’annuncio della prima rivelazione dei neutrini prodotti nel Sole dal ciclo CNO (carbonio-azoto-ossigeno). Lo studio è firmato dalla collaborazione scientifica Borexino, esperimento ai Laboratori nazionali del Gran Sasso dell’Istituto nazionale di fisica nucleare La collaborazione scientifica Borexino, esperimento ai Laboratori nazionali del Gran Sasso dell’Istituto nazionale di fisica nucleare, pubblica oggi su …
- bassissimo livellodi fondo in Borexino, Borexino, Borexino Collaboration, Carl Friedrich von Weizsäcker, catena protone-protone, ciclo CNO, Ciclo CNO canale dominante nell’universo per la combustione dell’idrogeno, ciclo CNO preponderante nelle stelle massicce, ciclo CNO presente nel Sole allo 1%, conferma sperimentale diretta dei meccanismi stellari di generazione di energia non era ancora mai stata ottenuta, cuore di Borexino il luogo meno radioattivo del mondo, esistenza del ciclo CNO fu teorizzata per la prima volta nel 1938, esperimento Borexino, Experimental evidence of neutrinos produced in the CNO fusion cycle in the Sun, fusione H nelle stelle potesse anche essere catalizzata dai nuclei pesanti C N O, Gioacchino Ranucci, Hans Bethe, INFN-Ge, INFN-LNGS, INFN-Mi, INFN-Pg, Laboratori Nazionali del Gran Sasso, Marco Pallavicini, MEDIA INAF, Nature, Nature astronomy, neutrini prodotti nel ciclo CNO, Neutrini solari, oscillazione dei neutrini, Osservazione neutrini solari, prima fondamentale conferma sperimentale di come brillino le stelle più pesanti del Sole, prima osservazione dei neutrini CNO, prima prova sperimentale dell’esistenza del ciclo CNO, prima rivelazione in assoluto dei neutrini prodotti nel Sole dal ciclo CNO, programma scientifico del Neutrino Solare, Stelle massicce, tecnologia a scintillazione liquida, Università di Genova, Università di Milano, Università di Princeton
Dic 14 2020
Grandi inondazioni nel passato di Marte
- Archiviato sotto Astronautica, Curiosity, Esobiologia, Esplorazioni su Marte, Mars Science Laboratory, Marte, Operativi, Planetologia, Spacecraft, Vita su Marte
Non solo acqua liquida, ma vere e proprie mega alluvioni hanno segnato il passato di Marte. Le prove sono state individuate nel cratere Gale, il sito di esplorazione del rover Curiosity, e a causarle sarebbe stato un impatto meteoritico in grado di cambiare radicalmente – e per un breve periodo – le condizioni climatiche sul …
- ’avvento di un breve periodo caldo e umido su Marte, 4 miliardi di anni fa, A. G. Fairén, Alberto G. Fairén, Alluvioni su Marte, ampie esposizioni di rocce sedimentarie, Cratere Gale, Csis-Inta di Madrid, Curiosity, Curiosity ammartato a Gale a agosto 2012, Dati sedimentologici marziani, depositi lasciati dalle mega alluvioni, depositi sedimentari nel sito di atterraggio di Mars Pathfinder, Deposits from giant floods in Gale crater and their implications for the climate of early Mars, E. Heydari, Equatore di Marte, F. J. Calef, firma inequivocabile delle inondazioni è data da una serie di creste di ghiaia simmetriche, foce dell’Ares, gigantesche e rapidissime inondazioni, High Resolution Imaging Science Experiment, HiRISE, Hummocky Plains Unit, il cratere di Gale aveva laghi e torrenti persistent ed era in grado di sostenere la vita microbica, immagini scattate in orbita marziana, immissione di CO2 e CH4 nell'atmosfera di Marte, Impatto meteorico che ha sciolto il ghiaccio marziano, Increspature dovute ad alluvioni, Inondazioni poi diminuite rapidamente, Inondazioni su Marte, J. F. Schroeder, J. Van Beek, Jackson State University, Jet Propulsion Laboratory, l’acqua che le ha depositate era profonda almeno 24 metri e aveva una velocità minima di 10 metri al secondo, MAHLI, Mars Hand Lens Imager, Mars Pathfinder, Marte era dunque un pianeta abitabile, massi di dimensione variabile depositati in seguito a inondazioni e trasportati attraverso canali di deflusso, Mastcams, MEDIA INAF, Monte Sharp, NASA/JPL, Noachiano, nuvole e piogge torrenziali su Marte, Opportunity, Perseverance, Perseverance lanciato il 30 luglio 2020 e raggiungerà Marte il 18 febbraio 2021, presenza di grandi canali e caratteristiche ondulazioni, prove geologiche di sedimentazione da processi eoliani fluviali deltaici e lacustri, Rover curiosity, S. K. Rowland, Scientific Reports, scioglimento del ghiaccio a causa del calore generato da un grande impatto, Similitudine con le strutture create con lo scioglimento dei ghiacci sulla Terra circa 2 milioni di anni fa, spaziatura regolare, Spirit, strutture sedimentarie interne, Tm(Marte)=-60 °C, trasporto di frammenti grandi fino a 20 cm, Università delle Hawaii, vallate di Tiu, Vapore acqueo CO2 e CH4 hanno innalzato la T di Marte
Dic 14 2020
Le prime foto “spaziali” di un altro pianeta: Marte
- Archiviato sotto Astronautica, Esplorazioni su Marte, Mariner 4, Marte, Storia dell'astronautica, Storia delle esplorazioni spaziali
Ricorre sabato prossimo il 56esimo anniversario del lancio della sonda spaziale statunitense Mariner 4, avvenuto il 28 novembre 1964 da Cape Canaveral. Sue le prime immagini ravvicinate – 22 fotografie, una delle quali incompleta – del suolo marziano, ricorda oggi su Media Inaf Roberto Della Ceca, responsabile dell’Unità per la gestione dei progetti spaziali dell’Inaf …
- 216 milioni di km dalla Terra, 22 foto del suolo marziano, 230 giorni di viaggio, 28 novembre 1964, 56 anniversario delle prime foto di Marte, 6 ore tempo di trasmissione per immagine, Aleksey Archipovic Leonov, altezza del Sole sull’orizzonte marziano all’epoca delle esposizioni fotografiche, assenza di campo magnetico planetario, Cape Canaveral, complesso di lancio numero 12 della Cape Canaveral Air Force Station, Costo totale 83 milioni di dollari, Dati totali missione 5.2 Mbits, Domenica del Corriere del 12 giugno 1966, Emirate Mars Mission, fasce di radiazione intorno al pianeta Marte (analoghe alle fasce di radiazione di Van Allen intorno alla Terra), Foto di Marte trasmesse a terra dalle antenne di Mariner 4, foto prese da D=10mila Km, Glauco De Mottoni Y Palacios (1901-1988), immagini 200x200 240kbit, la sonda inattiva è tuttora in orbita intorno al Sole, Luigi Broglio, Mariner 3, Mariner 3 abortita a causa di problemi legati al mancato dispiegamento dei pannelli fotovoltaici dovuti al malfunzionamento di apertura dell’ogiva, Mariner 4, Mariner 4 m=261 Kg, Mariner 4 prima sonda a compiere un flyby, Mariner 4 prima sonda a inviare a terra immagini da un altro pianeta, Mariner 4 prima sonda a portare a bordo un sensore stellare (puntato alla stella Canopo) che forniva il riferimento necessario al viaggio, Mariner 4 prima sonda in grado di raggiungere con successo Marte, Mariner 4 raggiunse Marte il 15 luglio 1965, Mars Tv Camera, MEDIA INAF, memorizzate in un registratore a nastro, Missione di flyby su Marte, Osservatorio astronomico di Brera, Perseverance, più di dieci giorni per trasmettere a terra tutti i dati raccolti, prima passeggiata spaziale, Prime foto di Marte, Prime foto di un altro pianeta, razzo Atlas/Agena D, Rianalisi da parte dell'OAB, Roberto della Ceca, San Marco 2, Solo una decina di immagini furono di qualità adeguata, Strumenti per studiare raggi cosmici/polvere planetaria/vento solare/campi magnetici/flusso micrometeoriti, sviluppo tecnologico più performante dei pannelli solari, temperatura diurna di circa −100 oC, Tianwen-1, trasmesse a terra 2 volte, viaggio di quasi otto mesi
Dic 13 2020
Incontri violenti al confine della Via Lattea
- Archiviato sotto Aloni di materia oscura, Astrofisica galattica, Evoluzione galattica, Galassie satellite, Grande nube di Magellano, Storia della Via Lattea
Circa 700 milioni di anni fa, la Grande Nube di Magellano ha sfiorato il confine della Via Lattea, provocando violente perturbazioni sulla nostra galassia. Adesso si sta allontanando, ma il nostro disco di stelle, gas e polveri ne porta ancora il segno. Dallo studio del moto delle stelle, i ricercatori possono inferire le caratteristiche degli …
- 700 milioni di anni fa, Alone di materia oscura della LMC, Aloni di materia oscura, calcolo della velocità delle stelle più distanti della Via Lattea, Deformazione via lattea 700 M di anni fa, Detection of the Milky Way reflex motion due to the Large Magellanic Cloud infall, direzione da cui Lmc si è avvicinata verso la Via Lattea e quando ciò sia accaduto, distribuzione della materia oscura in MW e LMC, Ferdinando Magellano, grande contenuto di materia oscura, Grande nube di Magellano, Jorge Peñarrubia, l’enorme attrazione dell’alone di materia oscura di Lmc sta tirando e torcendo il disco della Via Lattea a 32 chilometri al secondo, la Lmc ha modificato il movimento della nostra galassia, la LMC si allontana dalla MW a v>370 Km/s, La Via Lattea non é in equilibrio, la Via Lattea non si sta muovendo verso la posizione attuale di Lmc ma verso un punto della sua traiettoria passata, LMC, LMC é passata a 160 Mly dalla via lattea 700 Myo, MEDIA INAF, Michael Petersen, Nature astronomy, Nuove tecniche di modellazione galattica, Perturbazioni nella Via lattea, quantità e la distribuzione della materia oscura, revisione dell’evoluzione della nostra galassia, School of Physics and Astronomy, Scontro Via lattea Grande nube di Magellano, Segni dello scontro MW-LMC, stelle fino a 300 Kly di distanza conservano la memoria della MW prima del passaggio della LMC, Università di Edimburgo
Dic 13 2020
Marte a Torino
- Archiviato sotto Astronautica, Esobiologia, Esplorazioni su Marte, Exo Mars, Marte, Operativi, Planetologia, Spacecraft, Vita su Marte
Utilizzando una replica del rover Rosalind Franklin, i tecnici della missione ExoMars stanno simulando, nei locali del Rover Operations Control Center di Torino, tutte le attività previste durante il viaggio verso Marte e nei primi giorni sul suolo del Pianeta rosso. Nelle scorse settimane sono state provate tutte le fasi in programma fino alla discesa …
- apertura dei pannelli solari di Rosalind, Arrivo ExoMars giugno 2023, ASI, Dallo 11 sol guida del rover sul Mars Terrain Simulator, decidere quale delle due rampe disponibili è più sicuro usare per la discesa, Discesa rosalind da Kazashock il 10 sol, Distacco del rover dall'alimentazione il 8 sol, ESA/ExoMars, Estrazione campioni a 2 m di profondità del suolo marziano, ExoMars 2022, fase crociera, Laboratorio su Rosalind per analisi campioni in situ, Lancio ExoMars a settembre 2022, lander Kazachok, Leonardo Spa, Luc Joudrier, Ma_MISS, MA_MISS: Spettrometro miniaturizzato nel trapano di Rosalind, Maria Cristina De Sanctis, Marte a Torino, Mast di rosalind innalzato il 3 sol, MEDIA INAF, Modello di test a terra utilizzato anche in fase operativa, modulo di discesa, modulo di trasporto, movimento di Rosalind su Marte, Obiettivo ExoMars: storia geologica del sito di atterraggio, Oceano passato su Oxia Planum, operazioni critiche di Rosalind prima della discesa da Kazashock, Oxia Planum, Piattaforma lander Kazachok ospitante Rosalind, prima raccolta di imagini di Rosalind, Prima trapanazione di Marte da parte di Rosalind, Prove a terra rover Rosalind, punto di osservazione ideale per una valutazione completa dei dintorni, Ricerca biomarcatori del passato remoto di Marte, Rosalind -> Kazashock -> Modulo di discesa -> Modulo di trasporto -> Orbiter -> Spacecraft -> Launcher, Rover Operations Control Center di Torino, rover Rosalind, Ruote attivate il 9 sol, Ruote del rover in posizione operativa il 4 sol, Simulazione ammartaggio, Simulazione missione ExoMars 2022, Sito ammartaggio ExoMars 2022: Oxia Planum, Thales Alenia Space, valutazione preliminare dei dintorni del sito di atterraggio, Vita su Marte, Vita su Oxia Planum
Dic 13 2020
Chang’e-5: un pezzo di Luna sulla Via della seta
- Archiviato sotto Astronautica, Chang'e-5, Esplorazioni lunari, Launcher, Luna, Lunga Marcia, Operativi, Planetologia, Spacecraft
Il lanciatore Lunga Marcia 5 è decollato alle 21:31 ora italiana di lunedì 23 novembre, con a bordo la sonda Chang’e-5. È il più recente e complesso passo del programma lunare cinese. Obiettivo della missione: prelevare e riportare a casa alcuni frammenti di roccia lunare, andando a riempire il vuoto lasciato dalle missioni Apollo Di …
- Agenzia spaziale cinese, Apollo, Campioni Chang'e 5 1.2 miliardi di etá, centro di Wenchang, Chang’e, Chang’e-3, Chang’e-4, Chang'e-5, Chinese Academy of Sciences National Astronomical Observatory of China, Cina sulla Luna, Cina terza potenza spaziale sulla Luna, CNSA, controllo del processo di risalita, datazione assoluta tramite campioni lunari portati a Terra, datazione relativa, datazioni delle superfici in tutto il sistema solare, deviazione dei flussi, dissipazione del calore, ESA di aiuto alla missione Cinese, esperimento botanico Chang'e-4, fasi di lancio e di rientro, Hainan, il lander svolgerà il suo compito in un singolo giorno lunare, L’orbiter riporterà i campioni a Terra in pochi giorni, lander si occuperà del campionamento, lunedì 23 novembre 21:31, Lunga Marcia 5, manovra di soft-landing Chang'e-3, MEDIA INAF, Missione Luna, Mons Rümker, Oceanus Procellarum, orbiter, più una superficie è costellata da crateri più è antica, prelevare alcuni frammenti di superficie lunare e riportarli a Terra, Prelievo e ritorno a Terra di roccia lunare, programma lunare cinese, quasi due chilogrammi di roccia lunare, Rover Yutu Chang’e-4, stazione Esa di Kourou, tra la partenza e il recupero dei campioni passerà infatti meno di un mese, tracciare la posizione e lo stato di salute della sonda alcune ore dopo il lancio e nella fase di rientro a metà dicembre, tre miliardi e mezzo di età, Yu Dengyun
Dic 12 2020
Sulle tracce di un “nuovo tipo” di elettroni
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Perché alcuni materiali emettono elettroni con un’energia molto specifica? Come quelli a 3.7 elettronvolt osservati fuoriuscire dalla grafite? Un team di fisici del Politecnico di Vienna ha ora trovato una risposta. Media Inaf ha intervistato una delle scienziate che hanno firmato il risultato, Alessandra Bellissimo Escono dagli atomi di carbonio della grafite tutti con lo …
- 2 livelli ibridi: uno a alta densità di stati ma mobiltà zero, Alessandra Bellissimo, Auger, Canale di emissione preferenziale 3.7eV, caratteristiche elettroniche ottiche e termiche diverse lungo la superficie e lungo l’asse cristallino perpendicolare alla superficie, Dipartimento di matematica e fisica dell’Università di Roma Tre, effetto 3.7 eV: rottura della simmetria cristallina della grafite con superamento della BDP bassa dovuta alla riflessione fra gli strati, effetto tunnel: elettrone riesce a superare una barriera di potenziale molto alta, elettrone riesce a superare una barriera di potenziale molto alta, elettroni a 3.7 eV, elettroni dalla grafite, elettroni tutti con la stessa energia, emissione di elettroni da solidi può essere anche provocata dall’impatto di fotoni, ETHZ, Florian Libisch, fotoelettroni, fotoni UV su grafite provocherebbero in natura effetto 3.7 eV, Giovanni Stefani, il nuovo livello energetico (ibrido) ha sia il nuovo livello energetico (ibrido) ha sia alta densità che alta trasmissione, Istituto di fisica applicata del Politecnico di Vienna, La collisione di un elettrone entrante nel solido dà luogo a una risposta collettiva degli elettroni all’interno della superficie, La grafite è un cristallo 3D con strati 2D di fogli di grafene, layered material, Livello ibrido che crea il canale di emissione a 3.7 eV, Lukas Linhart, meccanismo di emissione di elettroni nei VdW materials, MEDIA INAF, movimento oscillatorio di elettroni e buche che danno luogo a un’onda di densità di cariche che si propagano nella superficie, multi-layered o sandwich materials, Nella grafite le onde plsmoniche provocano una rottura della simmetria del cristallo bidimensionale dando luogo a un livello energetico ibrido, nitruro di boro (BN), nuovo tipo di elettroni, onda stazionaria come il salto alla corda, Philipp Ziegler, Physical Review Letters, plasmone, Politecnico di Vienna, Politecnico di Zurigo, PRL, processi che coinvolgono sempre degli specifici livelli energetici occupati, programma Marie-Sklodowska-Curie Action, Secondary Electron Emission by Plasmon-Induced Symmetry Breaking in Highly Oriented Pyrolytic Graphite, Simdalee2, stato finale che ne determina l’energia e non lo stato iniziale, Technische Universität di Vienna, Tu Wien, Un livello a mobilità 0 ncrocia una banda di elettroni con alta dispersione favorendone il trasporto e la loro trasmissione, Van Der Waals materials, Vytautas Astašauskas, Wolfgang S. M. Werner, Wolfgang Werner