L’abitabilità planetaria può essere influenzata dall’esposizione alle radiazioni gamma emesse dalle supernove. Le registrazioni impresse nei tronchi degli alberi, che testimoniamo la storia della Terra fino a 40mila anni fa, sono compatibili con l’esplosione di supernove vicine in otto casi, almeno quattro dei quali potrebbero aver innescato perturbazioni del clima terrestre. Tutti i dettagli su …
Osservatorio Astrofisico di Torino – Visita notturna del 6/3/2025 ore 21:15
Osservazioni astronomiche in cupola con telescopi professionali. Osservatorio Astrofisico di Torino – Visita notturna Sei pronto per un’avventura spaziale unica? Partecipa alla visita notturna dell’Osservatorio Astrofisico di Torino! Ti aspetta una serata indimenticabile sotto le …
Osservatorio Astrofisico di Torino – Visita notturna del 6/3/2025 ore 20:00
Osservazioni astronomiche in cupola con telescopi professionali. Osservatorio Astrofisico di Torino – Visita notturna Sei pronto per un’avventura spaziale unica? Partecipa alla visita notturna dell’Osservatorio Astrofisico di Torino! Ti aspetta una serata indimenticabile sotto le …
La forza delle maree su Titano
Due scienziati hanno calcolato che, alla velocità con cui l’orbita di Titano sta cambiando, il satellite avrebbe dovuto raggiungere un’orbita circolare entro circa 350 milioni di anni. Il fatto che Titano possieda ancora un’orbita eccentrica …
Siamo soli nell’universo? Forse no
La presenza di forme di vita intelligenti nell’universo potrebbe essere meno improbabile di quel che si pensa. Lo suggerisce un articolo pubblicato su Science Advances. Lo studio propone un nuovo modello per spiegare l’evoluzione della …
Che Sole che fa – Febbraio 2025
SWELTO bollettino periodico meteo solare, a cura del gruppo Solare dell’Osservatorio Astrofisico di Torino/ Istituto Nazionale di AstroFisica. Notizie sull’attività solare aggiornate periodicamente, e tanto altro sulla nostra stella…
Dic 04 2020
Tracce di supernove negli anelli degli alberi
- Archiviato sotto Brillamenti, CME, Esobiologia, Fisica Solare, Fisica stellare, Planetologia, Supernove Nove e Ipernove, Terra, Vita sulla Terra
- 8 supervone in 40mila anni, anelli degli alberi, aumenti anomali nel radiocarbonio dovuto alle supernove, Aumento del 3% del radiocarbonio dovuto alla Supernova della Vela, Betelgeuse, carbonio-14, Colorado University Boulder, Datazione supernova della Vela con errore di 1500 anni, dendocronologia, Effetto delle supernove sulla abitabilità planetaria, energia di una supernova lontana, InInternational Journal of Astrobiology, MEDIA INAF, Nasa / Esa / Heic, perturbazione del clima dovuto a supernove, picchi di radiocarbonio dovuti a brillamenti solari e CME, Presunto collassamentodi Betelgeuse, quattro perturbazioni del clima terrestre dovute alle supernove, radiazioni gamma dovute a supernove extragalattiche, radiazioni gamma emesse dalle supernove, radiocarbonio si forma per effetto della radiazione cosmica, Robert Brakenridge, Solar system exposure to supernova γ radiation, storia della Terra fino a 40mila anni fa, Supernova della Vela, Supernova della Vela 13mila anni fa a 815 al dalla Terra, Supernove, supernove in altre galassie, The Hubble Heritage Team, tracce nella biologia e geologia terrestre dovute alle supernove, Vela
Dic 03 2020
A volte ritornano: avremo per luna un razzo anni ’60
- Archiviato sotto Astronautica, Esplorazioni lunari, Launcher, Luna, Missioni con equipaggio, Planetologia, Spazzatura spaziale, Storia dell'astronautica, Storia delle esplorazioni spaziali, Surveyor 2, Varie
Nel settembre 1966 la Nasa lanciò la sonda Surveyor 2 verso la Luna, una delle tante sonde che avevano lo scopo di esplorare la superficie lunare in preparazione delle missioni Apollo. Ora il secondo stadio del razzo Atlas-Centaur usato in quell’occasione probabilmente sta ritornando verso la Terra, e ne diventerà un satellite temporaneo per un …
- 2020 SO, 2020 SO a 1.3 Km dalla Terra, 2020 SO M==14.3, 2020 SO osservabile con un telescopio da almeno 20-25 cm di apertura, 2020 SO sensibile alla pressione di radiazione solare, A. Carbognani/Inaf-Oas Bologna, Alberto Buzzoni, Apollo, Apollo 10, Apollo 12, Atlas-Centaur, Cneos, dimensioni stimate 4-12 m di diametro, enter for Near-Earth Object Studies, falso asteroide, Falso NEO di classe Apollo, Giovanna Stirpe, J002E3, Jet Propulsion Laboratory, lo stadio superiore del vettore dovette raggiungere una velocità quasi pari a quella di fuga dal campo gravitazionale terrestre, luce inviata da 2020 SO per vedere se è compatibile con la riflessione da una superficie metallica ricoperta di vernice, MEDIA INAF, Minor Planet Center, Modulo lunare snoopy, NASA, NASA/JPL, Nasa/Jpl-Caltech, natura space-junk di 2020 SO, OAS Bologna, orbita eliocentrica poco più larga di quella terrestre, orbita terrestre del falso asteroide J002E3 nel 2002-2003, Origine artificiale di 2020 SO, Pan-Starrs 1, pressione di radiazione agente su oggetti leggeri e cavi, Primo FlyBy di 2020 SO il 1 dicembre 2020 a 55mila km, Prossimo FlyBy di 2020 SO a gennaio 2036, relitti lunari in orbita eliocentrica, relitti lunari tornanti, relitto delle missioni lunari, Relitto lunare orbitante intorno alla terra, rivoluzione di 2020 SO ridotta da 386 g a 342 g, satellite temporaneo fino a 2021, satellite temporaneo terrestre, satellite temporaneo terrestre per 3 mesi a 1.3 M di Km dalla Terra, Saturn V, Secondo FlyBy di 2020 SO a 220mila Km, Secondo stadio Atlas Centaur, semiasse maggiore di 2020 SO da 1.04 a 0.96 UA, Settembre 1966, snoopy, Snoopy perso in orbita lunare nel 1969, sonda lunare Surveyor 2 nel settembre 1966, Space Surveillance and Tracking, stazione astronomica di Loiano, Surveyor 2, Surveyor 2 si schiantò sulla Luna, telescopio di 152 cm “G. D. Cassini”, terzo stadio del razzo Saturn V, traiettoria geocentrica di 2020 SO, velocità relativa alla terra 0.5 Km/s, WT1190F, WT1190F impattò nel 2015
Dic 03 2020
Radio filamenti e tentacoli nell’ammasso di Perseo
- Archiviato sotto ALMA, Ammassi di galassie, Astrofisica extragalattica, Galassie attive, Radioastronomia, Radiogalassie
Nuove inedite immagini con una risoluzione senza precedenti immortalano alcune galassie emittenti a frequenze radio nell’ammasso di Perseo, a 240 milioni di anni luce dalla Terra. Gli scatti, effettuati al Very Large Array, consentono di scorgere nuove strutture e nuove connessioni fra le sorgenti dell’ammasso, e di studiare in dettaglio come ambienti estremi come questo …
- 240 Mal, ammassi affollati di galassie, ammasso di galassie, Ammasso di Perseo, Bcg, Brightest cluster galaxy, buca di potenziale in cui le galassie convivono, come e quando le galassie muoiano?, connessioni fra le sorgenti dell’ammasso, Eso/Alma, Filamenti di radiogalassie, Galassie in un ammasso fitto, galassie morte o sterili, getti radio, harassment, IC 310, influenza di un ambiente affollato sulla vita delle galassie, interazione con l’ambiente circostante, interazione con plasma caldissimo, interazione galassia-ambiente, Karl G. Jansky Very Large Array, M. Gendron-Marsolais et al.; S. Dagnello, Marie-Lou Gendron-Marsolais, MEDIA INAF, MNRAS, National Science Foundation, negli ammassi di galassie la popolazione prevalente è costituita di galassie vecchie e morte, Ngc 1265, NGC 1275, Nrao/Aui/NsfSloan Digital Sky Survey., prima mappa ad alta risoluzione (230-470 MHz) dell’ammasso di Perseo, Radiogalassie, raggi gamma energetici eiettati dal buco nero supermassiccio nel nucleo di Ic 310, RAM pressure stripping, ruolo esatto dei fenomeni ambientali all’interno degli ammassi?, sottostrutture nei lobi radioemittenti della galassia più brillante dell’ammasso di Perseo, strangulation, very large array, virializzati ammassi, VLA
Dic 03 2020
Nel cuore rovente della fornace cosmica
- Archiviato sotto Ammassi di galassie, Astrofisica extragalattica, Astronautica, Telescopi spaziali, XMM-Newton
Tre telescopi per un ammasso. Lui è Hsc J023336-053022, e per tracciarne tutte le proprietà è stato osservato in ottico, X e radio da Subaru, Xmm-Newton e dal radiotelescopio del Green Bank. I risultati combinati mostrano processi estremi che portano i gas al centro dell’ammasso a temperature di centinaia di milioni di gradi. Fra gli …
- 4 Gal, 40 milioni di gradi, Active gas features in three HSC-SSP CAMIRA clusters revealed by high angular resolution analysis of MUSTANG-2 SZE and XXL X-ray observations, agglomerati di materia oscura, Ammassi di galassie, ammasso di galassie, arancione rappresenta le singole galassie, Astrofisica ai raggi X, Astrofisica delle alte energie, astrofisica radio, Atsushi J Nishizawa, Atsushi Yoshida, Ayaka Honda, Brian S Mason, Cathy Horellou, Charles E Romero, Chong Yang, Craig Sarazin, distribuzione della materia oscura, Dominique Eckert, Elinor Medezinski, ESA/XMM-Newton, Fabio Gastaldello, Florian Pacaud, Fornace cosmica, gas al centro dell’ammasso, Gbt Green Bank Observatory / National Science Foundation (Nsf); Optical: Subaru Telescope, green bank telescope, Hiroki Akamatsu, Hsc J023336-053022, I-Non Chiu, IASF MI, Ikuyuki Mitsuishi, John A ZuHone, Jonathan Sievers, Kai-Yang Lin, Keigo Tanaka, Keiichi Umetsu, Kotaro Kohno, lensing debole, Marguerite Pierre, Mark Birkinshaw, Mark Devlin, Masamune Oguri, Mauro Sereno, MEDIA INAF, MNRAS, Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, Naomi Ota, National Astronomical Observatory of Japan / Hsc-Ssp collaboration; X-ray: European Space Agency (Esa) / Xmm-Newton/Xxl survey consortium, Nobuhiro Okabe, OAS Bologna, onde d’urto di due sub-ammassi, Radiotelescopio green bank, regioni centrali negli ammassi di galassie, riscaldamento da shock, rosso gas rarefatto in banda radio, Ryoichi Yamamoto, Sara Stanchfield, Satoshi Miyazaki, Simon Dicker, sub-ammassi di galassie, Subaru, survey Hsc, survey XXL, telescopio ottico giapponese Subaru, temperatura 25 volte più elevata di quella del nucleo del Sole., temperature di centinaia di milioni di gradi, Tetsu Kitayama, Tony Mroczkowski, Università di Hiroshima, verde gas caldo più denso osservato ai raggi X, Vernesa Smolčić, Xlssc 105, XMM-Newton, Xxl: censimento cosmico ancora più smisurato, Yen-Ting Lin
Dic 03 2020
Bagliori nel buio del lato oscuro di Europa
- Archiviato sotto Astronautica, Clipper, Esobiologia, Europa, Futuri, Giove, Planetologia, Spacecraft, Vita su Europa
Nuovi esperimenti di laboratorio, condotti da alcuni scienziati del Jet Propulsion Laboratory della Nasa, hanno ricreato l’ambiente di Europa, scoprendo che la gelida luna di Giove brilla anche sul lato notturno. Brilla con diversi colori, che dipendono dalla composizione dei sali presenti nel ghiaccio. Tutti i dettagli su Nature Astronomy Una luna visibile in un …
- abitabilità di Europa, astrobiologia, bagliore prodotto dai sali della crosta di Europa, Bagliori dal lato oscuro di Europa, Bryana Henderson, Bryana L. Henderson, cloruro di sodio, componenti chimici presenti sulla superficie di Europa, composizione del ghiaccio sulla superficie di Europa., elettroni di Giove eccitano le molecole saline di Europa, Europa, Europa Clipper, Europa Clipper 2025, Fred B. Bateman, Gaithersburg MD, Ice Chamber for Europa’s High-Energy Electron and Radiation Environment Testing, Ice-Heart, Indizi sulle condizioni adatte alla vita su Europa, informazioni sulla composizione della superficie di Europa, JPL, Laboratory predictions for the night-side surface ice glow of Europa, Lato oscuro di Europa, luce solare riflessa sul lato diurno di Europa, MEDIA INAF, modello di laboratorio della superficie di Europa, Murthy Gudipati, Murthy S. Gudipati, NASA/JPL, Nasa/Jpl-Caltech, Nature astronomy, oceano globale interno di Europa, Osservazioni di Europa Clipper, Osservazioni tramite spettrometri dei bagliori sul lato oscuro di Europa, presunto materiale organico al di sotto dello strato ghiacciato di Europa, radiazione gioviana riflessa sul lato notturno di Europa, Radiazione riflessa sul lato oscuro di Europa proveniente da Giove, ricognizione dettagliata di Europa, Sali nel ghiaccio di Europa, serendipità, Simulazione al JPL del lato oscuro di Europa, solfato di magnesio, Strumenti a bordo di Clipper per rilevare il bagliore del lato notturno, Superficie di Europa composta da una miscela di ghiaccio e sali, Vita su Europa
Dic 03 2020
Il cielo di dicembre 2020 | MEDIA INAF
- Archiviato sotto Congiunzioni, Costellazioni, Il cielo del mese, Pianeti
È stato un lungo e lento inseguimento, durato mesi, ma siamo ormai giunti all’epilogo. Giove e Saturno, i due pianeti giganti del nostro Sistema solare si apprestano infatti a dare spettacolo nei cieli di dicembre, con la loro congiunzione strettissima, prevista la sera del 21, esattamente nel giorno del solstizio d’inverno. I due pianeti saranno …
- Andromeda, Balena, Cancro, Cane maggiore, Cane minore, Cassiopea, Cefeo, Cigno, Congiunzione cosí ravvicinata dal 1623, Congiunzione Luna Giove Saturno 17 dicembre 2020, Congiunzione Luna Venere 12 dicembre 2020, Congiunzione strettissima Giove Saturno, Congiunzione superiore di Mercurio il 20 dicembre 2020, Drago, Eridano, Gemelli, Giove D=886 Gm, Giove e Saturno, Giraffa, Grande Congiunzione Giove Saturno il 21 Dicembre 2020 17:30 CET, Il cielo del mese, Il cielo di Dicembre, Il cielo di Dicembre 2020, Marte culmina al crepuscolo, Marte tramonta di notte, MEDIA INAF, MEDIA INAF TV, Mercurio inosservabile, Orione, Orsa Maggiore, Pegaso, Pesci, prossima grande congiunzione Giove Saturno 15 marzo 2080, Saturno D=1.619 Tm, separazione <0.1º fra Giove e Saturno, Separazione pari a 1/5 del diametro lunare, Sirio, Stella polare, Toro, Unicorno, Venere all'alba
Nov 29 2020
Il Cielo di Dicembre 2020 | Coelum Astronomia
- Archiviato sotto Comete, Congiunzioni, Costellazioni, Eventi astronomici, Il cielo del mese, Massime elongazioni, Oggetti del profondo cielo, Pianeti, Sciami meteorici, Stelle variabili
Di Redazione Coelum Astronomia Con dicembre torna anche la stagione in cui il cielo offre la sua parte più suggestiva, tutta centrata sulla grande figura di Orione già visibile nelle prime ore di buio verso sudest, preceduto da Toro, Eridano e Balena. In questo periodo si hanno le nottate più lunghe dell’anno, non ancora le …
- (16) Psyche in opposizione il 7 dicembre 2020, (16) Psyche in Toro, (16) Psyche M=+9.4 D+1.692, (39) Laetitia in opposizione il 21 dicembre, (39) Laetitia in Orione, (39) Laetitia M=+9.9, (79) Eurynome in opposizione 11 dicembre 2020, (79) Eurynome in Orione, (79) Eurynome M=+9.9, 88P/HOWELL in Capricorno e Acquario, Aldebaran, Andromeda, Auriga, Auriga allo zenit, Balena, C/2020 ERASMUS in Cratere, C/2020 M3 ATLAS in Toro e Auriga, Cancro, Cane maggiore, Cane minore, Capella, Cassiopea, Castore, Cefeo, Cerere di sera, Cerere in Acquario, Cerere tramonta 3:36 ore dopo il crepuscolo il 31 dicembre 2020, Cigno, Coelum, Coelum astronomia, Congiunzione Luna Giove Saturno, Congiunzione Luna Marte, Congiunzione Luna Venere, Congiunzione superiore di Mercurio il 20 dicembre 2020, Deneb, Dragone, Eridano, Fornace, Gemelli, Geminidi 2020 14 Dicembre 2:00, Geminidi 2020 in luna nuova, Geminidi 2020 ZHR>140, Giove al tramonto, Giove di sera, Giove in Capricorno, Giove in Sagittario, Giove tramonta 1:36 ore dopo il crepuscolo il 1 dicembre 2020, Giove tramonta 2 minuti dopo il crepuscolo il 31 dicembre 2020, Giraffa, Grande Congiunzione Giove Saturno, Grande Congiunzione Giove Saturno il 21 Dicembre 2020 17:30 CET, Il cielo del mese, Il cielo di Dicembre, Il cielo di Dicembre 2020, Lepre, Lince, Lira, Lucertola, M35, Marte culmina 2:24 dopo il tramonto il 31 dicembre, Marte culmina 3:55 dopo il tramonto il 1 dicembre, Marte di notte, Marte di sera, Marte in Pesci, Marte stazionario, Mercurio al nodo discendente, Mercurio al tramonto, Mercurio all'alba, Mercurio in Afelio, Mercurio in bilancia, Mercurio in Ofiuco, Mercurio in Sagittario, Mercurio in Scorpione, Mercurio inosservabile, Mercurio sorge 0:50 prima del Sole il 1 dicembre 2020, Mercurio tramonta 0:21 dopo il Sole il 31 dicembre 2020, Monoceros, Nettuno culmina 25 minuti dopo il crepuscolo il 1 dicembre 2020, Nettuno culmina 4 minuti dopo il tramonto il 31 dicembre 2020, Nettuno di sera, Nettuno in Acquario, Nettuno tramonta alle 22:50 il 31 dicembre 2020, notte astronomica da 11h18 a 11h30, Orione, Orsa Maggiore, Pegaso, Perseo, Pesci, Pleiadi, Plutone al crepuscolo, Plutone in Sagittario, Plutone M=+14.8, Plutone tramonta 59 minuti dopo il tramonto il 31 dicembre 2020, Polaris, Polluce, Procione, Saturno al tramonto, Saturno di sera, Saturno in Capricorno, Saturno in Sagittario, Saturno tramonta 1:42 dopo il crepuscolo il 1 dicembre 2020, Saturno tramonta 1:48 dopo il tramonto il 31 dicembre, Scultore, Sirio, Sole alla minima altezza 2020 24.6°, Sole in Ofiuco, Sole in Sagittario, Toro, Unicorno, Urano culmina 1:17 dopo il crepuscolo il 31 dicembre 2020, Urano culmina 3:27 dopo il crepuscolo il 1 dicembre 2020, Urano di notte, Urano di Sera, Urano H=58°, Urano in Ariete, Vega, Venere al crepuscolo mattutino, Venere all'alba, Venere di notte, Venere in Bilancia, Venere in Ofiuco, Venere in Scorpione, Venere M=-3.9, Venere sorge 1:31 prima del Sole il 31 Dicembre 2020, Venere sorge 2:27 prima del Sole il 30 novembre 2020
Nov 26 2020
Notte Europea dei Ricercatori 2020 – SHARPER
- Archiviato sotto Aurore polari, Brillamenti, Burst solari, CME, Corona solare, Cromosfera, Didattica, Divulgazione, Eventi ludici, Fisica Solare, Flares, Fotosfera, Macchie solari, Medie inferiori, Medie Superiori, Metereologia spaziale, Notte dei ricercatori, PRISMA, Regioni polari, Spicole, Vento solare
Si tengono questa settimana una serie di eventi in occasione della Notte dei Ricercatori 2020. Di seguito le attività che vedono coinvolti i Ricercatori delll’Osservatorio Astrofisico di Torino lunedì 23/giovedì 26, per “Good Morning Torino” il programma di Sharper Torino per le Scuole – COSTRUISCI IL TUO ASTEROIDE – con Daniele Gardiol e Carlo Benna: Utilizzando una spugna e della …
- Alessandro Bemporad, Asteroidi, Carlo Benna, coronografia da terra e dallo spazio, COSTRUISCI IL TUO ASTEROIDE, Daniele Gardiol, Davide Coero Borga, dialogo online con il pubblico, Elementi di Eliofisica e Meteorologia Spaziale, eruzioni solari ed interazioni Terra-Sole, Finestre della ricerca, Fisica Solare, Good Morning Torino, Istituto Nazionale di AstroFisica, La Maratona della Ricerca, Luca Zangrilli, modellino di asteroide in miniatura, Notte dei Ricercatori 2020, Osservatorio Astrofisico di Torino, Rai Cultura, rete di telecamere PRISMA, ritrovamento di Cavezzo, Scuole medie inferiori, Scuole medie superiori, Sharper Torino, studio del vento solare
Nov 24 2020
La kilonova di maggio fu il vagito di una magnetar
- Archiviato sotto Astrofisica multimessagero, Fisica stellare, Kilonova, Magnetar
Un articolo in uscita oggi su ApJ riporta le osservazioni della kilonova più luminosa di sempre. L’analisi dei dati nell’infrarosso indica che potrebbe trattarsi dell’esplosione associata alla formazione di una magnetar, sfidando le teorie correnti su ciò che accade negli istanti successivi all’emissione di un lampo di raggi gamma corto prodotto dalla coalescenza di due …
- 1000 volte più luminosa di una supernova, 12 volte più luminosa della kilonova più luminosa, 22 maggio 2020, 5.47 Mal, afterglow X e ottico, analisi dei dati nell’infrarosso, ApJ, BAT, Burst Alert Telescope, coalescenza di due stelle di neutroni, D. Player, Edo Berger, emissione di onde elettromagnetiche a tutte le frequenze, emissione di radiazione gravitazionale, emissione infrarossa che risulta dalla creazione di elementi pesanti, ESA, esplosione kilonova, formazione di una magnetar, Global Telescope dell’Osservatorio di Las Cumbres, GRB, Grb 200522A, GW 170817, Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics, HST, Hubble, Keck I, Keck II, Kilonova, kilonova più luminosa di sempre, lampo di luce gamma, lampo di raggi gamma corto, LCOGT, magnetar, magnetar come residuo di una kilonova, magnetar prodotta dalla fusione di due stelle di neutroni, MEDIA INAF, NASA, NASA/STSCI, Neil Gehrels Swift Observatory, Northwestern University di Evanston, Nova, Osservatorio WM Keck, osservazioni nell’infrarosso della kilonova, radiazione gravitazionale, segnale gravitazionale, SGRB, SGRB prodotte da coalescenza di stelle di neutroni, Stella di neutroni, The Astrophysical Journal, The Broad-band Counterpart of the Short GRB 200522A at z=0.5536: A Luminous Kilonova or a Collimated Outflow with a Reverse Shock?, VLA, Wen-fai Fong
Nov 18 2020
Luce verde per Ariel: studierà le atmosfere aliene
- Archiviato sotto Ariel, Astronautica, Atmosfere di esopianeti, Esobiologia, Pianeti extrasolari, Telescopi spaziali, Vita su esopianeti
Entra ufficialmente in fase di realizzazione il telescopio spaziale Esa per lo studio delle atmosfere esoplanetarie, che vanta un’importante partecipazione scientifica e tecnologica dell’Italia. Il lancio è previsto nel 2029. Fra i co-principal investigators, Giusi Micela e Giuseppe Malaguti dell’Istituto nazionale di astrofisica Dopo un periodo di studio preliminare di cinque anni, inizia a concretizzarsi …
- 1.5 milioni di Km dalla Terra, 2029, Agenzia spaziale europea, Agenzia Spaziale Italiana, ARIEL, ASI, assegnazione del contratto industriale, Atmosfere di esopianeti, Atmosfere planetarie, Atmospheric Remote-Sensing Infrared Exoplanet Large-survey, Barbara Negri, campione variegato di esopianeti, CHEOPS, CNR-IFN, Comet Interceptor, cometa primordiale, composizione chimica delle atmosfere planetarie, comprensione dell’universo, dati di Ariel, elettronica di bordo di ARIEL realizzata in Italia, Emanuele Pace, ESA, European Space Agency, formazione ed evoluzione degli esopianeti, formazione ed evoluzione dei sistemi planetari, Giganti gassosi, Giovanna Tinetti, Giuseppe Malaguti, Giusi Micela, Inaf, INAF-OABo, INAF-OAPa, inquadrare a pieno il ruolo del nostro sistema planetario nel contesto cosmico, Istituto di fotonica e nanotecnologie del Consiglio nazionale delle ricerche, Istituto Nazionale di AstroFisica, Kourou, MEDIA INAF, Nasa/Goddard/University of Arizona, natura fisica di non meno di mille esopianeti, Nettuniani, Origine della vita, Osservazioni nel visibile, PLATO, proposte per la realizzazione di Ariel, Punto di Lagrange L2, razzo Ariane 6, Space Programme Committee, spettrometro di ARIEL, telescopio con uno specchio ellittico di un metro di diametro, Unità osservazione ed esplorazione universo di Asi, Università di Firenze, Università Sapienza di Roma, University College di Londra, Via libera per Ariel
Nov 17 2020
In cerca di stelle binarie con esopianeti abitabili
- Archiviato sotto Esobiologia, Esopianeti intorno a sistemi stellari, Pianeti abitabili, Pianeti extrasolari, Superterre, Vita su esopianeti
Ci sono pianeti abitabili nei sistemi di stelle binarie? Questo l’argomento al centro dello studio pubblicato oggi sulla rivista The Astrophysical Journal, firmato da quattro ricercatori Inaf. Il gruppo ha analizzato in maniera sistematica la capacità di sistemi stellari binari di ospitare esopianeti nella cosiddetta fascia di abitabilità, una particolare zona all’interno di ogni sistema in cui un pianeta potrebbe ospitare forme di vita grazie all’esistenza di acqua in forma liquida.
- 40% di stelle binarie nella via lattea, 5% fascie abitabili in orbita circumbinaria, 80% - 90% dlle binarie supportano fasce abitabili, abitabilità attorno a stelle binarie, abitabilitá di pianeti intorno a stelle doppie, acqua liquida in pianeti intorno a stelle doppie, Alessandro Sozzetti, e la nana rossa fa parte di un sistema binario può in teoria avere una zona abitabile molto più estesa, eccentricità, eccentricità del sistema binario, fasce di abitabilità circumstellari, fascia di abitabilità, fascia di abitabilità circumbinaria, fascia di abitabilità intorno a stelle doppie, Giovanni Vladilo, la regione di instabilità si sovrappone alla zona abitabile, Laura Silva, massa delle due stelle, masse stellari, minore blocco mareale intorno a nane rosse compagne, numero maggiore di pianeti abitabili nello stesso sistema, orbita circumbinaria, orbita circumstellare, Paolo Simonetti, pianeti non bloccati marealmente attorno a stelle secondarie della classe delle nane rosse, popolazione di sistemi binari, popolazione simulata di sistemi binari, posizione delle zone abitabili, posizioni delle regioni di instabilità, probabilità che un sistema binario abbia una zona abitabile, regioni di instabilità nei sistemi binari, separazione delle due stelle, separazione media, Statistical properties of Habitable zones in stellar binary systems, stelle binarie con esopianeti abitabili, Tatooine, The Astrophysical Journal, Università di Trieste, zone abitabili circumbinarie piú larghe del 40%, zone abitabili circumstellari piú larghe del 10%, zone abitabili dei sistemi binari possono essere più ampie rispetto a quelle attorno a stelle singole di uguale classe spettrale, zone abitabili fino a 10 volte più ampie rispetto a quelle di sistemi stellari singoli, zone abitabili intorno a nane rosse molto ravvicinate
Nov 15 2020
“Ehi ho, ehi ho”, piccoli minatori su Marte
- Archiviato sotto Altro..., Astronautica, Esobiologia, Esocontaminazione, Esomineralogia, ISS, Missioni con equipaggio, Space X, Vita su Marte
Arrivano i risultati dei primi esperimenti minerari che potrebbero aprire la strada a nuove tecnologie in grado di aiutare gli esseri umani a esplorare lo spazio profondo e stabilire insediamenti su mondi lontani. Il progetto si chiama BioRock ed è stato condotto dagli astronauti a bordo della Stazione spaziale internazionale, fra i quali Luca Parmitano …
- Alessandro Mariani, Andrea Koehler, Annemiek C. Waajen, basalto, Basi su Marte, bateri estrattori di ioni, batteri estrattori di Fe e Mg, Batteri estrattori di Lantanidi, batteri estrattori in microgravità sulla ISS, batteri estrttori in gravitá marziana e lunare, Bernd Rattenbacher, biofilm, biomining, biomining spaziale, bioreattori minerari, BioRock, Cape Canaveral, Centre for Astrobiology, Charles Cockell, Charles S. Cockell, Claire-Marie Loudon, crescita di microbi sulle rocce, dell’Università di Edimburgo, effetti della gravità sulla crescita delle colonie di microbi, ESA, Esomineralogia, estrarre minerali utili a rifornire sistemi di supporto vitale come quelli per la produzione di aria e acqua, estrazione di Cu e Au con il biomining, Fabrizio Carubia, Felix M. Fuchs, frantumare le rocce di un terreno da adibire a coltivazione, Giacomo Luciani, Ilse Coninx, Insediamenti su Marte, ISS, Jason Hatton, Jeannine Doswald-Winkler, Jennifer Wadsworth, Jutta Krause, Kai Finster, Libby Jackson, Lobke Zuijderduijn, Lorna J. Eades, Luca Parmitano, Magdalena Herová, MEDIA INAF, Michele Balsamo, microrganismi estrattori di minerali, Miglioramento del 400% nella estrazione di lantanidi, miniere robotiche, Natalie Leys, Natasha Nicholson, Nicol Caplin, Oceanus Procellarum, Petra Rettberg, piccoli minatori spaziali, Piccoli minatori su Marte, presenza umana autosufficiente nello spazio, presenza umana oltre la Terra, R. Craig Everroad, Ralf Moeller, René Demets, responsabile dello Human Exploration Programme presso l’Agenzia spaziale britannica, Rob Van Houdt, rocce con concentrazioni arricchite di terre rare, Rosa Santomartino, School of Physics and Astronomy, Space station biomining experiment demonstrates rare earth element extraction in microgravity and Mars gravity, SpaceX, Sphingomonas desiccabilis, Stefano S. Pellari, Valfredo Zolesi