Un nuovo setup sperimentale messo in piedi presso i laboratori della Sorbona ha consentito una stima della costante di struttura fine – una delle costanti fondamentali e più misteriose della fisica – senza precedenti. La nuova misura, precisa fino a 81 parti per mille miliardi, sarebbe in accordo con le previsioni teoriche del modello standard …
Osservatorio Astrofisico di Torino – Visita notturna del 6/3/2025 ore 21:15
Osservazioni astronomiche in cupola con telescopi professionali. Osservatorio Astrofisico di Torino – Visita notturna Sei pronto per un’avventura spaziale unica? Partecipa alla visita notturna dell’Osservatorio Astrofisico di Torino! Ti aspetta una serata indimenticabile sotto le …
Osservatorio Astrofisico di Torino – Visita notturna del 6/3/2025 ore 20:00
Osservazioni astronomiche in cupola con telescopi professionali. Osservatorio Astrofisico di Torino – Visita notturna Sei pronto per un’avventura spaziale unica? Partecipa alla visita notturna dell’Osservatorio Astrofisico di Torino! Ti aspetta una serata indimenticabile sotto le …
L’asteroide 2024 YR4 non fa più paura
Le ultime osservazioni di 2024 YR4 – tra le quali quelle compiute con il Very Large Telescope dell’ESO, dal Cile, oggi minacciato dal progetto di costruzione di un grande impianto industriale e dal conseguente inquinamento …
Nuovi scenari per deviare gli asteroidi
Due articoli pubblicati la scorsa settimana su Nature Communications, guidati rispettivamente dal Politecnico di Milano e dal Georgia Institute of Technology, partendo dall’analisi del risultato della missione di difesa planetaria Dart suggeriscono che, per deviare …
La forza delle maree su Titano
Due scienziati hanno calcolato che, alla velocità con cui l’orbita di Titano sta cambiando, il satellite avrebbe dovuto raggiungere un’orbita circolare entro circa 350 milioni di anni. Il fatto che Titano possieda ancora un’orbita eccentrica …
Gen 07 2021
Alpha precisa come non mai: 11 cifre significative
- Archiviato sotto Altro..., Divulgazione, Fisica delle particelle, Fisica quantistica
- 1/137, 1/137.035999206, 11 cifre significative, 137, 2.5 volte maggiore delle migliori stime precedenti, 81 parti per mille miliardi, accelerare gli atomi fino a raggiungere una velocità di 6 m/s (oltre 21 km/h) in appena 6 millisecondi, Alpha, buon accordo fra la teoria e le misurazioni, calcolo del raggio delle orbite degli elettroni, calcolo della separazione dei livelli della struttura fine – la suddivisione di tutte le righe spettrali di un atomo, catena di relazioni sperimentali e teoriche – note o misurate – fra particelle elementari e atomi, conferma della bontà dei modelli teorici, costante di accoppiamento dell’interazione elettromagnetica, costante di Sommerfield, Costante di struttura fine, Determination of the fine-structure constant with an accuracy of 81 parts per trillion, determinazione della dimensione degli atomi, determinazione massa dell'elettrone, disparità fra materia e antimateria, e^2/hc, evidenze sperimentali inspiegate dal modello standard, forza dell’interazione elettromagnetica fra la luce e le particelle elementari cariche, in accordo con le predizioni teoriche basate sull’anomalia del momento magnetico dell’elettrone, in disaccordo con misurazioni precedenti della costante stessa, intensità della interazione elettromagnetica relarivamente alla carica elementare, irradiazione laser a 0K di un atomo di Rubidio, Laboratoire Kastler Brossel, laboratori della Sorbona, Léo Morel, LKB, MEDIA INAF, misura della deviazione relativistica delle linee spettrali del modello atomico di Bohr, misura di tipo interferometrico, misura sperimentale della massa del rubidio, misurare con estrema precisione – e riducendo al massimo le perturbazioni o gli errori sistematici – l’energia cinetica del rinculo dell’atomo di rubidio, misure spettroscopiche precisissime dell’energia di legame dell’atomo di idrogeno, natura di particella elementare dell’elettrone, natura stessa degli elettroni o della materia ed energia oscura, Nature, numero scritto dalla mano di Dio, onde di materia, Pierre Cladé, previsioni teoriche del modello standard, punto di partenza fondamentale per l’indagine sull’esistenza della materia oscura, Richard Feynman, rinculo dell’atomo causato dalla radiazione, Saïda Guellati-Khélifa, senza dover passare attraverso l’ideazione di una nuova fisica, Università Sorbona di Parigi, veridicità del modello standard, Wolfgang Pauli, Zhibin Yao, αe
Gen 07 2021
Ecco la foto più profonda di due sorelle galattiche
- Archiviato sotto Astrofisica extragalattica, Astrofisica galattica, Evoluzione galattica, Galassie nane, Galassie satellite, Grande nube di Magellano, Piccola nube di Magellano, Scontri fra galassie
Smash – la Survey of the Magellanic Stellar History – ci regala un nuovo grande ritratto delle Nubi di Magellano. I suoi dati sono davvero unici per studiare la storia della formazione stellare e hanno permesso ai ricercatori di capire che le due galassie, nel loro recente passato, si sono scontrate e come questo scontro …
- 50 notti di osservazioni dedicate, area 2400 volte maggiore della Luna piena, area di cielo molto vasta, Astro Data Lab, cielo australe, citizen science, Community Science and Data Center, comprensione delle stelle che compongono le Nubi di Magellano, CSDC, CTIO, Ctio / Noirlab / Nsf / Aura / Smash / D. Nidever, Dark Energy CAMera, David Nidever, DECam, Formazione delle nubi di Magellano, formazione e l’evoluzione delle piccole galassie, Galassie nane, Galassie nane satelliti, Galassie nane vicine, Galassie satelliti, Grande nube di Magellano, intensa formazione stellare nelle nubi di Magellano, Knut Olsen, le due galassie si sono scontrate tra loro nel recente passato, Le nubi di magellano stnno ancora formando stelle, MEDIA INAF, Montana State University, National Science Foundation, Noirlab, NSF, Nubi di Magellano, Osservatorio Cerro Tololo, Piccola nube di Magellano, regioni centrali e più complesse delle Nubi di Magellano, Scontri fra galassie, Scontro fra le nubi di magellano, seconda data release, set di dati astronomici più profondo ed esteso delle Nubi di Magellano, SMASH, stelle visibili nelle nubi di magellano, storia della formazione stellare, Survey of the MAgellanic Stellar History, Telescopio Víctor Blanco, vista grandangolare senza precedenti della Grande Nube di Magellano, vortici di stelle gas e polvere nelle nubi di Magellano
Gen 02 2021
Arecibo addio. È crollata la piattaforma sospesa
- Archiviato sotto Arecibo, Radioastronomia
L’enorme radiotelescopio da 305 metri dell’Osservatorio di Arecibo, nell’isola di Portorico, è collassato. La piattaforma del ricevitore – peso 900 tonnellate, sospesa tramite cavi collegati a tre torri – è caduta lunedì primo dicembre, attorno alle 12:55 ora italiana, sul piatto dell’antenna, fa sapere la National Science Foundation, per fortuna senza provocare feriti. Il suo …
- ’osservatorio costa 12 milioni di dollari all’anno, 1 Dicembre 2020 fine di Arecibo, 22mila anni luce di distanza, 900 tonnellate di peso del sub-riflettore, Arecibo, asteroidi potenzialmente pericolosi per la Terra, Battlefield 4, Carl Sagan, comunicazione con ipotetici extraterrestri, Crollo della piattaforma del ricevitore di Arecibo, Crollo di Arecibo, Esopianeti, fast radio bursts, film Contact di Robert Zemeckis, Golden Eye, Ha osservato oggetti astronomici dietro l’angolo di casa, icona della cultura di massa, il più grande radiotelescopio single-dish del mondo, Inaugurazione 1 novembre del 1963, MEDIA INAF, messaggio di Arecibo, Messier 13, National Science Foundation, Nebulose, Nel 2016 il governo statunitense aveva annunciato l’intenzione di chiudere l’osservatorio di Arecibo per mancanza di fondi, Oservazione del periodo di rotazione di Mercurio, partecipazione dell’antenna al progetto Seti per la ricerca di vita intelligente extraterrestre, Pianeti, premio Nobel per la fisica nel 1993, primo sistema binario composto da una stella pulsar e una di stella di neutroni, progetto Seti, Puerto Rico, pulsar, Radioastronomia, Radiotelescopio cinese Fast, Radiotelescopio di 305 m, Radiotelescopio di 500 m, Radiotelescopio di Arecibo, rottura a metà agosto di uno dei cavi ausiliari di Arecibo, Smantellamento di Arecibo, smantellamento programmato del telescopio, Telescopio di Arecibo
Gen 02 2021
Così erano le stelle dalle quali discendiamo
- Archiviato sotto Asteroidi, Corpi minori del Sistema solare, Evoluzione planetaria, Evoluzione stellare, Fisica stellare, Giganti rosse, Nane gialle, Nebulose, NEO e meteoriti, Planetologia, Polvere interplanetaria, Polvere interstellare
Un team di astrofisici guidato da Sergio Cristallo dell’Inaf d’Abruzzo è riuscito – combinando tre tipi diversi di modelli teorici – a determinare la distribuzione in massa e il contenuto di metalli (la cosiddetta “metallicità”) delle stelle che hanno “inquinato” il materiale del Sistema solare al momento della sua formazione Le stelle sono reattori nucleari …
- A. Nanni, ablazione laser, Astronomy & Astrophysics, carburo di silicio extrasolare, Cattura di polvere interstellare da parte dei planetesimi, combinazione di 3 diversi modelli teorici di contaminazione del sistema solare primordiale, contaminazione del sistema solare primordiale, contaminazione della nube protosolare, D. Gobrecht, D. Vescovi, difficoltà nell’identificazione delle caratteristiche fisiche e chimiche delle stelle che hanno prodotto i grani, distribuzione delle grandezze dei grani di carburo di silicio, Distribuzione di massa di stelle presolari, elementi pesanti formatisi in stelle evolute prime della formazione del nostro Sole, Formazione della nube protosolare, formazione di granelli di polvere da molecole complesse, formazioni di molecole in strati più esterni delle gignti rosse, G. Cescutti, giganti rosse, grani presolari, grani presolari portano dunque con sé i tratti distintivi della nucleosintesi e dei fenomeni di mescolamento avvenuti nella stella “progenitrice”, grano di carburo di silicio di 6.2 miliardi di anni, Heck et al. Pnas, I. Minchev, isolamento grani di materiale extrasolare, L. Piersanti, Mass and metallicity distribution of parent AGB stars of presolar SiC, MEDIA INAF, Metallicità di stelle presolari, meteorite di Murchison, migrazione di grani di polvere nelle nubi protostellari, migrazione stellare, modello chemo-dinamico di evoluzione chimica della galassia, N. Liu, Nube protosolare, Nube protostellare, OATe, presenza di neutroni liberi, processi di cattura neutronica, processo r, Processo s, Ramo asintotico delle giganti, rimozione del materiale solare dal meteorite, S. Cristallo, Sergio Cristallo, SiC, Sintesi di elementi transferrici, Stelle AGB, stelle Agb con massa circa doppia rispetto alla massa del Sole e metallicità pari a quella solare, stelle che hanno inquinato il materiale del Sistema solare, stelle più ricche di metalli si spostino verso la periferia della Via Lattea, Stelle presolari, strati esterni di una gignte rossa, un modello di evoluzione stellare, un modello di formazione delle polveri, Viaggio degli atomi di alcuni elementi pesanti
Dic 23 2020
Trovati due relitti galattici rarissimi
- Archiviato sotto Astrofisica extragalattica, Astrofisica galattica, Cosmologia, Evoluzione galattica, Galassie primordiali, Origine delle Galassie, Scontri fra galassie
Si tratta di galassie molto compatte che trascorrono la loro esistenza in solitaria, come dei relitti. Di galassie “relic” ne sono note finora solo altre tre. I dati survey Kids, in via di pubblicazione su Astronomy & Astrophysics, sono stati raccolti con i telescopi Vst e Vlt dell’Eso in Cile e consentiranno di far luce …
- 3 galassie relitte finora scoperte, 5 galassie finora confermate come relic, 52 candidate relic, Arnaboldi M., Astronomy & Astrophysics, blue nugget, C.Spiniello/C. Tortora/G. D’Ago, Chiara Spiniello, Coccato L., Crescenzo Tortora, D’Ago G., dati per altre 20 galassie, epoca compatibile con quella delle red nugget, ESO, ESO VLT, evoluzione delle galassie di grande massa, Ferré-Mateu A., Formazione delle galassie supermassicce, formazione di galassie supermassicce dalla fusione di red nugget, formazione stellare che si è interrotta poco dopo la loro nascita, funzione di massa iniziale, galassie estremamente rare nell’universo locale, galassie molto compatte, galassie non solo massive e piccole ma anche molto vecchie e con una formazione stellare avvenuta molto velocemente e interrottasi molto presto, Galassie primordiali di piccole dimensioni, galassie relic, Galassie relitte, galassie vagabonde, Gallazzi A., Giuseppe D’Ago, Hunt L., INSPIRE, Inspire: INvestigating Stellar Population In RElics – I. Survey presentation and pilot study, INvestigate Stellar Population In Relics, Kids J0224+3143, Kids J0847+0112, Kids@Vst, KIlo Degree Survey (Kids), La Barbera F., MEDIA INAF, Moehler S., Napolitano N. R., OAC, pochi miliardi di anni dalla nascita dell’universo, Pontificia Universidad Católica de Chile, progetto Inspire, Radovich M., red nugget, Red nugget mai fuse con altre galassie, red nugget relitte, red nugget solitarie, relic galaxies, relitti galattici, riconsiderazione dei modelli di formazione ed evoluzione delle strutture nell’universo, Scognamiglio D., Scoperte due galassie relitte, simulazioni cosmologiche, Spavone M., Spiniello C., storia di formazione stellare, survey Kids, TNG, Tortora C., un centinaio sono state sottoposte a osservazioni spettroscopiche preliminari, un migliaio di candidate a distanze di 2-3 miliardi di anni luce, Università di Oxford, VST, X-Shooter, X-Shooter analizza spettri da IR a UV, Zibetti S
Dic 21 2020
L’atlante cosmico di Askap
- Archiviato sotto Astrometria, Astrometria a grandi distanze, Cataloghi astronomici, Murchinson, Radioastronomia
Tre milioni di galassie in trecento ore. Il precursore australiano di Ska ha completato la sua prima survey dell’intero cielo meridionale con velocità e dettagli record, creando un nuovo atlante dell’universo. Il supercomputer Galaxy del Pawsey Supercomputing Centre ha convertito i dati in immagini radio 2D da 70 miliardi di pixel Una foto panoramica del …
- 13.5 exabyte di dati raw, 70 Gpx, 83 per cento dell’intero cielo, A. P. Chippendale, A. Tzioumis, A. W. Hotan, Adam Stewart, Alan Ng, Alec J. M. Thomson, analisi statistiche su grandi popolazioni di galassie, Andrew O’Brien, Antony E. T. Schinckel, Askap, atlante cosmico di Askap, Australia, Australian Square Kilometre Array Pathfinder, Bärbel S. Koribalski, C. A. Jackson, C. Anderson, C. L. Hale, Cataloghi stellari, censimento dell’universo, Chenoa Tremblay, Chris Phillips, combinare solo 903 immagini per formare la mappa completa, CSIRO, D. McConnell, Daniel N. Roxby, David McConnell, Douglas B. Hayman, Douglas C.-J. Bock, E. Lenc, Elaine M. Sadler, F. R. Cooray, flussi enormi di dati, George Heald, Grande campo di vista di ASKAP, Ian Heywood, immagini e i cataloghi della survey saranno resi disponibili al pubblico, J. D. Bunton, J. D. Collier, J. K. Banfield, James K. Leung, James R. Allison, John E. Reynolds, Joshua Pritchard, Karen Lee-Waddell, Keith W. Bannister, Larry Marshall, lCommonwealth Scientific and Industrial Research Organisation, Le 903 immagini e le informazioni di supporto ammontano a 26 terabyte di dati, Lewis Ball, M. A. Voronkov, M. Whiting, mappa Racs, Martin Bell, Matt Shields, MEDIA INAF, Murchison Radio-astronomy Observatory, N. Gupta, N. M. McClure-Griffiths, nel giro di sole 300 ore ha permesso di immortalare ben tre milioni di galassie, nuovo atlante dell’Universo, Osservatorio di radioastronomia Murchison di Csiro, P. G. Edwards, P. J. Diamond, Pawsey Supercomputing Centre, phased array feed, portale di accesso ai dati di Csiro, prima survey dell’intero cielo meridionale, Publications of the Astronomical Society of Australia, Racs, RACS map, Rapid Askap Continuum Survey, Ray P. Norris, Russ Bolton, S. W. Amy, Ska, supercomputer Galaxy, T. J. Cornwell, Tara Murphy, The Rapid ASKAP Continuum Survey I: Design and first results, Tobias Westmeier, un milione di galassie mai viste prima, Vanessa A. Moss, Wasim Raja
Dic 18 2020
Il quasar che sopravvive al banchetto del buco nero
- Archiviato sotto Astrofisica extragalattica, Astrofisica galattica, Astronautica, Buchi neri supermassicci, Evoluzione galattica, Evoluzione stellare, Fisica stellare, Galassie attive, Quasars, SOFIA, Telescopi spaziali
Da un Boeing 747, Sofia della Nasa ha studiato un quasar freddo a 5.25 miliardi di anni luce di distanza, nel quale la nascita delle stelle sembra coesistere con il vorace banchetto del buco nero centrale. Si tratta della prima volta che i ricercatori esaminano in dettaglio un quasar freddo, misurando la crescita del buco …
- ’Università di Miami, 5.25 Gal, Alessandro Peca, Allison Kirkpatrick, Astrophysical Journal, breve finestra in cui coesistono sia il buco nero che la crescita delle stelle, buchi neri che divorano la galassia ospitante, Buco nero supermassiccio, C. Megan Urry, c’è un periodo relativamente breve in cui la nascita delle stelle nella galassia può coesistere con il banchetto del buco nero, Centro aerospaziale tedesco, concentrazione di gas freddo, Cq4479, Cq4479 fa nascere 100 stelle solari l'anno, Crescita del buco nero, DIR, Dying of the Light: An X-Ray Fading Cold Quasar at z ~ 0.40, Eilat Glikman, emissione della materia che cade nel buco nero centrale, Emissione di radiazione X rivela una forte attività di AGN, Evoluzione galattica, fase iniziale della morte di una galassia, fase peculiare di un quasar freddo, forte emissione stellare e una grande riserva di gas pronta a formare nuove stelle, Hawc+/SOFIA, High-resolution Airborne Wideband Camera-Plus, Hugo Messias, i quasar si formano quando un buco nero particolarmente attivo consuma enormi quantità di materiale dalla galassia circostante, Il feedback dell'AGN agisce sulla formzione stellare, il materiale in caduta nel buco nero si riscalda ed emette luce, Jason Brewster, Jonathan R. Trump, Kevin C. Cooke, Kevin Cooke, l’energia rilasciata riscaldi o espella il gas freddo necessario per creare stelle inibendone la nascita e dando un colpo letale alla crescita di una galassia, l’intensa energia del quasar non è riuscita a devastare tutto il gas freddo, l’universo oggi è dominato da galassie che non formano più stelle, la crescita dei buchi neri attivi non inibisce istantaneamente la nascita delle stelle, La sopravvivenza continuerà finchè il buco nero e la galassia triplicheranno in massa, MEDIA INAF, Michael Estrada, NASA, Nico Cappelluti, origine dei quasar, Quasar, Quasar che trattiene gas freddo, Quasar freddo, Quasar sopravvissuti al buco nero, rilevazione luce infrarossa irradiata dalla polvere riscaldata dal buco mero, Sofia, Stephanie LaMassa, stima quantità di formazione stellare negli ultimi 100 Ma, Stratospheric Observatory for Infrared Astronomy, studio sulla nascita delle stelle in Cq4479 senza essere sopraffatto dall’intensa luminosità del quasar, T. K. Daisy Leung, tasso di natalità delle stelle, tasso di natalità delle stelle in un quasar freddo, teorie dell'evoluzione delle gslassie, Tonima Tasnim Ananna, Tracey Jane Turner, Università del Kansas
Dic 18 2020
No Lup, la stella che sbuffa al passaggio di comete
- Archiviato sotto ALMA, Dischi protoplanetari, Evoluzione planetaria, Evoluzione stellare, Fisica stellare, Nane rosse, Pianeti extrasolari, Planetologia, Polvere interplanetaria, Protostelle, Radioastronomia
Nella costellazione del Lupo, a oltre 400 anni luce di distanza, la stella di classe III No Lup – con una massa di circa 0.7 volte la massa del Sole – è stata vista sbuffare gas di monossido di carbonio ad alta velocità. Sebbene non sia ancora chiaro il meccanismo che espelle il gas così …
- 400 al, abitante in regioni di formazione stellare, ALMA, assenza di polveri calde, Atacama Large Millimetre/submillimetre Array, C. F. Manara, cintura di Kuiper, CO componente delle atmosfere dei pianeti giganti., CO contenuto in dischi protoplanetari, Costellazione del Lupo, dischi di detriti, Dischi protoplanetari, disco di “seconda generazione”, disco di polveri debole e di piccola massa, dispersione del disco protoplanetario in 100 Ka, evoluzione del processo di sublimazione sulla superficie della cometa, Fascia di Kuiper, fase di evoluzione del sistema planetario della quale siamo per la prima volta testimoni, G. M. Kennedy, G. Rosotti, gas e polveri primordiali, Grant Kennedy, i corpi di recente formazione incorrano in continue reciproche collisioni, il disco protoplanetario della stella si è recentemente disperso o è in fase di dispersione, il gas doveva muoversi più velocemente, il gas può anche essere prodotto durante collisioni tra asteroidi, J. B. Lovell, J. P. Williams, Joshua Lovell, L. Matrà, L. Testi, Lo stesso evento che ha vaporizzato le comete nel Sistema solare miliardi di anni fa, M. Ansdell, M. C. Wyatt, M. Kama, M. Tazzari, Mark Wyatt, MEDIA INAF, MNRAS, Monossido di carbonio, Monthly Notices of the Royal Astronomical Society: Letters, Nana rossa, No Lup, No Lup troppo evoluta per avere ancora CO nel disco, osservato per la prima volta a oltre 400 anni luce di distanza, Perdita di CO dovuta al passaggio di comete, pianeti comete e corpi minori in formazione, polveri o gas freddi e deboli, polveri o gas secondari, quali processi fisici plasmano i sistemi planetari poco dopo la loro nascita, Rapid CO gas dispersal from NO Lup’s class III circumstellar disc, S. Marino, Stella che sbuffa CO, stella di classe III, Stella di classe M, Stella giovane, studio sul sistema di No Lup, sublimazione sulla superficie delle comete, Ultima Thule, unica stella di III classe in cui è stato rilevato gas monossido di carbonio, università di Cambridge, università di Warwick
Dic 18 2020
Bagliori dal passato: storia di Ck Vul va riscritta
- Archiviato sotto Fisica stellare, Supernove Nove e Ipernove
Utilizzando lo strumento Gnirs di Gemini North, un team di astronomi ha scoperto che l’evento Ck Vulpeculae, osservato per la prima volta nel 1670 e classificato come una nova, di quanto si pensasse in precedenza. Ciò implica che l’esplosione fu molto più energetica di quanto stimato, collocandola in una classe di oggetti troppo luminosi per …
- 10 Kal, all’origine della sua luminosità potrebbe esserci un gas espulso a velocità molto più elevate, Anthelme Voituret, brillante quasi quanto la Stella polare, circa cinque volte più lontano di quanto si pensasse in precedenza, CK vul, Ck vul osservato per la prima volta nel 1670, CK Vulpeculae, Ck Vulpeculae si trova a circa diecimila anni luce di distanza, costellazione della Volpetta, Dipankar Banerjee, è circa cinque volte più distante, evento astronomico derivante dall’interazione fra una nana bianca e una gigante rossa, Evento più violento di una Nova, Fusione tra una nana bruna e una nana bianca, gas viaggia a 7M km/h, Gemini Near-Infrared Spectrograph, Gemini North, Gemini North a Maunakea HW USA, Gemini Observatory, giugno del 1670, Gnirs, Keele University UK, l’esplosione fu molto più energetica di quanto stimato, la causa – o le cause – delle esplosioni di questa classe intermedia di oggetti rimangono sconosciute, la nebulosa si sta espandendo molto più rapidamente di quanto suggerivano le osservazioni precedenti, MEDIA INAF, metà strada tra una nova e una supernova, misurazioni Gnirs ottenute ai bordi esterni della nebulosa, nel 2015 era stato suggerito che l’apparizione di Ck Vulpeculae nel 1670 fosse il risultato della collisione catastrofica di due stelle normali, Nova, Nye Evans, oggetti troppo luminosi per essere delle nove ma troppo deboli per essere delle supernove, Physical Research Laboratory Ahmedabad in India, primo esempio documentato di una nova, resti di eventi simili – nella Via Lattea o in altre galassie – che si siano verificati in passato, rilasciando circa venticinque volte più energia di quanto pecedentemente stimato., storia di Ck Vul va riscritta, Tom Geballe, tracce di Al-26 in Ck Vul: una delle 2 stelle era una supergigante rossa
Dic 18 2020
Svelato il mistero della materia oscura mancante
- Archiviato sotto Aloni di materia oscura, Astrofisica extragalattica, Astrofisica galattica, Cosmologia, Galassie a spirale, Galassie ellittiche, Materia oscura, Scontri fra galassie
Nuovi dati del telescopio spaziale Hubble della Nasa/Esa hanno fornito le prove di una distruzione mareale nella galassia Ngc 1052-Df4. Studiando la distribuzione della luce e degli ammassi globulari della galassia, gli astronomi hanno concluso che la forza di gravità esercitata dalla galassia vicina Ngc 1035 ha strappato via la materia oscura da Ngc 1052-Df4. …
- ’Instituto de Astrofísica de Canarias, 45 Mal, a materia oscura è un costituente fondamentale negli attuali modelli di formazione ed evoluzione delle galassie, code mareali formate da materiale che si allontana da Ngc 1052-Df4, distribuzione della luce e degli ammassi globulari della galassia NGC 1052, distribuzione spaziale degli ammassi in Ngc 1052-Df4, Distruzione mareale, distruzione mareale nella galassia Ngc 1052-Df4, effetti di tidal disruption, forza di gravità esercitata dalla galassia vicina Ngc 1035, galassia con una componente di materia oscura molto bassa, galassia trasparente, gli ammassi globulari si formino negli episodi di intensa formazione stellare che modellano le galassie, Gran Telescopio Canarias, HST, Iac80, Ignacio Trujillo, imaging ottico profondo, L’allineamento di questi ammassi suggerisce che siano stati strappati dalla galassia ospite, la componente stellare esterna sta iniziando ad andarsene, la materia oscura è stata rimossa dalla galassia precedentemente, la prima a essere strappata via è stata proprio la materia oscura, M. Montes et al., Materia oscura mancante, MEDIA INAF, Mireia Montes, Ngc 1035, NGC 1052, Ngc 1052-Df2, Ngc 1052-Df4, Ngc 1052-DF4 verrà cannibalizzata dal grande sistema attorno a Ngc 1035, Osservatorio del Teide, popolazione di ammassi globulari della galassia NGC 1052-DF4, proprietà fisiche attraverso la fotometria, Questa scoperta concilia le attuali conoscenze su come si formano ed evolvono le galassie con il modello cosmologico più favorevole, Raúl Infante-Sainz, regione attorno alla galassia Ngc 1052-Df4, solo il 7 per cento circa della massa stellare della galassia è ospitato in queste code, Università del New South Wales
Dic 18 2020
Verso la Luna con Chang’e 5
- Archiviato sotto Astronautica, Chang'e-5, Esplorazioni lunari, Luna, Operativi, Planetologia, Spacecraft
La sonda cinese Chang’e 5, lanciata il 23 novembre scorso, è regolarmente in rotta verso la Luna. La missione ha come scopo principale il prelievo e il ritorno verso la Terra di 2 kg di rocce lunari. Il booster della sonda invece sta ricadendo verso il nostro pianeta e si disintegrerà nel cielo del Pacifico …
- 2 kg di campioni alla profondità di circa 2 metri, 23 novembre 2020 20:30 UTC, Agenzia spaziale cinese, Alberto Buzzoni, Allunaggio Chang'e 5, Basalti lunari, caduta di detriti al suolo (o in mare), caratteristiche del moto al momento del rientro in atmosfera, Chang’e 3 nel 2013, Chang’e 5 in rotta verso la Luna, Chang’e 5 lanciata il 23 novembre 2020, Chang'e-5, circa 400mila km dalla Terra, CNSA, Dea cinese della Luna, Dopo 44 anni quindi si riporterà a casa un pezzetto del nostro satellite naturale, durata e la traiettoria della caduta, effetto della pressione dovuta all’illuminazione solare, estremità occidentale dell’Oceano delle Tempeste, età stimabile in circa 1.2 miliardi di anni., Giovanna Stirpe, i cinesi privilegiano generalmente traiettorie molto dirette, i cinesi privilegiano traiettorie dispendiose dal punto di vista della potenza dei motori dei lanciatori, Il recupero dei campioni al suolo è prevista per il 16-17 dicembre in Mongolia, in grado quindi di raggiungere la Luna velocemente, Lander Chang'e 5, Luna 17, Luna 24, Lunokold, modulo di ascesa, modulo di risalita che tornerà in orbita lunare, Mons Rümker, Oceanus Procellarum, Osservatorio di Astrofisica e Scienza dello Spazio di Bologna, prelievo e il ritorno verso la Terra di 2 kg di rocce lunari., prima missione cinese avente come obiettivo il ritorno di almeno 2 kg di rocce, prima missione di ritorno di campioni lunari dall’epoca della sonda sovietica Luna 24 lanciata il 20 agosto 1976, progetto di sorveglianza spaziale, proprietà riflettenti dell’astronave e del missile, razzo per il ritorno a terra dei campioni, regione nord-occidentale della Luna, Ricaduta del booster della sonda sulla Terra il 30 novembre 2020, Rocce raccolte dalle missioni Apollo con età compresa fra 3.1 e 4.4 miliardi di anni, secondo stadio del vettore Lunga Marcia 5, stima delle loro caratteristiche fisiche, strutture vulcaniche cupoliformi, telescopio “Cassini” di Loiano, Ultimo modulo di Lunga Marcia 5 distaccatosi a 289mila km dalla Terra, ultimo stadio del missile in orbita solare
Dic 17 2020
Lampi di platino sulla costante di Hubble
- Archiviato sotto Astrofisica extragalattica, Astrofisica multimessagero, Astrometria, Astrometria a grandi distanze, Astronautica, Candele standard, Cosmologia, Costante di Hubble, Galassie attive, Galassie primordiali, GRB gravitazionali, GRB primordiali, Kilonova, SWIFT, Telescopi spaziali
Uno studio pubblicato su ApJ analizza alcune proprietà fondamentali di un nuovo campione di gamma ray burst (Grb) – il cosiddetto “Platinum sample” – e include per la prima volta alcuni casi di Grb associati alle kilonove. Secondo i risultati, questi esemplari speciali di Grb si collocano sul cosiddetto “piano fondamentale” con una dispersione molto inferiore …
- 1) durata della fase di plateau nei raggi X, 2) luminosità nella fase prompt, 3) luminosità di picco nella fase prompt, 60 per cento di tutti i Grb con redshift noto presenta il plateau, Aleksander Lenart, ApJ, Applicazione del metodo del PF come candela standard, Assenza di flares nel GRB, Assenza di lacune di dati nel plateau, astrofisica relativistica, calcolo della costante di Hubble tramite le onde gravitazionali, cambiare contemporaneamente i parametri che definiscono il piano – cioè i coefficienti legati al tempo di durata del plateau e alla luminosità di picco – e i parametri cosmologici, Candele standard, Ciò che si misura direttamente è la durata del plateau, correlazione più precisa e meno dispersa che abbiamo trovato grazie al platinum sample e alle kilonove, Costante di Hubble, curve di luce caratterizzate da una lunga fase di plateau senza improvvisi aumenti di luminosità, dispersione del golden sample valeva 0.32, dispersione molto inferiore rispetto agli studi precedenti, effetto di selezione dovuto al fatto che le kilonove sono osservate a redshift più basso rispetto agli altri Grb, Gamma ray burst, Giuseppe Sarracino, golden sample GRB, GRB, Grb associati a kilonove e supernove, Grb associati alle kilonove, GRB come candele standard, Grb come estimatori di redshift, GRB da Kilonove, GRB lunghi, Grb misuratori di distanze lontane, GRB ultra lunghi, i GRB kilonova possono da soli essere usati come candele standard per la loro bassa dispersione, i kGRB sono sGRB, i kGRB sono tutti sotto il piano fondamentale dei kGRB, IL GRB kilonova più lontano si trova a 11 Gal, Il Planinum sample più lontano si trova a 12.6 Gal, in futuro sarà possibile associare un GRB con una kilonova guardando il suo posizionamento rispetto alllo FP, Interdisciplinary Theoretical & Mathematical Science Program a Riken, Kilonove, l’energia all’interno del plateau è costante ed è direttamente proporzionale alla luminosità emessa durante il picco della fase di prompt, la luminosità di picco del prompt è direttamente proporzionale alla luminosità alla fine della fase piatta, la luminosità di picco del prompt è inversamente proporzionale alla sua durata, Lampi di platino, legame fra i parametri fisici che determinano il piano fondamentale, Maria Giovanna Dainotti, MEDIA INAF, nel platinum sample vale 0.22, Nissim Fraija, Nissim Fraja, nuovo sottocampione di Grb, onde gravitazionali come “sirene standard”, Onde gravitazionali emesse da Kilonove, parametri cosmologici, piano fondamentale, piano fondamentale come mezzo per discriminare varie categorie di Grb, piano fondamentale dei Grb, Platinum sample, platinum sample GRB, platinum sample ha una dispersione nel piano fondamentale il 31 per cento inferiore rispetto a quella del precedente golden sample, platinum sample sottocampione del golden sample composto da 222 GRB, relazione a tre parametri sulla quale si posizionano Grb di diversa natura, Salvatore Capozziello, Science space istitute Bouder CO, Shigehiro Nagataki, Shigeiro Nagataki, stima dei parametri cosmologici, stima dell’espansione dell’universo, stima della costante di Hubble, Stima della distanza dei GRB, Stima fotometrica e/o spettroscopica, strumenti cosmologici per stimare l’espansione dell’universo, Swift, SWIFT/X, tecnica del machine learning, tecnica del machine learning per aumentare il numero di parametri e osservabili associati ai Grb, The Astrophysical Journal, The X-ray fundamental plane of the Platinum Sample the Kilonovae and the SNe Ib/c associated with GRBs, tutti gli eventi di Grb associati a kilonove si posizionano al di sotto del piano degli short e del piano fondamentale di tutti i Grb, tutti i Grb si distribuiscono attorno sopra e sotto il piano fondamentale, una sola categoria di Grb non potesse essere sufficiente a definire una “candela standard”, Università di Cracovia, variando i parametri cosmologici all’interno di una griglia grande a piacere rivalutiamo quali sono i best fit del piano fondamentale