I 38 tubi di campionamento nel ventre di Perseverance sono meraviglie dell’ingegneria. Il loro obiettivo è quello di ospitare i preziosi campioni che il rover raccoglierà durante la sua missione e di proteggerli dalle avversità sulla superficie di Marte, dove verranno lasciati in attesa che la futura missione del programma Mars Sample Return li raccolga …
Osservatorio Astrofisico di Torino – Visita notturna del 6/3/2025 ore 21:15
Osservazioni astronomiche in cupola con telescopi professionali. Osservatorio Astrofisico di Torino – Visita notturna Sei pronto per un’avventura spaziale unica? Partecipa alla visita notturna dell’Osservatorio Astrofisico di Torino! Ti aspetta una serata indimenticabile sotto le …
Osservatorio Astrofisico di Torino – Visita notturna del 6/3/2025 ore 20:00
Osservazioni astronomiche in cupola con telescopi professionali. Osservatorio Astrofisico di Torino – Visita notturna Sei pronto per un’avventura spaziale unica? Partecipa alla visita notturna dell’Osservatorio Astrofisico di Torino! Ti aspetta una serata indimenticabile sotto le …
Nuovi scenari per deviare gli asteroidi
Due articoli pubblicati la scorsa settimana su Nature Communications, guidati rispettivamente dal Politecnico di Milano e dal Georgia Institute of Technology, partendo dall’analisi del risultato della missione di difesa planetaria Dart suggeriscono che, per deviare …
La forza delle maree su Titano
Due scienziati hanno calcolato che, alla velocità con cui l’orbita di Titano sta cambiando, il satellite avrebbe dovuto raggiungere un’orbita circolare entro circa 350 milioni di anni. Il fatto che Titano possieda ancora un’orbita eccentrica …
Siamo soli nell’universo? Forse no
La presenza di forme di vita intelligenti nell’universo potrebbe essere meno improbabile di quel che si pensa. Lo suggerisce un articolo pubblicato su Science Advances. Lo studio propone un nuovo modello per spiegare l’evoluzione della …
Feb 20 2021
Trentotto provette per portarci a casa Marte
- Archiviato sotto Astronautica, Esobiologia, Esplorazioni su Marte, Mars 2020, Marte, Operativi, Planetologia, Spacecraft, Vita su Marte
- 111 Gm da Marte, 3 parti robotiche del SCS, 359 Gm dalla Terra, 38 provette lasciate su Marte per 10 anni, 38 provette per contenere campioni, 38 provette porta campioni, 43 speciali provette dentro Perseverance, 5 provette cattura contaminanti, Apollo 11, astrobiologia, braccio di 2 m con trapano raccogli campioni, braccio trex trasportatore provette piene sul sito di rilascio, carousel trasferitore campioni nelle provette e nel rover, cratere Jezero, Mars 2020, Mars Ascent Vehicle MSR, Mars Sample Return, MAV/MSR prorterà i campioni all'orbiter, MEDIA INAF, MSR, Orbiter/MSR riporterà i campioni sulla Terra, Perseverance, Perseverance lanciato il 30 luglio 2020 e raggiungerà Marte il 18 febbraio 2021, Primi campioni della storia raccolti su un altro pianeta, provette di campionamento lasciate 10 anni su Marte, provette di Ti di 57g protette da radiazioni solari, provette resistenti all'ambiente marziano per 10 anni e al viaggio di ritorno sulla Terra, regolite, Sample Caching System, Sample Fetch Rover MSR, segni di vita microbica su Marte, SFR/MSR recupererà le provette su Marte, sistema anti contaminazione terrestre, sito in cui le provette verranno conservate, tubi di campionamento, tubi di campionamento leggeri
Feb 18 2021
Hayabusa2, ecco il tuo prossimo obiettivo
- Archiviato sotto 1998 Ky26, Asteroidi, Astronautica, Corpi minori del Sistema solare, Hayabusa2, NEO e meteoriti, Operativi, Planetologia, Spacecraft
Dal telescopio Subaru alle Hawaii le prime immagini dell’asteroide 1998 Ky26, prossima tappa della missione “estesa” Hayabusa2 – che lo scorso 5 dicembre ha consegnato alla Terra i campioni dell’asteroide Ryugu. 1998 Ky26 sta raggiungendo il punto più vicino alla Terra (0.47 au) proprio in questi giorni Nella notte del 10 dicembre 2020, fra le …
- (162173) Ryugu, 0.47 UA, 10 dicembre 2020 osservazione del NEO 1998 KY26, 1998 KY26, 25.4 M, 5 dicembre 2020, asteroide di tipo Apollo, capsula di rientro di hayabusa2, D<30m, difesa planetaria, ESO VLT, Gemelli, Hayabusa2, Hayabusa2 raggiungerà l’asteroide 1998 KY26, Hyper Suprime-Cam, impact hazard, ISAS/JAXA, JAXA, Makoto Yoshikawa, MEDIA INAF, Michitoshi Yoshida, missione estesa di hayabusa2, origine monolitica, scienza planetaria, Spacewatch, Subaru telescope, Tr>10m
Feb 11 2021
L’anello fuso di Einstein
- Archiviato sotto Altro..., Ammassi di galassie, Astrofisica extragalattica, Astronautica, Fisica relativistica, Galassie ellittiche, HST, Lenti gravitazionali, Telescopi spaziali
Il telescopio Hubble ha catturato un altro sorprendente esempio dell’effetto lente gravitazionale. In questo caso la luce dalla galassia di fondo è stata distorta e curvata dalla gravità dell’ammasso di galassie che si trova di fronte. Gal-Clus-022058s è un oggetto unico nel suo genere perché sembra un anello in via di fusione Nell’immagine potete ammirare …
- allineamento esatto fra sorgente e lente, ammasso di galassie, amplificazione per effetto lente gravitazionale, Anello di Einstein, Anello di Einstein in via di fusione, Anello fuso di Einstein, curvata e amplificata da un ammasso galattico che é allineato e si trova più vicino, Fornace, Gal-Clus-022058s, galassia ellittica centrale dell’ammasso, ha deformato e ingrandito l’immagine della galassia di fondo, HST, Hubble Space Telescope, il più grande Anello di Einstein mai scoperto finora, la luce della galassia è stata distorta, lente d’ingrandimento formato galattico, Lente gravitazionale, Lontana galassia con lente gravitazionale, MEDIA INAF, teoria della relatività generale
Feb 05 2021
Alla ricerca delle onde gravitazionali primordiali
- Archiviato sotto Astrofisica multimessagero, Cosmologia, Era dell'inflazione, Onde gravitazionali, Onde gravitazionali primordiali
Un team guidato dal Massachusetts Institute of Technology ha sviluppato un metodo per estrarre il debole segnale delle onde gravitazionali primordiali dai dati dei rivelatori di onde gravitazionali di prossima generazione. Si tratta di un’alternativa alla ricerca delle increspature nello spaziotempo basata sul fondo cosmico a microonde. Con un commento di Daniela Paoletti dell’Inaf Si …
- Bicep Array, Bicep2, Big bang, CMB, coalescenza di stelle di neutroni, Coalescenza fra buchi neri, Colm Talbot, condizioni che hanno guidato l’inflazione, contaminazione del segnale in foreground da altri segnali in foreground più lontani, correlazione e analisi dei dati da 2 diversi rivelatori, Cosmic Microwawe Background, Daniela Paoletti, debole segnale delle onde gravitazionali primordiali, discernere la presenza di segnali più deboli, Eric Thrane, estrazione sfondo primordiale di OGP, exascale computing, fluttuazioni quantistiche nella zuppa primordiale, fondo cosmico a microonde, i segnali gravitazionali primordiali sono di diversi ordini di grandezza più deboli di ciò che LIGO/VIRGO sono in grado di registrare, il nuovo metodo tiene conto dell’incertezza in ogni caratterizzazione del modello, INAF - OAS, incertezze sia sui modelli teorici che sullo strumento, increspature direttamente nei dati delle onde gravitazionali, increspature nello spaziotempo, Individuazione del background primordiale dal confronto fra 2 rilevatori e sottrazione del rumore specifico, indizi sull’universo primordiale, inserimento di uno sfondo di OGP, Kavli Institute for Astrophysics and Space Research, la prossima generazione di rivelatori sarà abbastanza sensibile da captare OGP, LIGO, Massachusetts Institute of Technology, Measuring the Primordial Gravitational-Wave Background in the Presence of Astrophysical Foregrounds, MEDIA INAF, metodo completo da usare sui dati reali, MIT, Modi B, Modi B nel CMB non ancora trovati, nuovo metodo per estrarre i segnali molto deboli delle increspature primordiali dai dati forniti dai rivelatori di onde gravitazionali, OGP hanno lasciato un’impronta nel Cmb sotto forma di modi B, Onde gravitazionali, onde gravitazionali generate da sorgenti astrofisiche, onde gravitazionali originate dalla coalescenza delle stelle di neutroni, onde gravitazionali originate dalla coalescenza fra buchi neri, onde gravitazionali primordiali, onde gravitazionali primordiali nel Cmb, Physical Review Letters, processi inflazionistici, quasi 13.8 miliardi di anni fa, rivelatori di onde gravitazionali di prossima generazione, rivelazione di un segnale debole in un foreground complesso, Rory Smith, scovare le tracce nascoste delle prime onde gravitazionali dell’universo, segnali delle onde gravitazionali prodotte dalla fusione di oggetti astrofisici di diverse masse e spin, segnali in foreground troppo deboli da discernere e difficili da stimare nella sottrazione finale, simulazione di 400 secondi di dati di onde gravitazionali da sorgenti astrofisiche, Sottrazione del segnale astrofisico in foreground come OG dovute a coalescenza, stima dei segnali più silenti – non astrofisici – che potrebbero contenere onde gravitazionali primordiali, Sylvia Biscoveanu, VIRGO
Feb 05 2021
Variegato menù metabolico per la vita su Encelado
- Archiviato sotto Altro..., Astrochimica, Astronautica, Cassini, Encelado, Esobiologia, Esogeologia, Passati, Planetologia, Saturno, Spacecraft, Vita su Encelado
Utilizzando i dati della sonda Cassini della missione Cassini-Huygens, gli scienziati del Southwest Research Institute hanno modellato i processi chimici sotterranei della luna di Saturno Encelado. Gli studi indicano la possibilità che un menù metabolico vario possa supportare la vita di una comunità microbica potenzialmente diversificata nell’oceano di acqua liquida sotto la superficie ghiacciata della …
- 4H2+CO2=CH4+2H2O, Attivitá idrotermale su Encelado, Ben Teolis, capacità di sostenere il metabolismo di una cellula vivente in un volume di un centimetro cubo all’interno dell’oceano di Encelado, Cassini, Cassini-Huygens, Christine Ray, Christopher Glein, Christopher R. Glein, comunità microbica potenziale su Encelado, confronto tra le stime dell’energia libera con quelle degli ecosistemi sulla Terra, creazione di un potenziale gradiente di energia, criovulcanesimo su Encelado, Encelado, Eruzione di grani di ghiaccio e vapore acqueo, Frank Postberg, geochimica abiotica nell’oceano e nel nucleo roccioso, gli organismi aerobici consumano l’energia della materia organica come glucosio e ossigeno per creare anidride carbonica e acqua, Gli organismi anaerobici possono metabolizzare idrogeno per creare metano, Gran Finale, Hunter Waite, i composti riducenti sono presenti e convertono l’O2 e l’H2O2 a ione solfato e idrossidi ferrici, Icarus, idrogeno è una fonte di energia chimica che supporta i microbi anaerobici che vivono negli oceani della Terra vicino alle bocche idrotermali, idrogeno molecolare (H2) nel pennacchio, Idrogeno molecolare su Encelado, il metabolismo aerobico potrebbe sostentare fino a circa una cellula per centimetro cubo entro una profondità di 20 m dell’oceano di Encelado, J. Hunter Waite, Jonathan Lunine, Julie Huber, l metabolismo anaerobico potrebbe sostenere fino a circa una cellula ogni due centimetri cubi, la metanogenesi è l’unico metabolismo che dia valori di densità cellulare vicini a quelli riportati negli oceani terrestri e nei laghi subglaciali antartici a profondità analoghe, la metanogenesi potrebbe supportare fino a 6oo cellule per centimetro cubo, la produzione di molecole ossidanti e la chimica dell’ossidazione potrebbero contribuire a sostenere la vita e una comunità microbica metabolicamente diversificata su Encelado, le molecole riducenti non sono presenti in quantità apprezzabili e l’ossigeno molecolare e il perossido di idrogeno si accumulano nel tempo, le reazioni chimiche aerobiche e anaerobiche potrebbero soddisfare la soglia minima di energia libera richiesta dalla vita, limiti massimi di concentrazioni di ossidanti e dell’energia chimica, MEDIA INAF, metabolico per la vita su Encelado, metanogenesi, Missione Cassini-Huygens, modellazione chimica, modelli geochimici che simulano altri potenziali processi metabolici, NASA/ESA/ASI, natura di composti organici complessi presenti nelle profondità di Encelado, nell’oceano di Encelado c’è energia libera disponibile, Nell'oceano interno a encelado ci sono prove su uno squilibrio nelle razioni redox, oceano di acqua liquida sotto Encelado, ossidanti prodotti nello strato di ghiaccio superficiale, Oxidation processes diversify the metabolic menu on Enceladus, Pennacchi di Encelado, potenziali fonti di energia prodotte dall’attività idrotermale di Encelado, qual è la natura delle sostanze organiche complesse che escono dall’oceano?, radiazioni ionizzanti provenienti dallo spazio possano creare agenti ossidanti come l’ossigeno molecolare (O2) e il perossido d’idrogeno (H2O2), reazioni di ossido riduzione in grado di sostenere la vita su Encelado, reazioni redox, reazioni redox di base per fotosintesi e respirazione, riducenti prodotti dall’attività idrotermale nel cuore roccioso di Encelado, Sottosuolo di Encelado, Southwest Research Institute, Southwest Research Institute (San Antonio TX Usa), squilibri chimici che potrebbero supportare eventuali processi metabolici, tiger strips su Encelado, Tori Hoehler, Tracce di vita extraterrestre su Encelado, Un futuro veicolo spaziale potrebbe sorvolare i pennacchi di Encelado per verificare le previsioni sull’abbondanza di composti ossidati nell’oceano, variazione dell’energia libera di Gibbs (∆G), Vita come squilibrio tra composti ossidati e ridotti
Feb 04 2021
Chang’e-5, la Cina si porta a casa un pezzo di Luna
- Archiviato sotto Astronautica, Chang'e-5, Esplorazioni lunari, Luna, Operativi, Planetologia, Spacecraft
L’ha lasciata cadere da 5000 km di altitudine. Attorno alle 19 ora italiana del 16 dicembre 2020 la capsula contenente circa 2 kg di Luna è atterrata fra le nevi nel distretto di Siziwang, una vasta regione della Mongolia interna, dov’era notte fonda, decretando il successo della missione Chang’e-5 e facendo salire la Cina sul …
- 2 Kg di rocce lunari, 3 manovra di correzione orbiter: ultima il 16 dicembre 2020 02;15, 384 Kg di campioni lunari riportati a terra nella Storia, Allunaggio Chang'e 5 Martedí 1 Dicembre 2020, Andrew Jones, Atterraggio a Siziwang Mongolia interna, Atterraggio capsula Chang'e-5 16 dicembre 2020 19:00 CET, Bandiera Cinese sulla Luna, centro di Wenchang, CGTN, Chang’e 3 nel 2013, Chang’e 5 lanciata il 23 novembre 2020, Chang'e-5, China Global Television Network, Cina porta campioni lunari 44 anni dopo Luna 24 (URSS), Cina terza nazione a riportare campioni lunari a terra, CNSA, Hainan, la capsula verrà trasportata e consegnata a un laboratorio di Pechino, lancio capsula Chang'e-5 a 5000 km di altitudine, Lander Chang'e 5, Luna 24, Lunga Marcia 5, MEDIA INAF, Modulo di ascesa Chang'e-5, Mons Rümker, Oceanus Procellarum, orbiter di Chang'e-5, Primo rendezvous automatico in orbita lunare di Chang'e-5: 5 dicembre 2020, Ripartenza dalla Luna Chang'e-5 Giovedì 3 dicembre 16:10, ritrovamento della capsula di Chang'e-5, Siziwang Banner, SpaceNews, Tianwen-1
Feb 02 2021
Hayabusa-2, la “bisaccia” è piena
- Archiviato sotto (162173) Ryugu, Asteroidi, Astronautica, Corpi minori del Sistema solare, Esobiologia, Evoluzione planetaria, Hayabusa2, Operativi, Planetologia, Spacecraft, Vita su asteroidi
La Jaxa conferma l’avvenuta raccolta dei campioni e fa sapere che il gas presente nella capsula di rientro è esso stesso prodotto dal materiale collezionato sull’asteroide Ryugu: il primo campione allo stato gassoso proveniente dallo spazio profondo mai portato sulla Terra. Ne parliamo con Ernesto Palomba, ricercatore all’Inaf Iaps di Roma e membro del team …
- (162173) Ryugu, analisi del gas raccolto nella capsula, campioni di due zone diverse dell’asteroide, Campioni di Ryugu, capsula della missione Hayabusa-2, composizione molecolare e isotopica del gas raccolto, curation and initial analysis team, Ernesto Palomba, Extraterrestrial Sample Curation Center, gas presente nella capsula di rientro, gas prodotto dai campioni di Ryugu, granelli di qualche millimetro di diametro, grani neri che pensiamo siano di Ryugu, Hayabusa 2, Hayabusa2@Jaxa, il gas proviene dal degassamento di composti semi-volatili presenti su Ryugu, INAF – IAPS, JAXA, materiale raccolto nel primo touchdown ce n’è veramente tanto forse addirittura cento volte di più di quanto ci aspettavamo, nella camera portacampioni A ci sono molte particelle, presenza della polvere dell’asteroide Ryugu nella capsula lanciata a terra da Hayabusa-2, primo campione allo stato gassoso proveniente dallo spazio profondo, primo campione allo stato gassoso proveniente dallo spazio profondo mai riportato a terra nella Storia, Quick Look Facility di Woomera, Ryugu, Sagamihara Campus Research Laboratory Building, sample catcher suddiviso in tre camerette, sample container, si è deciso di non procedere con il terzo touchdown
Feb 01 2021
Fossili nel cuore della Via Lattea
- Archiviato sotto Astrofisica galattica, Astronautica, Bulge, Evoluzione galattica, HST, Storia della Via Lattea, Telescopi spaziali
Sono stati battezzati “Frammenti fossili del Bulge” e appartengono a una classe stellare fino a oggi sconosciuta: rappresentano i resti di strutture massive primordiali da cui circa 12 miliardi di anni fa nacque il centro della nostra galassia. Queste strutture sono protagoniste di uno studio pubblicato oggi su Nature Astronomy guidato da Francesco Ferraro dell’Università …
- 12 Gya, A new class of fossil fragments from the hierarchical assembly of the Galactic bulge, Alessio Mucciarelli, Ammasso globulare, Astrofisica galattica, Barbara Lanzoni, Bulge galattico, capire se tutte le stelle presenti nelle immagini facessero effettivamente parte di Liller 1, Chiara Crociati, classe di sistemi stellari che fino ad oggi non era stata individuata, combinazione immagini gemini 9 e HST, correzione delle distorsioni atmosferiche sulla radiazione IR, Cristian Moni Bidin, Cristina Pallanca, Dipartimento di fisica e astronomia “Augusto Righi”, Douglas Geisler, Due popolazioni diverse all'interno dei sistemi stellari primordiali, Elena Valenti, Emanuele D'alessandro, European Southern Observatory, formazione del bulge della via lattea, Frammenti fossili del bulge, Francesco Ferraro, Francesco Mauro, Francesco R. Ferraro, Gemini South, Giacomo Beccari, giganteschi agglomerati di stelle dalla cui fusione si è formato il cuore della nostra galassia, Hubble ha rlevato le effettive stelle di Liller 1 scartando quelle che si trovano sulla linea di vista, i telescopi IR guardano attraverso la polvere del bulge, le stelle più giovani si formano da gas espulso dalla popolazione precedente, Liller 1, Liller 1 non è un ammasso globulare ma qualcosa di molto più complesso, Liller 1 ospita due popolazioni stellari di rispettiva età 12 Gya e 1-2 Gya, Liverpool John Moores University, Livia Origlia, MEDIA INAF, Nature astronomy, nube di polvere che avvolge il centro della Via Lattea, nuova classe di sistemi stellari, OAS Bologna, prima analisi dettagliata di Liller 1, questi sistemi siano nati nella primissima fase di formazione della Via Lattea e dall’altro indica la capacità di innescare al loro interno eventi multipli di formazione stellare, R. Michael Rich, regioni più opache della nostra galassia, relitto stellare, Sandro Villanova, Sara Saracino, spesse nubi di polvere oscurano fortemente la luce stellare fino a renderla 10.000 volte più debole di quanto sia in realtà, storia della formazione della nostra galassia, strutture massive primordiali della via lattea, Terzan 5, Terzan 5 ospita 2 popolazioni stellari di rispettiva età di 12 Gya e 4.5 Gya, UCLA, Universidad Católica del Norte (Cile), Universidad de Concepción, Università di Bologna, Via Lattea
Gen 30 2021
Fosfina e Venere: non è ancora detta l’ultima parola
- Archiviato sotto Esobiologia, Planetologia, Venere, Vita su Venere
Prosegue, a colpi di paper, il dibattito sulla presenza o meno della fosfina – rara molecola che sulla Terra viene prodotta da fenomeni industriali ma anche da alcuni batteri – nelle nubi della nostra vicina planetaria, Venere. Diversi team scientifici hanno contestato alcune delle procedure usate, mettendo in dubbio la solidità del risultato e riscontrando …
- 5 sigma, A. P. S. Hygate, Akatsuki, alcuni tipi di batteri che prosperano in ambienti privi di ossigeno, Alessandra Migliorini, Alexander Thelen, ALMA, ample return atmosferico da Venere, anche se l’assenza di alcuni segnali nei dati tenderebbe a escludere questa seconda ipotesi, anche se si trattasse solo di tracce della molecola queste avrebbero un’importanza fondamentale, Anita M. S. Richards, Anita Richards, Ann Vandaele, Annabel Cartwright, Arielle Moullet, arXiv, Astronomy & Astrophysics, Atacama Large Millimeter/submillimeter Array, Avi Mandell, Bryan Butler, circa 1–4 parti per miliardo, Clara Sousa-Silva, Colin Wilson, Conor Nixon, costituzione geologica del suolo di Venere è ancora un po’ incerta, David L. Clements, discesa su Venere nel 1978, e-analysis of Phosphine in Venus’ Clouds, E’lisa Lee, Edward Molter, effetto sistematico causato da un errore nel fit, Emily Drabek-Maunder, F. F. S. van der Tak, Fosfina su Venere, Geronimo Villanueva, Giada Arney, Giuliano Liuzzi, Giuseppe Piccioni, Helen J. Fraser, I. A. G. Snellen, Iain Coulson, identificare modelli che ne possano spiegare la formazione in un’atmosfera con poco idrogeno, il punto fondamentale resta la conferma dell’osservazione, Imke de Pater, in abbondanze compatibili con quelle ricavate inizialmente dai dati di Alma e Jcmt., in orbita intorno a Venere c’è solo la missione Akatsuki, Ingo Mueller-Wodarg, Is Phosphine in the Mass Spectra from Venus’ Clouds?, James Clerk Maxwell Telescope, Jamie A. Cordova Jr, Jane Greaves, Jane S. Greaves, Janusz J. Petkowski, JAXA, Jim Hoge, Katherine de Kleer, L. Guzman-Ramirez, La presenza della fosfina è nota nei giganti gassosi del Sistema solare, la presenza di fosfina su Venere è un’ipotesi a priori che è stata testata applicando una serie di criteri ai dati, Large Probe Neutral Mass Spectrometer (Lnms), livello di significatività di soli 2.5 sigma, livello di significatività molto più basso, M. A. Thompson, M. J. Way, M. R. Hogerheijde, Malcolm J. Currie, Manuela Lippi, Mark Gurwell, Mark Thompson, Martin Cordiner, Matters Arising, MEDIA INAF., Metano su Marte, mini-nettuni, missione che combini osservazioni dell’atmosfera e del suolo, missione spaziale?, molto difficile fare queste osservazioni da remoto, Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, Monthly Notices of the Royal Astronomical Society: Letters, Nasa Goddard Space Flight Center, Nasa/ Paul Hudson, Nature astronomy, Nicolas Biver, No phosphine in the atmosphere of Venus, non puoi mai dimostrare che non c’è alcuna fosfina, oco dissimile dalla massa dell’acido solfidrico (H2S), On the Robustness of Phosphine Signatures in Venus’ Clouds, ottenere una nuova osservazione di fosfina con una strategia che utilizzi tutti i miglioramenti nella calibrazione, Patrick Irwin, Paul B. Rimmer, Paul Hartogh, Per Friberg, Phosphine gas in the cloud decks of Venus, Pioneer Venus 2, Pioneer Venus Multiprobe, polinomio di dodicesimo ordine in ampiezza e di quinto ordine in fase funzionava bene come ulteriore auto-calibrazione della banda passante, polinomio di terzo grado (non dodicesimo) per modellare il rumore, possibile variabilità spaziale o temporale, possibili implicazioni che una eventuale osservazione di fosfina nelle loro atmosfere potrebbe avere un giorno, primissimi dati ottenuti dal team di Greaves nessuna evidenza significativa di fosfina, Qa3, Quality assurance, Rakesh Mogul, Ravi Kopparapu, Re-analysis of the 267 GHz ALMA observations of Venus: No statistically significant detection of phosphine, Richard Cosentino, Riprodurre i risultati sperimentali in maniera indipendente, Sanjay S. Limaye, Sara Faggi, Sara Seager, Snellen et al., Snellen et al. non hanno controllato se le “righe” che hanno trovato erano al centro della sezione di test, solo dopo aver realizzato un nuovo ciclo di osservazioni di Venere con Alma, speciali condizioni di pressione e temperatura locali insieme alla presenza di idrogeno, Statia Luszcz-Cook, Stefanie Milam, Steve Charnley, Steve Mairs, studi futuri di esopianeti di tipo terrestre, Sukrit Ranjan, super-terre, The statistical reliability of 267 GHz JCMT observations of Venus: No significant evidence for phosphine absorption, Thomas Fauchez, Trovare anche solo tracce di fosfina indica una produzione forte, università Cal Poly Pomon, Università di Manchester, University of Hertfordshire, vecchia versione dei dati indicava oltre 7 parti per miliardo di fosfina, Venus Express, Vincent Kofman, VIRTIS, Virtis di Venus Express, William Bains, Zhuchang Zhan
Gen 25 2021
Così la polvere di Ryugu sarà passata al setaccio
- Archiviato sotto (162173) Ryugu, Altro..., Asteroidi, Astronautica, Corpi minori del Sistema solare, Esobiologia, Esogeologia, Evoluzione planetaria, Hayabusa2, Operativi, Planetologia, Spacecraft, Vita su asteroidi
La settimana scorsa Hayabusa-2 ha lasciato cadere dallo spazio la capsula contenente la preziosa polvere dell’asteroide Ryugu. Il portacampioni, atterrato come previsto nell’entroterra australiano, adesso si trova in Giappone, presso una facility della Jaxa, dove sarà studiato per ottenere informazioni sulle origini del Sistema solare. Ne parliamo con Ernesto Palomba dell’Inaf Iaps di Roma, membro …
- (162173) Ryugu, 1 anno di analisi preliminari, 150-360 K su Ryugu, 5 dicembre 2020, 5 dicembre 2020 20:47, 5 miliardi di Km percorsi, 6 anni di missione, analisi a terra e analisi in situ, Analisi al Woomera test range, Analisi dei gas di Ryugu, Analisi della polvere di Ryugu, analisi isotopiche a terra, analisi preliminari dei campioni di Ryugu, apertura capsula di hayabusa2, Australia ha condiviso il sito di atterraggio, camera bianca del Sagamihara Campus Research Laboratory, campione di pochi milligrammi, Capsul con polvere di Ryugu, Capsula hayabusa2 arrivata in Giappone il 7 dicembre 2020 23:20, caratterizzazione del campione di Ryugu, centro spaziale di Tanegashima, che tipo di processamento termico Ryugu ha subito durante la sua evoluzione, clean room di classe 10.000, collection team M, componente semivolatile nel materiale raccolto, comprensione dell’origine e dell’evoluzione del Sistema solare, confronto fra questi dati e quelli ottenuti dalla sonda, corpo progenitore di una particolare famiglia di condriti carbonacee, dalla composizione chimica e mineralogica all’analisi dei compositi organici, Dfs team, di studiare la provenienza, differenza fra hayabusa2 e osiris-rex, dimensioni (e il costo) di Osiris-Rex, distribuzione campioni alla fine delle analisi preliminari, distribuzione fra USA Germania Francia e Australia, due missioni su Ryugu, effetto wow, embargo sulla comunicazione dettagliata delle scoperte scientifiche, Ernesto Palomba, escursione termica tale da far degassare composti semi-volatili eventualmente presenti, età, frammenti di Ryugu, gas sampling analysis, Germania e Francia hanno costruito il lander Mascot, grande qualità scientifica di hayabusa2 rispetto a osiris-rex, Hayabusa 2, IAPS Roma, INAF – IAPS, indagini di composizione, Italia può farsi imprestare alcune particelle a scopo di ricerca scientifica, JAXA, l’origine e l’evoluzione del corpo celeste, lancio Hayabusa2 2014, Luna progenitore meteoriti lunari, Marte progenitore delle meteoriti Snc, materiale da due zone dell’asteroide completamente differenti, materiale incontaminato subsuperficiale, MEDIA INAF, microanalisi per campioni solidi di Ryugu, NIRS3/Hayabusa2, ONC/Hayabusa2, Origine del sistema solare, osiris-rex quattro volte più grande di Hayabusa-2, Pezzo di storia del Sistema solare, polvere di Ryugu, primi risultati gennaio 2021, ricerca di vita extraterrestre, Ryugu, Ryugu creatosi dalla frammentazione di un oggetto più grande, Sagamihara Campus Research Laboratory Building, secondo campione di un asteroide raccolto nello spazio, superficie di Ryugu è così omogenea come sembra oppure no, touchdown Ryugu, Usa c’è stato uno scambio di expertise scientifica, Vesta progenitore delle meteoriti Hed, Woomera Prohibited Area, Woomera Test Range
Gen 22 2021
Pelle incandescente, cuore di ghiaccio
- Archiviato sotto Esobiologia, Fisica stellare, Nane gialle, Pianeti extrasolari, Spacecraft, Subnettuniani, Superterre, Telescopi spaziali, TESS, Vita su esopianeti
Nel cuore dell’esopianeta Toi-561 b – una super-Terra con temperatura in superficie superiore ai duemila gradi – pare ci sia acqua ghiacciata ad alta pressione. Lo suggerisce uno studio guidato da Gaia Lacedelli, dottoranda all’Università di Padova, condotto con lo spettrometro Harps-N del Telescopio nazionale Galileo dell’Inaf Diversità è l’aggettivo che meglio riassume quanto abbiamo …
- 1 superterra calda, 3 subnettuniani, 82 misure di velocità radiale di Toi-561, 88 sistemi esoplanetari che ospitano almeno quattro pianeti, A. Collier Cameron, A. F. Martinez Fiorenzano, A. Ghedina, A. Harutyunyan, A. Mortier, A. S. Bonomo, A. Sozzetti, acqua “ghiacciata” sono verosimilmente attesi anche all’interno dei tre rimanenti pianeti, al suo interno una non trascurabile quantità di acqua sotto forma di ghiaccio ad alta pressione, An unusually low density ultra-short period super-Earth and three mini-Neptunes around the old star TOI-561, C. A. Watson, C. Lovis, CHEOPS, D. Charbonneau, D. F. Phillips, D. Nardiello, D. Sasselov, D. W. Latham, DFA UniPd, E. Molinari, E. Poretti, età 10 miliardi di anni, F. Lienhard, F. Pepe, flusso di energia pari a più di cinquemila volte quello che la Terra riceve dal Sole, G. Andreuzzi, G. Lacedelli, G. Micela, G. Piotto, G. Ricker, G. Scandariato, Gaia Lacedelli, ghiaccio ad alta pressione nel nucleo, HARPS-N, I. Pagano, il pianeta più interno secondo i nostri modelli in pratica non dovrebbe nemmeno esistere, INAF-OApd, indizi di una possibile labile atmosfera, J. M. Jenkins, J. N. Winn, K. Rice, L. A. Buchhave, L. Borsato, L. Di Fabrizio, L. Malavolta, L’unico modo per essere sicuri della presenza di un pianeta è quello di misurare la sua massa, Luca Borsato, Luca Malavolta, M. Damasso, M. López-Morales, M. Pinamonti, M. Stalport, mappare con più precisione la loro struttura interna, MEDIA INAF, Metodo dei transiti, Metodo delle velocità radiali, migliorare la stima del raggio dei quattro pianeti del sistema, misura densità media di esopianeti, misura massa di esopianeti, misura raggio di esopianeti, Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, Per nessuno di esso è però previsto un “cuore di ghiaccio”, pianeta con periodo inferiore a un giorno, pianeta unico nel suo genere, piccola variazione del movimento della stella causato dal pianeta che le orbita attorno, quattro esopianeti distinti, R. Cosentino, S. Udry, si è formato molto più lontano dalla stella ed è successivamente migrato all’interno, sistema planetario con quattro esopianeti, spettrografo HARPS-N, Sulla superficie di Toi-561 b la temperatura è di circa 2260 °C:, Superterra calda, Superterra calda con nucleo ghiacciato, T. G. Wilson, T=0.44 g, TESS, TNG, Toi-561, Toi-561 è una stella di massa poco più piccola del Sole, Toi-561 ha 10 Gy, Toi-561-b, TS=2000 K, Un transito non fa sempre un esopianeta, Università di Padova, V. Nascimbeni, X. Dumusque
Gen 21 2021
«Questa è la mia visione del fisico moderno»
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Non necessariamente uomo, non necessariamente vecchio, non necessariamente alla lavagna. Così Viviana Acquaviva – professore associato al Cuny Nyc College of Technology e Cuny Graduate Center di New York, dove tiene anche un corso di machine learning per la fisica e l’astronomia, argomento sul quale sta scrivendo un libro per la Princeton University Press – …
- 50 donne che hanno fatto (e fanno) la storia dell’informatica, advanced computational methods, Amazon, amministratrice delegata di YouTube, Annie Easley, Astrofisica, cambiare il modo di fare ricerca, cambiare la visione verso un percorso di studi come quello in fisica, Carlo Baccigalupi, categorie lavorative a rischio rispetto alla diffusione delle tecniche di machine learning, Cuny Graduate Center di New York, Cuny Nyc College of Technology, data science, deepfake, direttrice operativa di Facebook, early detection of diseases, ethical biases, figure professionali che possono essere sostituite, fisica computazionale applicata, Fisica delle particelle, fisico moderno, Grace Hopper, idea del fisico o dell’astrofisico moderno, inspiring fifty, integrare il metodo scientifico con la tecnica, Joan Clarke, le 50 donne che hanno avuto successo nella scienza, living document, machine learning, machine learning per la fisica e l’astronomia, Missione Cassini, non necessariamente alla lavagna, non necessariamente uomo, non necessariamente vecchio, Numerical Recipes, nuove professionalità che si creano, pensiero creativo, piccoli progetti di ricerca basati su dati e cataloghi, Prima dottorata in informatica, Princeton University Press, problema gravissimo dei cambiamenti climatici, prospettive di carriera legate al machine learning possa allontanare menti dalla ricerca, quali variabili sono importanti, qualità della scienza, quantum computing, rendere delle risorse accessibii, rischio soprattutto per coloro che hanno difficoltà a reinventarsi e trovare un nuovo lavoro, Shuttle discovery, SISSA, Stephanie Shirley, studiare le malattie rare, sviluppare la capacità di decidere il metodo giusto, sviluppatrice grafica di Apple, tecnica del machine learning, Viviana Acquaviva, Wired