Ci sono pianeti abitabili nei sistemi di stelle binarie? Questo l’argomento al centro dello studio pubblicato oggi sulla rivista The Astrophysical Journal, firmato da quattro ricercatori Inaf. Il gruppo ha analizzato in maniera sistematica la capacità di sistemi stellari binari di ospitare esopianeti nella cosiddetta fascia di abitabilità, una particolare zona all’interno di ogni sistema in cui un pianeta potrebbe ospitare forme di vita grazie all’esistenza di acqua in forma liquida.
Osservatorio Astrofisico di Torino – Visita notturna del 6/3/2025 ore 21:15
Osservazioni astronomiche in cupola con telescopi professionali. Osservatorio Astrofisico di Torino – Visita notturna Sei pronto per un’avventura spaziale unica? Partecipa alla visita notturna dell’Osservatorio Astrofisico di Torino! Ti aspetta una serata indimenticabile sotto le …
Osservatorio Astrofisico di Torino – Visita notturna del 6/3/2025 ore 20:00
Osservazioni astronomiche in cupola con telescopi professionali. Osservatorio Astrofisico di Torino – Visita notturna Sei pronto per un’avventura spaziale unica? Partecipa alla visita notturna dell’Osservatorio Astrofisico di Torino! Ti aspetta una serata indimenticabile sotto le …
L’asteroide 2024 YR4 non fa più paura
Le ultime osservazioni di 2024 YR4 – tra le quali quelle compiute con il Very Large Telescope dell’ESO, dal Cile, oggi minacciato dal progetto di costruzione di un grande impianto industriale e dal conseguente inquinamento …
Nuovi scenari per deviare gli asteroidi
Due articoli pubblicati la scorsa settimana su Nature Communications, guidati rispettivamente dal Politecnico di Milano e dal Georgia Institute of Technology, partendo dall’analisi del risultato della missione di difesa planetaria Dart suggeriscono che, per deviare …
La forza delle maree su Titano
Due scienziati hanno calcolato che, alla velocità con cui l’orbita di Titano sta cambiando, il satellite avrebbe dovuto raggiungere un’orbita circolare entro circa 350 milioni di anni. Il fatto che Titano possieda ancora un’orbita eccentrica …
Nov 17 2020
In cerca di stelle binarie con esopianeti abitabili
- Archiviato sotto Esobiologia, Esopianeti intorno a sistemi stellari, Pianeti abitabili, Pianeti extrasolari, Superterre, Vita su esopianeti
- 40% di stelle binarie nella via lattea, 5% fascie abitabili in orbita circumbinaria, 80% - 90% dlle binarie supportano fasce abitabili, abitabilità attorno a stelle binarie, abitabilitá di pianeti intorno a stelle doppie, acqua liquida in pianeti intorno a stelle doppie, Alessandro Sozzetti, e la nana rossa fa parte di un sistema binario può in teoria avere una zona abitabile molto più estesa, eccentricità, eccentricità del sistema binario, fasce di abitabilità circumstellari, fascia di abitabilità, fascia di abitabilità circumbinaria, fascia di abitabilità intorno a stelle doppie, Giovanni Vladilo, la regione di instabilità si sovrappone alla zona abitabile, Laura Silva, massa delle due stelle, masse stellari, minore blocco mareale intorno a nane rosse compagne, numero maggiore di pianeti abitabili nello stesso sistema, orbita circumbinaria, orbita circumstellare, Paolo Simonetti, pianeti non bloccati marealmente attorno a stelle secondarie della classe delle nane rosse, popolazione di sistemi binari, popolazione simulata di sistemi binari, posizione delle zone abitabili, posizioni delle regioni di instabilità, probabilità che un sistema binario abbia una zona abitabile, regioni di instabilità nei sistemi binari, separazione delle due stelle, separazione media, Statistical properties of Habitable zones in stellar binary systems, stelle binarie con esopianeti abitabili, Tatooine, The Astrophysical Journal, Università di Trieste, zone abitabili circumbinarie piú larghe del 40%, zone abitabili circumstellari piú larghe del 10%, zone abitabili dei sistemi binari possono essere più ampie rispetto a quelle attorno a stelle singole di uguale classe spettrale, zone abitabili fino a 10 volte più ampie rispetto a quelle di sistemi stellari singoli, zone abitabili intorno a nane rosse molto ravvicinate
Nov 15 2020
“Ehi ho, ehi ho”, piccoli minatori su Marte
- Archiviato sotto Altro..., Astronautica, Esobiologia, Esocontaminazione, Esomineralogia, ISS, Missioni con equipaggio, Space X, Vita su Marte
Arrivano i risultati dei primi esperimenti minerari che potrebbero aprire la strada a nuove tecnologie in grado di aiutare gli esseri umani a esplorare lo spazio profondo e stabilire insediamenti su mondi lontani. Il progetto si chiama BioRock ed è stato condotto dagli astronauti a bordo della Stazione spaziale internazionale, fra i quali Luca Parmitano …
- Alessandro Mariani, Andrea Koehler, Annemiek C. Waajen, basalto, Basi su Marte, bateri estrattori di ioni, batteri estrattori di Fe e Mg, Batteri estrattori di Lantanidi, batteri estrattori in microgravità sulla ISS, batteri estrttori in gravitá marziana e lunare, Bernd Rattenbacher, biofilm, biomining, biomining spaziale, bioreattori minerari, BioRock, Cape Canaveral, Centre for Astrobiology, Charles Cockell, Charles S. Cockell, Claire-Marie Loudon, crescita di microbi sulle rocce, dell’Università di Edimburgo, effetti della gravità sulla crescita delle colonie di microbi, ESA, Esomineralogia, estrarre minerali utili a rifornire sistemi di supporto vitale come quelli per la produzione di aria e acqua, estrazione di Cu e Au con il biomining, Fabrizio Carubia, Felix M. Fuchs, frantumare le rocce di un terreno da adibire a coltivazione, Giacomo Luciani, Ilse Coninx, Insediamenti su Marte, ISS, Jason Hatton, Jeannine Doswald-Winkler, Jennifer Wadsworth, Jutta Krause, Kai Finster, Libby Jackson, Lobke Zuijderduijn, Lorna J. Eades, Luca Parmitano, Magdalena Herová, MEDIA INAF, Michele Balsamo, microrganismi estrattori di minerali, Miglioramento del 400% nella estrazione di lantanidi, miniere robotiche, Natalie Leys, Natasha Nicholson, Nicol Caplin, Oceanus Procellarum, Petra Rettberg, piccoli minatori spaziali, Piccoli minatori su Marte, presenza umana autosufficiente nello spazio, presenza umana oltre la Terra, R. Craig Everroad, Ralf Moeller, René Demets, responsabile dello Human Exploration Programme presso l’Agenzia spaziale britannica, Rob Van Houdt, rocce con concentrazioni arricchite di terre rare, Rosa Santomartino, School of Physics and Astronomy, Space station biomining experiment demonstrates rare earth element extraction in microgravity and Mars gravity, SpaceX, Sphingomonas desiccabilis, Stefano S. Pellari, Valfredo Zolesi
Nov 11 2020
Così è sopravvissuto Conan il batterio
- Archiviato sotto Astronautica, Esobiologia, Esocontaminazione, ISS, Missioni con equipaggio, Space X, Vita su Marte
Lo spazio esterno è un ambiente ostile per qualsiasi forma di vita, ma alcuni microrganismi straordinariamente resistenti possono sopravvivere. Deinococcus radiodurans è uno di questi. Dopo un soggiorno di un anno fuori dalla Iss, il batterio si è dimostrato in grado di sopravvivere all’esposizione a lungo termine a radiazione Uv attivando diverse risposte biologiche protettive. …
- al congelamento e alla microgravità, all’essiccazione, alle fluttuazioni di temperatura, analisi delle proteine espresse e dei trascritti, atmosfera marziana assorbe la radiazione Uv-C, Batteri estremofili, braccio robotico Kibo, Center for Microbiome Research, Conan il batterio, Deinococcus radiodurans, DRA, Esperiment Handrail Attachment Mechanism, esporre fuori della stazione orbitante pannelli contenenti piastre batteriche per testarne la sopravvivenza, Estremofili migranti fra i pianeti, Exham, Exposed Facility, Falcon 9, forma di vita più resistente alle radiazioni, German Aerospace Center, gruppo di biochimica spaziale presso l’Università di Vienna, ISS, Japanese Experiment Module Remote Manipulator System Small Fine Arm), JAXA, JEMR-MSSFA, MEDIA INAF, Medical University Graz, Microbiome, Panspermia, putrescina, resistenza a radiazione UV, resistenza al vuoto estremo, rimuovere il piccolo pezzo di filamento di Dna che contiene i nucleotidi danneggiati, risposta ai danni al Dna prodotto da radiazioni, risposta protettiva allo stress ossidativo, sopravvivenza alla radiazione con una lunghezza d’onda maggiore ai 200 nm, Sopravvivenza batteri su Marte, SpaceX, SpaceX Dragon, SpaceX Dragon C11, specie reattive dell’ossigeno, TANPOPO, Tetyana Milojevic, The Most radiation-resistant lifeform, Tokyo University of Pharmacy and Life Science, Un anno fuori dalla ISS, Università di Vienna, UV-C 100-280 nm, Vienna Metabolomics Center, ViMe
Nov 08 2020
Chi non muore si rivede, Voyager
- Archiviato sotto Altro..., Astronautica, DSN, Fisica spaziale, Operativi, Radioastronomia, Spacecraft, Voyager
Un recente aggiornamento all’unica antenna del Deep Space Network in grado di “dialogare” con Voyager 2 è andato a buon fine, dopo mesi senza contatti con la sonda Nasa per completare i lavori di manutenzione. L’antenna di Canberra tornerà pienamente operativa nel febbraio 2021 Le Voyager, le sonde gemelle Nasa lanciate nell’ormai lontano 1977, detengono …
- Antenna di Canberra, antenna di Goldstone, Antenna di Madrid, ARTEMIS, Brad Arnold, Comandi inviati da DSS43 a Voyager2 il 29 ottobre 2020, Deep Space Network, DSN, DSS43, DSS43 di Canberra, fine Shutdown DSS43 Febbraio 2021, FlyBy di Nettuno del 1989 da Voyager 2, JPL, manufatti spaziali più antichi e più lontani attualmente in attività, MEDIA INAF, NASA/DSN, Perseverance, Segnsle di ritorno Voyager2 ricevuto il 31 ottobre, Shutdown DSS43 Marzo 2020, Traiettoria australe di Voyager 2, Upgrade elettronico della DSS43, Voyager 2
Nov 07 2020
Il cielo di novembre 2020 | MEDIA INAF
- Archiviato sotto Congiunzioni, Costellazioni, Il cielo del mese, Massime elongazioni, Oggetti del profondo cielo, Pianeti, Sciami meteorici
Potendola osservare con un buon telescopio, a prima vista potrebbe sembrare un ammasso informe di stelle. In realtà IC 1613 è una vera e propria galassia, seppure classificata come nana e irregolare. Si trova in direzione della costellazione della Balena, che si staglia verso sud nei cieli serali di novembre. Scoperta nel 1906 dall’astronomo tedesco …
- 2.4 milioni di anni luce, Acquario, Andromeda, Aquila, Auriga, Balena, Cancro, Cane maggiore, Cassiopea, Cefeo, Cigno, Congiunzione Luna Giove Saturno, Congiunzione Luna Marte, Congiunzione Luna Venere, Drago, Eridano, Gemelli, Giove di sera, Giove e Saturno vicini, Giraffa, gruppo locale, IC 1613, Il cielo del mese, Il cielo di novembre, Il cielo di Novembre 2020, Lince, Lira, Marte di notte, Marte di sera, Massima elongazione ovest di Mercurio il 10 novembre 2020, MEDIA INAF, MEDIA INAF TV, Mercurio, Mercurio all'alba, Mercurio di notte, Mercurio sorge un ora prima del Sole, Migliore visibilità mattutina di Mercurio del 2020, Orione, Orsa Maggiore, Orsa minore, Pegaso, Pesci, Saturno di sera, Scultore, Sirio, Stella polare, Toro, Venere all'alba
Nov 06 2020
Ancora acqua intrappolata sulla Luna
- Archiviato sotto Apollo, Astronautica, Chang'e-3, Esobiologia, LRO, Luna, Missioni con equipaggio, Operativi, Planetologia, Spacecraft, Storia delle esplorazioni spaziali, Vita sulla Luna
Quarantamila chilometri quadrati di zone d’ombra sulla superficie della Luna potrebbero nascondere una riserva di ghiaccio d’acqua permanente grande il doppio rispetto a quanto stimato finora. Tutti i dettagli in uno studio appena pubblicato su Nature Astronomy. Dietro le ombre di cui la Luna è costellata e che risultano inaccessibili alla vista, pare possano nascondersi …
- 10-20 per cento di tutte le aree contenenti ghiaccio siano proprio queste micro-trappole, 184 °C sotto lo zero, 40 depositi che conterrebbero circa 600 milioni di tonnellate di acqua gelata, Acqua sulla Luna, Apollo 14, asteroidi o altri oggetti ricchi di acqua, Chang'e-3, Cold traps, depositi di ghiaccio lunare, distribuzione delle cold traps, Ghiacci di acqua permanenti lunari, Laboratorio di fisica atmosferica e spaziale dell’università del Colorado, LRO, Lunar Compact Infrared Imaging System, Lunar Reconnaissance Orbiter, MEDIA INAF, Micro cold traps on the Moon, NASA, Nature astronomy, Paul Hayne, radar Mini-Sar della Nasa, riserva di ghiaccio d’acqua sulla luna, risorsa accessibile di acqua potabile, risorse di acqua sulla Luna a disposizione dei futuri viaggiatori spaziali, schianto di comete, Space Science Institute of Boulder, superficie complessiva di “trappole” di circa 40mila chilometri quadrati, Yutu, zona sud della Luna
Nov 03 2020
Il Cielo di Novembre 2020 | Coelum Astronomia
- Archiviato sotto Comete, Congiunzioni, Costellazioni, Eventi astronomici, Il cielo del mese, Massime elongazioni, Oggetti del profondo cielo, Pianeti, Sciami meteorici, Stelle variabili
Di Redazione Coelum Astronomia Novembre è quel mese dell’anno in cui si apprezza in modo sensibile l’allungamento delle notti con il clima che assume già alcune caratteristiche tipiche della stagione invernale. Il clima rigido e meno propenso a rendere piacevoli le uscite notturne per l’osservazione del cielo viene compensato però da una maggiore limpidezza del …
- (1) Cerere in Acquario, (1) CERERE tramonta 4 ore dopo il Sole il 30 novembre 2020, (51) Nemausa a 1.45 UA dalla Terra, (51) Nemausa in opposizione, (51) Nemausa in opposizione il 26 novembre 2020, (51) Nemausa in Toro, (51) Nemausa M=+10.8, (8) Flora 30’ a OSO di Gamma Ceti, (8) Flora a 0.88 UA, (8) Flora in Balena, (8) Flora in Grande Opposizione, (8) Flora in Grande Opposizione 1 novembre 2020, (8) Flora in opposizione, (8) Flora in opposizione 1 novembre 2020, (8) Flora M=+8.0, Aldebaran, Cane maggiore, Cerere a 2.7 UA a novembre 2020, Cerere M=+9 a novembre 2020, Cigno, Coelum, Coelum astronomia, cometa 55P/Tempel-Tuttle, Congiunzione Luna Giove Saturno, Congiunzione Luna Marte, Congiunzione Luna Venere, Congiunzione Luna Venere Mercurio, Congiunzione Luna Venere Mercurio Spica, Declinazione del Sole fra -14° e -22°, Eridano, Gemelli, Giove di sera, Giove e Saturno in avvicinamento, Giove e Saturno separati di 2° a fine novembre 2020, Giove e Saturno separati di 4°50’ a inizio novembre, Giove in Sagittario, Giove M=-2.0, Giove tramonta 1:39 dopo il Sole il 30 novembre 2020, Il cielo del mese, Il cielo di novembre, Il cielo di Novembre 2020, Leone, Leonidi 2020, Leonidi 2020 ZHR fra 10 e 20, Luce cinerea della Luna, Marte a sudest, Marte di notte, Marte di sera, Marte in Pesci, Marte M=-1.2 fine novembre 2020, Marte M=-2.1 inizio novembre 2020, Marte stazionario, Marte tramonta alle 3:11 a fine novembre 2020, Marte tramonta alle 4:59 a inizio novembre 2020, Massima elongazione ovest di Mercurio il 10 novembre 2020, Mercurio al perielio, Mercurio all'alba, Mercurio di notte, Mercurio in bilancia, Mercurio in Vergine, Mercurio sorge 1:09 prima del Sole a inizio novembre 2020, Mercurio sorge 1:41 prima del sole il 15 novembre 2020, Mercurio stazionario, Nettuno di sera, Nettuno in Acquario, Nettuno M=+7.7, Nettuno stazionario, Nettuno tramonta alle 0:31 il 30 novembre 2020, Nettuno tramonta alle 2:12 il 1 novembre 2020, Notte atronomica fra 10 e 12 ore, Opposizioni perieloche di (8) Flora ogni 13 anni, Orione, Pegaso, Pleiadi, Plutone di sera, Plutone in Sagittario, Plutone inosservabile, Plutone M=+14.8, Plutone tramonta 3 h dopo il sole il 30 novembre 2020, Regolo, Saturno di sera, Saturno in Sagittario, Saturno M=+0.6, Saturno tramonta 1:51 dopo il Sole il 30 novembre 2020, Sciami meteorici, Sirio, Sole in Bilancia, Sole in Ofiuco, Sole in Scorpione, Toro, Urano culmina alle 22:53 a 62°S il 15 novembre 2020, Urano di notte, Urano di Sera, Urano in Ariete, Urano M==5.7, Venere a est sudest, Venere all'alba, Venere di notte, Venere in Bilancia, Venere in Vergine, Venere M=-3.9, Venere sorge 2:27 prima del Sole il 30 novembre 2020, Venere sorge 3:03 prima del sole il 1 novembre 2020
Ott 23 2020
Tag-gato Bennu: ecco le foto del campionamento
- Archiviato sotto (101955) Bennu, Asteroidi, Astronautica, Corpi minori del Sistema solare, Operativi, Osiris-Rex, Planetologia, Spacecraft
Ottantadue fotogrammi a distanza di poco più di un secondo. Quasi cinque, concitatissimi, minuti in cui Osiris-Rex se l’è cavata da solo – e se l’è cavata pure bene, pare. Le immagini convincono, il campionamento è avvenuto e il sito in cui il braccio della sonda è atterrato sembra essere ottimale. Ora, l’attesa è tutta …
- 00:08 di mercoledì 21 Ottobre, 1 fotogramma ogni 1.25 secondi, 13 metri di altezza dalla superficie, 321 milioni di km dalla Terra, 82 fotogrammi in 5 min, Bennu, bombole di gas azoto ad alta pressione, braccio di campionamento della navicella Tagsam, calcolo del momento di inerzia della sonda, camera SamCam, Campionamento materiale raccolto da Bennu, cratere Nightingale, distribuzione delle dimensioni dei massi nella zona di atterraggio, evento di raccolta campioni, la maggior parte della raccolta del campione è avvenuta entro i primi 3 secondi, manovra touch and go, MEDIA INAF, Osiris-Rex, precisione di atterraggio superiore al metro, questa manovra non ha lasciato indenne il cratere Nightingale, sample mass measurement, sassi di dimensioni preoccupanti nella regione di raccolta, Sito di raccolta nightgale su Bennu ottimale, stima della massa raccolta, TAG, Tag Bennu, tima della massa del campione raccolto, turbolenza in grado di sollevare una quantità cospicua di materiale dalla superficie, velocità di 10 cm/s
Ott 22 2020
Il bolide d’autunno
- Archiviato sotto Asteroidi, Corpi minori del Sistema solare, Didattica, NEO e meteoriti, Planetologia, PRISMA
Avvistata due sere fa da sette fotocamere della rete Prisma mentre solcava i cieli della Toscana, la meteora si è spenta a circa 80 km di quota. L’alta velocità di ingresso in atmosfera e la significativa eccentricità dell’orbita inducono a ritenere che abbia un’origine cometaria Intorno alle 00:48 ora italiana della notte fra martedì 20 …
- alta velocità di ingresso in atmosfera, alta velocità di ingresso in atmosfera – superiore a 65 km/s, Assenza di meteorite, bolide di Capodanno, Bolide in Toscana, Camerino, Cavezzo, Chianti, Daniele Gardiol, direzione est-ovest poco a nord di Piombino, INAF- OATo, la meteora si è spenta a circa 80 km di quota, Loiano, massimo stimato è infatti proprio attorno al 20-21 ottobre di ogni anno., MEDIA INAF, mercoledì 21 ottobre 2020 00:48, Meteora non impattante, meteora sopra i cieli toscani., Montelupo Fiorentino, origine cometaria, Orionidi, Perugia, Piombino, Prima Rete Italiana per la Sorveglianza di Meteore e Atmosfera, PRISMA, Prisma/Inaf, provenienza della meteora di Piombino, Rovigo, sciami provocato dai detriti della Cometa di Halley, sette fotocamere PRISMA, significativa eccentricità dell’orbita, spegnendosi a una quota stimata di circa 80 km
Ott 22 2020
Osiris-Rex, i cinque secondi che fecero la storia
- Archiviato sotto (101955) Bennu, Asteroidi, Astronautica, Corpi minori del Sistema solare, Operativi, Osiris-Rex, Planetologia, Spacecraft
La manovra “touch and go” di Osiris-Rex sull’asteroide Bennu – mirata alla raccolta di almeno 60 grammi di polvere superficiale per il successivo rientro a Terra – si è conclusa con successo.
- “avanzo” sopravvissuto di tutti quegli asteroidi che hanno bombardato la Terra durante la sua formazione, (101955) Bennu, 18 minuti e 42 secondi per coprire la distanza che separa la sonda dalla Terra, 331 milioni di km dalla Terra, 5 s di touch and go, 5 secondi di contatto con il suolo dell’asteroide, accensione dei propulsori per consentire a Osiris-Rex di abbandonare l’orbita di sicurezza attorno a Bennu – a un’altezza di circa 770 metri dalla sua superficie, almeno 60 g di materiale, Asteroide carbonaceo, asteroide costituito da materiale incoerente, asteroide di 500 metri di diametro, Asteroide NEO, asteroide Neo carbonaceo primordiale di tipo B, azoto sotto pressione sparato verso il suolo agita solleva e cattura il materiale superficiale, Bennu, contatto con il sito di raccolta, conteggio e catalogazione dei massi per taglia, cratere Nightingale, dimensione dei massi raccolti, dischetti di velcro metallico che si sporcano della polvere superficiale di Bennu intrappolandola, econdo sito di atterraggio di nome Osprey, Elisabetta Dotto, Esobiologia, eterogeneità superficiale di Bennu, Giovanni Poggiali, Hayabusa 2, i cinque secondi che fecero la storia, il materiale organico – di interesse astrobiologico – in esso presente sia poco alterato, impresa mai compiuta prima dalla Nasa: raccogliere frammenti d’asteroide da riportare sulla Terra, In orbita intorno a Bennu dal 3 dicembre 2018, In questo modo si evita di contaminare la superficie con i gas di scarico del propellente usato per le manovre, INAF-OApd, INAF-OArcetri, INAF-OARm, innesco della vita sulla Terra, John Robert Brucato, la navicella ha proseguito in caduta libera verso la superficie con una velocità verticale di 10 cm/s, manovra “Checkpoint” a un’altitudine approssimativa di 125 m, manovra di “Matchpoint” a un’altitudine approssimativa di 54 m, materiale di diametro inferiore a due centimetri, materiale primitivo del Sistema solare, mattoni primordiali della vita, Maurizio Pajola, meccanismo di acquisizione dei campioni Tagsam, meccanismo di campionamento a procedura avvenuta, MEDIA INAF, minerali ricchi di carbonio, NASA, Nasa/Goddard/University of Arizona, Nel giro di un paio di giorni i sensori di bordo misureranno l’inerzia di Tagsam valutando così la massa del campione raccolto, NEO, Nightingale, Osiris-Rex, Osprey, Partenza 8 settembre 2016, prelevare da un minimo di 60 grammi a un massimo di quasi due chili di regolite da riportare qui sulla Terra, prelievo e il ritorno a Terra di un campione di Bennu, Prelievo su Bennu concluso con successo, prima dopo le missioni Apollo a portare sulla Terra un quantitativo così cospicuo di polvere extraterrestre, Prima missione capace di misurare la ra, prima prova dell’evento di raccolta campioni della missione Osiris-Rex, procedura di campionamento della durata complessiva di quattro ore e mezza, raccogliere un po’ di materiale anche con il solo contatto superficiale, raccolta del campione della durata di soli 5 secondi, SamCam, Sample and Contamination Control Scientist, Se la quantità di campione raccolto fosse inferiore a 60 grammi la Nasa deciderà – insieme al team scientifico – se fare un secondo tentativo di raccolta, selezione del sito di atterraggio di Osiris-Rex, storia passata dell’asteroide e della sua composizione primordiale, Tagsam, touch and go, un insidioso ed eterogeneo alternarsi di piccoli crateri e massi di dimensioni variabili, un oggetto simile non era mai stato osservato nel dettaglio, Valentina Guglielmo
Ott 19 2020
A mezzanotte circa, toccata e fuga sull’asteroide | MEDIA INAF
- Archiviato sotto (101955) Bennu, Asteroidi, Astronautica, Corpi minori del Sistema solare, Operativi, Osiris-Rex, Planetologia, Spacecraft
Il touch-and-go è in programma nella notte fra il 20 e il 21 ottobre. La sonda spaziale Osiris-Rex della Nasa scenderà sulla superficie dell’asteroide Bennu…
- (101955) Bennu, (162173) Ryugu, 150 g si materiale fino a 1800 g, 20 ottobre 2020 23:00, 21 ottobre 2020 00:12 touch-and-go, accensione propulsori 20 ottobre 2020 20:00, almeno 60 g di materiale, Altimetro laser OLA, Arrivo 3 dicembre 2018, Atterraggio su Bennu, Bennu, camera 3D PolyCam, camera dedicata proprio alle operazioni di campionamento, campione incontaminato di regolite carbonacea, capsula con il prezioso materiale verrà sigillata e preparata per il ritorno sulla Terra, composizione e formazione del Sistema solare, contatto con la superficie di Bennu durerà circa dieci secondi, Dan Lauretta, Hayabusa 2, il materiale – regolite – verrà sollevato dalla superficie e aspirato al suo interno prima che la navicella arretri nuovamente, immagini ravvicinate della superficie di Bennu, livello di dettaglio mai raggiunto per qualsiasi altro corpo planetario, Lunar and Planetary Laboratory, manovre di contatto con la superficie, mappa dei rischi, materiale a grana fine, meccanismo di acquisizione dei campioni Tagsam, misure di emergenza sviluppate dai ricercatori per garantire l’obiettivo scientifico primario della missione, NASA, Nightingale, Osiris-Rex, osservare anche polvere o materiale su un’area del Tagsam diversa dall’estremità, pastiglie appiccicose, più tentativi di campionamento, Primo prelievo di materiale da un asteroide, probabilità di impatto <6%, Raccolta campioni su Bennu, ritorno di Osiris-Rex previsto per il 2023, SamCam, sassolini di quasi due centimetri, secondo touch and go, Touch-and-go su Bennu, Touch-And-Go-Sample Acquisition Mechanism, tre bombole di azoto gassoso, Università dell’Arizona, uperficie rocciosa disseminata di massi, valutazione quantità campione raccolto, variazione di massa prima e dopo la raccolta
Ott 08 2020
Il cielo di Ottobre 2020 | MEDIA INAF
- Archiviato sotto Congiunzioni, Costellazioni, Eventi astronomici, Il cielo del mese, Occultazioni, Oggetti del profondo cielo, Opposizioni, Pianeti
È un oggetto celeste davvero ricco di sorprese NGC 7793, una galassia a spirale che si trova a quasi 13 milioni di anni luce da noi in direzione della costellazione dello Scultore, che transita piuttosto bassa sull’orizzonte meridionale in queste sere di ottobre. Visibile a patto di usare un discreto telescopio, NGC 7793 è una …
- 1 giro ogni 0.5 s, 13 Mal, Acquario, AGN, Andromeda, Aquila, Ariete, Auriga, buco nero attivo, Capricorno, Cassiopea, Cefeo, Cigno, Congiunzione inferiore di Mercurio 25 ottobre 2020, Congiunzione Luna Giove Saturno, Congiunzione Luna Marte, Congiunzione Luna Venere, Drago, galassia a spirale, Giove al tramonto, Giove di sera, Giraffa, Gruppo dello Scultore, gruppo locale, Il cielo del mese, Il cielo di Ottobre, Il cielo di Ottobre 2020, Lira, Marte alla minima distanza il 6 ottobre 2020, Marte in opposizione il 13 ottobre 2020, MEDIA INAF, MEDIA INAF TV, Mercurio al tramonto, Mercurio inosservabile, microquasar, NGC 7793, Orsa Maggiore, Pegaso, Perseo, Pesce australe, Pesci, Pleiadi, pulsar ultraluminosa, pulsar ultraveloce, Saturno al tramonto, Saturno di sera, Scultore, Toro, Venere all'alba